sabato 27 luglio 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Le osservazioni preliminari le ho scritte nel post di ieri .
Confermano che la volatilità sarà elevata e che le strategie a breve rispetto a quelle a medio saranno diverse .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5 (che smussa i picchi) è scesa , ed è arrivata ai valori che prefigurano un calo . 
P/C :la mm10 è scesa ancora , e segnala che rimane ancora un po' di  spazio  per un ulteriore rialzo delle quotazioni .
Questi indicatori dicono che è possibile una ulteriore leggera crescita .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sceso sotto i  1100 punti dopo essere risalito da 800 . Pensare che a febbraio 2008 era sopra 11.000 ! Non sembra essere una grande ripresa , no ?
Il Dollar index è sceso  a meno di 82 dai picchi di inizio luglio : segnale di nervosismo diminuito
Il decennale USA è sceso nuovamente , e rimane in trend negativo .
Le commodity sono scese nuovamente , mentre  l'oro ha continuato la sua lenta risalita.
Per l'Italia , l'oro è risalito , mentre  tutti gli altri asset sono scesi : in particolare Giappone e REIT.

Conclusione ?
Se si segue una logica di brevissimo termine , impostiamo una variante  alla ricetta della scorsa settimana  : l'azionario Giappone e USA in testa , poi Reit USA  e azionario Europa in "quantità modiche" , azzerando in REIT mondiale , trasformandolo in   cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato una perdita intorno al 3 % , dovuta principalmente al Giappone : vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato un profitto oltre il  6 % e nelle ultime 4 settimane oltre l'1 % . E' una strategia che sta funzionando , ma con molta volatilità , principalmente dovuta al Giappone ed agli USA.
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363.

Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

venerdì 26 luglio 2013

Un futuro divaricato

Ci sono tesi , che sembrano contrastanti , che appaiono nei commenti .
1. Bernanke ha voluto avvertire il mercato che la pacchia potrebbe finire ,
In questo caso i mercati dovrebbero fare salire i rendimenti delle obbligazioni , in particolare  delle high-yield e dei mercati emergenti , e forse fare salire i prezzi delle azioni , ma diventare più volatili.
2. Negli USA quasi 2/3 delle società ha battuto le stime dei profitti , ma solo 1/3 ha battuto quelle sui ricavi .
Questo vuole dire che la ripresa si sta affievolendo e quindi , se aumenti dei prezzi delle azioni ci saranno , potranno solo essere legati al passaggio di acquisti da obbligazioni ad azioni , ma con P/E sempre più alti.
E quindi guadagni sempre più bassi per gli investitori .
3. Le vendite di case nuove negli USA sono arrivate ai massimi degli ultimi 5 anni . Sembra una buona notizia , legata alle attese che ci sia un aumento dei tassi di interesse .
Ma la vendita di case già esistenti ( che contano per i 9/10 del totale vendite) sono diminuite .
E le case contano molto per il PIL USA . Quindi calo del PIL in arrivo ?
E quindi stesse conclusioni .
4. Secondo Bloomberg , sta crescendo il numero degli economisti che prevede che la FED ridurrà del 25% circa l'acquisto mensile dei bond , e questo confermerebbe ancora le previsioni di sopra.
Quindi nel breve - medio sembra che ci siano più rischi che opportunità .
E nel lungo termine ?
Le previsioni di alcuni si ribaltano : mercati emergenti (sia azioni che bond) e azioni internazionali , evitando REIT , USA e obbligazioni governative . Più l'oro , che potrebbe raddoppiare .
Avendo il fegato per resistere ad eventuali cali nel frattempo .
Un quadro complesso che potrebbe richiedere strategie differenziate : molto tattiche nel breve , e buy and hold per il lungo .

