giovedì 19 giugno 2008

Mercati finanziari e tobin tax

Il sole 24 ore di oggi riporta la trimestrale di Morgan Stanley .
Da questa emerge che MS ha perso in tutti i settori più legati a strumenti finanziari evoluti ed ha guadagnato nella gestione dei patrimoni (i ricavi sono aumentati del 48 %) . Questo vuol dire che i patrimoni ci sono ancora ( anzi...  ) e che se si fa un mestiere legato a cose reali - da un lato soggetti che hanno i soldi (quelli veri , non sulla carta)  e dall'altra imprese che fanno soldi - si può ancora guadagnare . 
Questo induce a riflettere sulle cause di questa crisi , ancora una volta legata agli eccessi della finanza , ed originata dalle banche di investimento che hanno creato strumenti lontani dai mercati reali . Nel mercato si incontrano beni visibili con denaro visibile : se hai i soldi comperi , se hai il bene vendi . 
Se lo strumento finanziario è utile ad agevolare questa transazione è una ottima invenzione : ad es. se io ho un bene che ora ha un certo valore che non voglio vendere oggi, ma mi va bene il prezzo di vendita attuale e voglio proteggerlo dalle fluttuazioni che potrebbero accadere fino al momento in cui vorrò venderlo , mi è molto utile pagare qualcosa a qualcuno che si prende il rischio di garantirmi quel prezzo alla scadenza (e si potrebbe fare lo steso ragionamento per chi ha i soldi ). Questa sarebbe una transazione che potremmo definire "asset backed" perchè dietro questo contratto "innovativo" c'è il bene reale . 
I guai vengono quando dietro queste transazioni non c'è niente di reale ma al massimo quelli che vengono definiti "margini di garanzia" , cioè una parte molto minore del bene che sostengo di avere  , perchè questi margini funzionano entro modesti limiti di fluttuazione , oltre i quali bisogna mettere mano al portafogli e coprire la perdita reale di quella che è diventata una scommessa al buio ( e se il portafogli è vuoto .....).
Adesso si torna a parlare di regolamentazione di questi mercati , come si è fatto ad esempio dopo il caso Enron , che ha originato delle leggi che prima in USA e poi diffuse in larga parte del mondo , che hanno tappato un buco , creando ulteriori controlli - procedure - burocrazia , ma che , a giudicare dai risultati attuali , non sembra ci abbia protetto più di tanto dalla voglia di qualcuno di guadagnare in fretta più del dovuto.
James Tobin è un economista che nel 1972 proponeva di tassare , in maniera modica , tutte le transazioni sui mercati valutari per stabilizzarli (penalizzando la speculazione a breve termine ) destinando queste entrate alla comunità internazionale . Gli fu anche conferito il premio Nobel , ma non se ne fece nulla .
C'è da domandarsi se riprendere questa idea per i mercati finanziari per tutte le transazioni con componente "non asset backed " per destinare questo denaro ad un fondo di copertura dei rischi e per ricondurre i mercati a negoziare cose reali .

Nessun commento: