sabato 27 dicembre 2008

investimenti azionari Le performance a confronto . P/E e ROE danno buone performance?

La scorsa volta abbiamo parlato dei dividendi .
Questa volta , come un mese fa , vediamo se due indicatori come il P/E atteso ( cioè basato sul prezzo attuale e gli utili per azione previsti per fine esercizio in corso ) ed il ROE possono fornire indicazioni utili . Utilizzo il ROE ed il P/E atteso perchè sono dati facilmente reperibili sui giornali specializzati sia per il Dow Jones , che per l'Eurostoxx50 e l'SPMIB (ad esempio su Borsa & Finanza).
Cosa voglio valutare ? Il metodo di Haugen , semplificandolo .
Haugen utilizza questo sistema : prende le aziende più capitalizzate del mercato (3000 per ognuna delle tre aree mondiali) , sceglie le prime 50 in base ad una sua classifica di ritorni attesi , basata su indicatori di redditività , di volatilità (preferendo le meno volatili) e di prezzo rapportato ad utili / cash flow / patrimonio , ecc. Ogni mese cambia 4 azioni del portafoglio , vende le più basse in classifica e, con il ricavato , compra quelle più alte tra quelle fuori lista distribuendo equamente l'importo. E' un pò come Greenblatt , che però lo fa trimestralmente utilizzando solo due parametri .
In uno studio , Haugen sostiene che il metodo semplificato di Greenblatt rende meno del suo e che , volendo proprio copiarlo , varrebbe la pena di ridurre il numero di azioni da tenere sotto controllo.
E' quello che verifico .
Partendo da luglio di questo anno prendo tre portafogli : DJI , EUStoxx50 , SPMIB , scelgo i primi 10 titoli di DJI e SPMIB e 13 di EUStoxx50 basandomi sulla migliore combinazione P/E e ROE , poi ogni mese vendo quelle uscite dalle prime e , con il ricavato , compro quelle entrate .
Una ultima importantissima osservazione : il campione di osservazioni deve essere molto ampio . Non si può valutare la bontà di una strategia sulla base di pochi mesi . Nelle rilevazioni pluriennali di Haugen ed altri si può vedere che queste strategie performano meglio del mercato , ma mediamente , nel senso che alcuni anni vanno molto meglio ed altri vanno un peggio .
Ecco i dati dal 13 luglio al 12 dicembre :
DJI . Iil portafoglio ha sottoperformato DJI del 10% (lo scorso mese eravamo a -7%)
EUStoxx50. Il portafoglio ha sottoperformato EUStoxx dell'8% , come il mese scorso.
SPMIB. Il portafoglio ha sovraperformato SPMIB del 6 % (il mese scorso eravamo a +7%).

lunedì 22 dicembre 2008

Investimenti azionari - Strategie di investimento per il prossimo anno

Alcune note sulle previsioni per l'anno prossimo.
Come ricorderete , sostengo da tempo che la svolta non ci sarà prima di metà 2009 . Ho anche detto che vedo bene un lento accumulo di azioni , preferibilmente comprando ETF , spendendo sempre la stessa cifra ogni mese finchè non ci sono chiari segnali di ripresa ; solo a quel punto partirei acquistando azioni e seguendo una strategia del tipo di quelle di cui parlo ormai da tempo .
Per le obbligazioni e buoni del tesoro ho già detto la mia strategia , ma se necessario ci posso tornare.
In ogni caso , di seguito riporto alcune note prese da diverse fonti . Parlano di azioni , obbligazioni e buoni del tesoro .
Semplificando molto , tutte sostengono che l'anno prossimo si chiuderà in ripresa per le azioni e la sterlina , e più o meno confermano la strategia su obbligazioni e buoni .
Sole24Ore - 27 dic - Uno studio dell'autorevole National Bureau of Economic Research (Nber) mostra che nell'imminenza di una recessione i rendimenti dei titoli a rating Baa (ossia tripla B), balzano verso l'alto; e cominciano a scendere verso la metà di una recessione: ossia quando s'è visto il momento peggiore della crisi. In altre parole, quando s'è toccato il fondo.
Ora, i rendimenti dei titoli Baa sono in discesa da quasi due settimane. Soprattutto sono in calo gli spread con i titoli di Stato di analoga durata.
Milano Finanza- 29 dic - Operativamente non si potrà fare altro che aggiustare la traccia esposta in funzione degli eventi, partendo comunque da una quota di azioni non superiore al 15% (meglio limitarla inizialmente al massimo al 10%) e da una buona fetta di titoli di stato a tasso fisso con scadenza da 10 a 30 anni (con il 10 anni si può guadagnare o perdere fino al 5% in un mese, che sale all’8%-10% per le scadenze a 20-30 anni). La parte rimanente, più o meno elevata in funzione della propensione al rischio, andrebbe orientata verso il mercato monetario (attività con scadenza entro l’anno) senza badare ai rendimenti esigui, costituendo la quota a rischiosità nulla
Dec. 29 (Bloomberg) -- The world’s biggest bond investors are betting European Central Bank President Jean-Claude Trichet will be forced to follow Federal Reserve Chairman Ben S. Bernanke and step up the pace of interest-rate cuts.
BlackRock Inc., Schroder Investment Management and Standard Life Investments Ltd., which together oversee $1.6 trillion, are buying German debt securities even though yields are close to record lows. Barclays Capital, the top primary dealer of German debt, says bunds offer “unprecedented value” because the ECB will accelerate rate cuts as the economic slump deepens.
“It still makes sense to be long : selective markets and Europe is one of those,” said Michael Krautzberger, a European fund manager in London at BlackRock, which manages $1.3 trillion. “The ECB is behind the curve.”
Dec. 29 (Bloomberg) -- The pound may rebound from its worst year on record against the euro as investors start betting on a recovery in the U.K. economy, according to the world’s biggest currency traders.
The U.K. currency will strengthen 14 percent against Europe’s common currency next year, after depreciating about 24 percent in 2008, based on the median forecast of 42 analysts and strategists surveyed by Bloomberg.
Dec. 29 (Bloomberg) -- There’s more cash available to buy shares than at any time in almost two decades, a sign to some of the most successful investors that equities will rebound after the worst year for U.S. stocks since the Great Depression.