sabato 20 luglio 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Alcune osservazioni.
La situazione contraddittoria in cui ci troviamo è bene rappresentata da questi commeti / dati che seguono .
La FED ha trasmesso con chiarezza un invito alla prudenza : basta cercare rendimenti elevati a costo di rischi maggiori . Basta High yield , ecc. Quindi ritorno su asset più stabili e meno redditizi a breve : azioni USA , bond sicuri .
Secondo altri , dopo un forte calo di una asset class : 6-7 % per le obbligazioni , 10 -15 % per le azioni , entro pochi mesi c'è un guadagno rilevante . Andate a guardare chi è sceso molto e vedrete che forse ci sarebbe da comprare almeno una parte di quello che viene escluso dai primi .
Secondo altri ancora , per il II trimestre le guidance  negative delle società dello S&P 500 sono , in rapporto a quelle positive , ai livelli più alti dal 2009 , somigliano molto a quelle precedenti il crollo del 2007 .
L'incertezza è elevata e l'andamento sarà  con volatilità in aumento nel medio termine .



Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5 (che smussa i picchi) è scesa , ed è sempre più vicina a valori che prefigurano un calo . 
P/C :la mm10 è scesa ancora , e segnala che rimane ancora un po' di  spazio  per un ulteriore rialzo delle quotazioni .
Questi indicatori dicono che è possibile una ulteriore leggera crescita .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  stabilmente sopra  1100 punti :  è arrivato ai livelli di agosto  dello scorso anno . Pensare che a febbraio 2008 era sopra 11.000 ! E' praticamente a questi livelli da inizio 2012 . Non sembra essere una grande ripresa , no ?
Il Dollar index è sceso ancora un po' , a quasi 83 : segnale di nervosismo diminuito ma ancora elevato, perchè vuol dire che i capitali vanno verso  gli USA (come se fosse il posto più sicuro...... ).
Il decennale USA sta continuando la lenta risalita ma rimane in trend negativo .
Le commodity sono leggermente risalite: come l'oro .
Per l'Italia  tutti gli asset sono rimasti più o meno piatti.

Conclusione ?
Se si segue una logica di brevissimo termine , insistiamo  sulla ricetta della scorsa settimana che vedeva : l'azionario Giappone e USA in testa , poi Reit USA , quello mondiale e azionario Europa in "quantità modiche" , azzerando il  cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno intorno allo 0,5 %  : vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato un profitto oltre il  9 % e nelle ultime 4 settimane oltre il 6 % . E' una strategia che sta funzionando.
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363.
Se invece la logica è di medio termine con pochissime transazioni meglio stare fermi sulle posizioni della scorsa settimana (  alleggerire Giappone , tenere USA e  Mercati Emergenti , comprare aziende Growth Europa ). Aggiungiamo l'acquisto di obbligazioni USA e Euro a medio termine .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa . 

martedì 16 luglio 2013

Produttività e regolamentazioni

Da http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/asset-allocation/3523-quale-rendimento-del-btp.html
Troverete un po' di grafici .
I più interessanti sono questi .
Se la regolamentazione del mercato dei  prodotti diminuisce aumenta la produttività del lavoro.
Se la regolamentazione del mercato dei  prodotti diminuisce aumenta l'occupazione.
Se la tutela dell'occupazione diminuisce aumenta l'occupazione.
La ricetta ci sarebbe e le prove che funzioni , anche .  Manca la volontà?
Questo ultimo grafico potrebbe essere utile .
Se il PIL diminuisce e aumenta la pressione dei mercati , la propensione al cambiamento aumenta.
Dobbiamo aspettare un nuovo attacco per procedere?