sabato 20 dicembre 2008

La crisi finanziaria e la lezione del Giappone

Economisti e funzionari della Bank of Japan dicono che loro hanno imparato che tagliare i tassi di interesse non ha avuto quasi nessun effetto quando il loro sistema finanziario è caduto nella crisi degli anni 90 (originata dallo scoppio della bolla immobiliare).
Le banche infatti hanno continuato a rifiutarsi di prestare soldi a clienti che potevano fallire da un momento all'altro . La Bank of Japan ha anche provato a creare moneta da "mettere" nelle banche , ma queste ultime hanno accumulato moneta piuttosto che prestarla.
Il credito ha cominciato a fluire di nuovo solo quando le autorità hanno adottato una nuova politica : nuovi audit sulle banche e forzature sulle più deboli per fare aumenti di capitale o accettare di essere rilevate dallo Stato . Economisti e funzionari della Bank of Japan dicono che questo ha finalmente convinto banchieri ed investitori che non ci fossero più rischi di fallimenti improvvisi e che la reale entità dei problemi nelle banche e nelle altre organizzazioni fosse finalmente chiara.
E' curioso che nessuno abbia ancora cercato di adottare la stessa politica in questo periodo.
Ne avevo già parlato un'altra volta : stiamo assistendo ad un lento spogliarello di banche molto "pudiche" .
Prima dicono che va tutto bene , poi dicono che qualcosa non va , ma non hanno bisogno di aiuti , poi qualcuna di colpo chiede aiuto oppure annulla i dividendi ..... e qualcun altro vorrebbe soldi senza pagare dazio .
Così come non si capisce perchè le banche dicano che stanno erogando più crediti , mentre le imprese si lamentano che diminuisce ed è più caro ....
Questo cosa significa per gli investitori ? Che finchè la situazione non si chiarisce le possibilità di ripresa economica sono minori o che ci ritroveremo tra qualche anno con una nuova bolla finanziaria.
Intanto :

Euribor a 3 mesi 3,082 % vs 3,282% della scorsa settimana : la liquiditò migliora.
Spread tra i BPT ed i bund tedeschi passato da 1,32 a 1,36 : il rischio Paese è cresciuto (eppure qualcuno vorrebbe che noi spendessimo molto di più.....)

lunedì 15 dicembre 2008

Investimenti azionari Le performance delle azioni ad alto rendimento

Lo scorso 20 novembre avevo fornito alcuni dati per valutare la bontà delle strategie di investimento basate sui cosiddetti DOGS.
Riprendiamo alcuni indicatori : DJstoxx 50 ( che comprende 50 azioni europee tra quelle a maggiore capitalizzazione ) , DJStoxx 600 (che ne prende 600) e DJSelect Dividend 30 ( che prende le 30 tra le 600 con dividendi più elevati e regolari) .
I risultati da inizio anno e da un anno a questa parte :
DJStoxx50 : - 43,67% ; -44,26%
DJStoxx600 : -45,45 % ; -46,11%
DJSelDiv30 : -57,83% ; -57,87 %
I risultati non cambiano se prendiamo gli indici equivalenti a livello mondiale .
DJStoxx Global 1800 : -39,27% ; -40,76 %
DJ Global SelDiv100 : - 53,64% ; -54,37% .