sabato 13 luglio 2013

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Alcune osservazioni.
Health care e consumer staples stanno continuando a sovraperformare rispetto all'indice generale : segno di avversione al rischio.
Le previsioni negative di profitto sono 7 volte le previsioni positive ; la media è 2,5 . Eppure , secondo Bloomberg il  P/E previsto dagli analisti per S&P500 per il 2013 - 14 - 15 sembra rimanere sotto 15 e quindi promettere nuovi rialzi. (Questa tesi è contestata da chi considera il CAPE Shiller la misura giusta ; e quest'ultimo è molto alto , e quindi promette crolli .......).
In Europa la distribuzione dei 700 miliardi di attivi tossici da alienare entro la fine del 2014 è tutt’altro che omogenea: oltre il 40% è nella pancia delle banche inglesi, un altro terzo è a carico delle banche tedesche, un 10% ciascuno appartiene a Spagna e Svizzera mentre il restante 5% (36 miliardi) è nelle banche francesi, belghe e italiane (3 miliardi) (fonte : Centro Einaudi). 
Il costo per la produzione di oro varia dai minimi di 1000 ai massimi di 1500 $ , e poi bisogna anche guadagnare , sembra dura che i prezzi possano ancora scendere .
L'aumento della occupazione USA sembra derivare da 360.000 nuovi occupati part-time e dalla riduzione di 240.000 occupati full-time .
La spesa per acquisto di abitazioni è salita , ma è ancora sotto i livelli pre-recessione. Con l'aumento dei tassi è possibile un suo calo . Siccome negli ultimi trimestri la crescita del PIL è stata principalmente dovuta all'edilizia , è difficile che l'innalzamento dei tassi continui . Ad agosto , i dati delle vendite delle case potranno chiarire cosa succederà .
L'utilizzo degli impianti è salito al 70 % , ma ancora sotto l'80 % che è il livello che fa pensare ad un aumento della pressione sui prezzi.
Da tutto questo si potrebbe dedurre che la crisi non è ancora finita e che quindi la FED continuerà a pompare denaro anche nel 2014 ?
Sicuramente l'incertezza dovrebbe durare almeno fino ad agosto , se non fino a fine anno . E l'oro potrebbe riprendere fiato come antidoto alla paura .




Eppure.......
VIX : la mm5 (che smussa i picchi) è scesa ,e  sta arrivando su livelli  talmente bassi da fare pensare ad una inversione di tendenza :  il nervosismo è quindi minore , in contraddizione con quanto detto sopra.
P/C :la mm10 è scesa ancora , e segnala che ci sarebbe molto spazio ancora per un ulteriore rialzo delle quotazioni . Anche questo sembra dire che i mercati sono meno nervosi .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sopra  1100 punti :  è arrivato ai livelli di agosto  dello scorso anno . Pensare che a febbraio 2008 era sopra 11.000 ! Vediamo se è vero che c'è una ripresa economica che giustifichi la fine del QE della FED.
Il Dollar index è sceso un po' , a quasi 83 : segnale di nervosismo diminuito ma ancora elevato, perchè vuol dire che i capitali vanno verso  gli USA (come se fosse il posto più sicuro...... ).
Il decennale USAè leggermente risalito ma rimane in trend negativo , a conferma ( almeno una !) di quanto dicevo sopra.
Le commodity sono leggermente risalite: come l'oro . Altra ( lieve ) conferma dello scenario.
Secondo l'ECRI  gli USA sono in  recessione "mascherata" già da tempo , ed infatti le importazioni USA sono scese anno su anno .
Il WLIW (U.S. Weekly Leading Index ) è nuovamente leggermente risalito, e rimane sui massimi dell'ultimo anno  .
Per l'Italia sono risaliti tutti gli asset , compresi  gli obbligazionari mondiali  .

Conclusione ?
Se si segue una logica di brevissimo termine , insistiamo  sulla ricetta della scorsa settimana che vedeva un aumento possibile degli investimenti sugli asset rischiosi : l'azionario Giappone e USA in testa , poi Reit USA e azionario Europa in "quantità modiche" , ed ora aggiungiamo anche il REIT mondiale , azzerando il  cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno intorno al 1,5 %  : vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato un profitto intorno al  9 % e nelle ultime 4 settimane oltre il 4 % . E' una strategia ad alta volatilità .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363.
Se invece la logica è di medio termine con pochissime transazioni meglio stare fermi sulle posizioni della scorsa settimana (  alleggerire Giappone , tenere USA e  Mercati Emergenti e comprare aziende Growth Europa ).
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

sabato 6 luglio 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Alcune osservazioni.
Health care e consumer staples stanno sovraperformando rispetto all'indice generale : segno di avversione al rischio.
Le previsioni negative di profitto sono 7 volte le previsioni positive ; la media è 2,5 .
In Europa la distribuzione dei 700 miliardi di attivi tossici da alienare entro la fine del 2014 è tutt’altro che omogenea: oltre il 40% è nella pancia delle banche inglesi, un altro terzo è a carico delle banche tedesche, un 10% ciascuno appartiene a Spagna e Svizzera mentre il restante 5% (36 miliardi) è nelle banche francesi, belghe e italiane (3 miliardi) (fonte : Centro Einaudi). 



Eppure.......
VIX : la mm5 (che smussa i picchi) è scesa ,e  rimane  su livelli  bassi : conferma che la discesa ulteriore è ancora possibile , ma anche che il nervosismo è minore.
P/C :la mm10 è scesa ancora , è ancora su livelli tra i più alti degli ultimi tre anni , ma segnala che forse la discesa è finita.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sceso leggermente , ma rimane intorno ai   1100 punti :  è arrivato ai livelli di agosto  dello scorso anno . Pensare che a febbraio 2008 era sopra 11.000 ! Vediamo se è vero che c'è una ripresa economica che giustifichi la fine del QE della FED.
Anche il Dollar index è risalito parecchio , a quasi 85 : segnale di nervosismo crescente, perchè vuol dire che i capitali vanno verso  gli USA (come se fosse il posto più sicuro...... ).
Il decennale USAcontinua la sua discesa , ai livelli di marzo 2012 , che coincisero con i massimi di S&P500 prima del calo dell'estate ;  la storia si sta ripetendo .
Le commodity sono leggermente risalite: come l'oro . L'oro è arrivato ai livelli di 3 anni fa , mentre le commodity hanno perso un anno.
Secondo l'ECRI  gli USA sono in  recessione "mascherata" già da tempo , ed infatti le importazioni USA sono scese anno su anno . E la FED smette di comprare ? Qualche segnale , aggiunto a quelli della BCE e della BOE ( oltre alla BOJ) stanno facendo ripartire gli asset rischiosi?
Il WLIW (U.S. Weekly Leading Index ) è sceso leggermente , e rimane sui massimi dell'ultimo anno  .
Per l'Italia sono risaliti tutti gli asset , tranne gli obbligazionari mondiali  .

Conclusione ?
Se si segue una logica di brevissimo termine , seguiamo la ricetta della scorsa settimana che vedeva un aumento possibile degli investimenti sugli asset rischiosi : l'azionario Giappone e USA in testa , poi Reit USA e azionario Europa in "quantità modiche" , diminuendo ulteriormente il  cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno intorno al 2 %  : vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato un profitto oltre  il 7 % e nelle ultime 4 settimane intorno al 2 % . E' una strategia ad alta volatilità .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363.
Se invece la logica è di medio termine con pochissime transazioni meglio stare fermi sulle posizioni della scorsa settimana (  alleggerire Giappone , tenere USA e  Mercati Emergenti e comprare aziende Growth Europa ).
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

martedì 2 luglio 2013

Composizione portafogli

Il vecchio portafoglio MIO (di maggio) era così distribuito per asset :
IBCI 4,6 % , IUSP 6,3 % , IHYG 5,5 % , C3M + PEU 83,6 %   
Adesso vendiamo : IBCI e IHYG per stop loss  .
La nuova composizione è :IUSP 6,1 % ,  C3M + PEU 93,9 %  . Più prudenti di così.....
Il portafoglio MOM era : IJPN 30 % , IUSA 30 % , EXSA, IWDP e IUSP al 13,3 % ciascuna .
Per Luglio :
IDJG 20 % , IUSA 20 % , PEU 60 %  .
L'azionario diminuisce , nell'Europa diamo spazio alle aziende Growth, riduciamo gli USA . Tenere conto che ho leggermente esteso la scelta degli ETF .
Come si vede , per il MOM la scommessa sui risky assets diminuisce , mentre il MIO diventa superprudente . Per il mese di giugno , nonostante la prudenza , ci sono state perdite , ovviamente più basse per MIO   .
Vedremo il mese prossimo quale dei due portafogli avrà fatto meglio .
Comunque ,  da inizio anno il MOM è in largo vantaggio .
Come è ovvio , a maggiori prestazioni corrisponde maggiore volatilità