giovedì 11 dicembre 2008

investimenti azionari Indicatori e conseguenze

I tassi decennali aggiornati a sabato (Bloomberg):
10-Year UK 3.60
10-Year German 3.30
10-Year French 3.73
10-Year Italian 4.62
al 30 ottobre la differenza tra Germania ed Italia era 1,25 adesso è 1,32 (siamo anche arrivati a 1,40) : si può vedere il tasso di fiducia dei mercati nei nostri confronti . Mi pare che siamo in un cul di sacco , paghiamo le conseguenze delle mancate scelte quando potevamo farle . La riduzione della spesa per trovare spazi per spendere in aree più utili per il futuro trova resistenze (il motto italiano : resistere , resistere e sbattersene del futuro dei figli) .
L'euribor a tre mesi sabato era 3,282% (Euribor rates) , il 17 ottobre era 5,045% (stessa fonte) . Vuol dire che il mercato sta ricominciando a funzionare .
Indice fiducia del michigan 59,1 vs 54,5 mese prima .
Le previsioni comunque continuano a convergere verso la ripresa alla fine del 2009 , il che vorrebbe dire che i mercati azionari comincerebbero prima a risalire (se le previsioni fossero esatte....).
Intanto cosa si fa?
Per la parte azionaria io continuo nella mia strategia di aggiornamento mensile senza aumentare la esposizione : se vendo 1000 compro 1000 cercando di tenere un portafoglio equilibrato nei vari settori e nelle diverse valute , principalmente EUR e USD , utilizzando una minima parte dei 1000 per comprare sempre lo stesso importo di un ETF sugli Emerging Markets . Sto riflettendo se investire mensilmente un modesto importo su qualche altro ETF azionario. L'idea di fondo è creare una posizione pari al massimo del 50 % di quanto vorrei investire a regime su quel mercato contando su una futura ripresa tra 12 mesi . L'altro 50 % verrebbe investito soltanto quando ci fossero conferme di uscita dalla fase di ribasso .

mercoledì 10 dicembre 2008

Investimenti azionari L'inflazione o no?

Sembrano segnali contraddittori . Il primo è basato su un'asta di treasury bills USA cion scadenze a breve.
There’s also a downside for the little guy when T-bill rates get this low. A handful of fund firms like JP Morgan and Evergreen have even closed their money market funds to new investors because if the funds got more deposits they’d have to buy more T-bills in the current tight market. That would depress the funds’ yields for everybody already invested. It’s an unheard and almost unimaginable situation.
Il secondo deriva da una indagine pubblicata sul WSJ . Emerge che gli americani sono preoccupati dall'inflazione che sicuramente arriverà e sono ottimisti per il futuro , mentre vedono il peggio ormai alle spalle.(Se volete leggere l'articolo cliccate sul titolo del mio post).
Non c'è contraddizione - in teoria-. La crisi c'è , ma se i soldi cominciano a fluire verso l'economia , tra non molto tempo ci ritroveremo con l'inflazione più alta , i prezzi delle materie prime di nuovo in rialzo , ecc. , i tassi verranno fatti risalire (d'altronde i tassi a lunga sono molto più alti di quelli a breve ).
Quindi se avete un portafoglio di titoli non azionari state attenti a come posizionarvi sulle scadenze .

venerdì 5 dicembre 2008

investimenti azionari Le performance a confronto . I risultati con Greenblatt

Dopo avere misurato la teoria dei Dogs ( basata sui dividendi ) e quella di Haugen molto semplificata (per ora basata solo su P/E e ROE , ma aggiungerò altre ipotesi ) , proviamo anche quella di Greenblatt ( che si basa su due indicatori : il primo assimilabile al P/E e l'altro assimilabile al ROA ).
Greenblatt pubblica su un suo sito un elenco di azioni che secondo lui sono da comprare . Lo schema è il seguente . Creare un portafoglio di 25-30 azioni acquistandone un quarto per ogni trimestre. Dopo un anno di permanenza nel portafoglio le azioni devono essere sostituite da altre che si trovano sempre sul sito. Maggiori chiarimenti sempre sul mio blog oppure cercando direttamente il suo . Il suo sito (magic formula investing) elenca solo azioni USA . C'è però un altro sito : "finanze.net" , che fa lo stesso calcolo per aziende non solo USA. Anche in questo caso lo schema è uguale . Una ultima avvertenza : per diminuire la volatilità del portafoglio , e quindi lo stress per il povero investitore , è meglio scegliere titoli con capitalizzazione più elevata .
Tutto ciò premesso , riporto le performance dei due portafogli costruiti usando Greenblatt e finanze.net.
Con Greenblatt sono partito da aprile 2008 "comprando " 6 titoli per trimestre . A fine settembre il portafoglio aveva 12 titoli e valeva il 38 % in meno contro una perdita dello S&P500 del 33 % nello stesso periodo , quindi una performance negativa del 5%.
Con Finanze.net sono partito ad inizio agosto . A fine ottobre il portafoglio aveva 6 titoli e valeva il 30 % in meno rispetto ad una perdita , nello stesso periodo , per DJStoxxE50 del 23% , quindi una performance negativa del 7 % .

lunedì 1 dicembre 2008

investimenti azionari Aggiornamento di portafoglio

Ho venduto Bulgari , Amlin , Boliden e comprato McDonald's , Zurich Financial Services , Philips .
Ho anche leggermente aumentato la mia posizione sull'ETF Emerging Markets.