domenica 30 marzo 2014

Quadro stabile e campo sempre più aperto.

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa  : 14,6  ; non ha sfondato 19 e rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : l'altalena continua da aprile dello scorso anno , insieme alla crescita dell'indice.
P/C :la mm10 è salita di poco   : 0,86 . La soglie critiche sono 0,80 - 0,95 , che rimangono  lontane . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 86 % ,  sotto la scorsa settimana (84 %) , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013...., e l'indice è tornato in  trend ascendente).
Il Cape-Shiller è  è rimasto sopra  25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno all' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è sceso a 116 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena sopra l' 1,5 %  . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema/opportunità è la durata del breve .  Se la FED continuerà ad essere credibile nella sua volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora fino a fine anno , mantenendo però gli occhi ben aperti.
Il decennale USA è risalito leggermente , riconfermando il trend positivo.
Le commodity sono risalite ,  riconfermando  la tendenza al rialzo    , mentre l'oro  sembra calare , anche se bisogna aspettare la prossima settimana .
L'altalena continua anche in questi casi : ma l'andamento della volatilità sull'oro , che è rimasta ferma , indica che i mercati sono tutti molto stabili , con evidenza per l'azionario Emergenti e Asia che vedono un ritorno di interesse ( la ricerca di guadagni è spasmodica ) .
Guardiamo allora  il real estate USA , che rimane tendente al rialzo : per ora conferma che è in corso uno spostamento dei fondi che potrebbe preludere a qualcosa o sta a segnalare  che i risparmiatori non si fidano , e tengono l'ombrello aperto . Se guardiamo la tendenza da un anno a questa parte , ci rendiamo conto che , con alti e bassi , il REIT , le commodity , il decennale sono poco mossi , con l'eccezione dell'oro ( che è sceso ) e di S & P 500 , che è salito di altrettanto.
Il Dollar Index è risalito sopra 80,  si allontana dai minimi dell'anno scorso :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continui ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 da Novembre scorso .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sceso sotto1400.
L'indice manifatturiero USA di febbraio ha avuto un  rialzo da 51,3 a 53,2 punti , quello europeo è a 54 contro i 56 previsti , mentre il cinese è sceso a 50,2 da 50,5 . Sono ancora tutti sopra 50 , ma la tendenza non è rassicurante . I timori di una recessione , o di una ripartenza dell'nflazione ( gli obbligazionari legati all'nflazione stanno risalendo ) potrebbero essere all'origine dello spostamento di cui sopra .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è risalito di molto rispetto a Febbraio (-9,3  rispetto a -12,7 ) . L'Economic Sentiment a Febbraio è ancora  migliorato (102,4 da 101,2 di Febbraio e 100 di Dicembre) .Una situazione parzialmente positiva , che mitiga i dati sul manifatturiero.

Per l'Italia , sono calati l'oro e l'azionario USA , la risalita più forte è stata per l'Asia e gli Emergenti  .
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo la allocazione della precedente settimana   : l'Azionario  USA ed Europa alla pari , e poi  l'obbligazionario , il REIT USA e le Commodity . La performance da inizio anno è  tornata sopra   zero , al pari di un buon portafoglio bilanciato  .

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  ; negli ultimi mesi sono arrivati  i primi segnali in tal senso  : attendiamo conferme . Alla luce di quanto ho scritto queste ultime settimane , sembra che l'obbligazionario europeo , almeno a breve - medio , possa offrire buone opportunità per quest'anno  .
Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

giovedì 27 marzo 2014

La nostra burocrazia può imparare dai Ming ?

I criteri della dinastia MING :
  • sistema centralizzato di assegnazione incarichi e promozioni (1= top , 9 =bottom )
  • ogni livello aveva due sotto - livelli ; quindi si poteva , ad es. passare da 6a a 5b
  • tutti gli addetti che passavano attraverso questo sistema , partivano dal livello più basso , ma in una regione diversa da quella in cui erano cresciuti
  • se un parente era assegnato alla stessa regione , il più basso in grado veniva spostato in un'altra
  • dopo tre anni il burocrate veniva valutato dal  capo , che trasferiva la sua valutazione alla direzione centrale del personale
  • gli ingressi "laterali" erano scoraggiati

I grandi risparmi di Montecitorio e del Quirinale

 Dal 2008 al 2014 il risparmio è inferiore al 3 %.
Nel 2014 la riduzione media di spesa per ogni deputato sarà di 250 € lordi (-1,3 % , caspita ! )

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/montecidoro-senza-pudore-i-grandi-risparmi-promessi-dalla-boldrini-ammontano-a-19-milioni-di-74394.htm

Quest'anno il Quirinale spenderà 228 milioni


http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/lesa-maest-a-re-giorgio-sforbiciare-le-spese-del-quirinale-che-costa-228-milioni-74386.htm

sabato 22 marzo 2014

Mercato in altalena e obbligazioni Europa in salita ?

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa  : 14,9  ; non ha sfondato 19 e rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : l'altalena continua da aprile dello scorso anno , insieme alla crescita dell'indice.
P/C :la mm10 è scesa anch'essa   : 0,85 . La soglia critica è 0,95 , che rimane  lontana . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 84 % ,  sotto la scorsa settimana (80 %) , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013...., anche se l'indice è da tempo in trend discendente).
Il Cape-Shiller è  è rimasto sopra  25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno all' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è salito a 117,1 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena sopra l' 1,5 %  . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema è la durata del breve .  Se la FED continuerà ad essere credibile nella sua volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora fino a fine anno. Ma ricordiamo quanto ho riportato sulle vendite degli insider in Febbraio : il dato è abnorme ed indica scarsa fiducia nel futuro delle azioni proprie .
Il decennale USA è sceso leggermente , sta di nuovo mettendo in dubbio il trend positivo.
Le commodity sono scese leggermente ,  stanno anch'esse mettendo in pericolo la tendenza al rialzo    , ed anche l'oro  sembra sulla stessa linea   , pur mantenendo la tendenza positiva .
L'altalena continua anche in questi casi : ma l'andamento della volatilità sull'oro , che è scesa parecchio , indica che i mercati sono tutti molto stabili .
Guardiamo allora  il real estate USA , che rimane tendente al rialzo : per ora conferma che è in corso uno spostamento dei fondi che potrebbe preludere a qualcosa o sta a segnalare  che i risparmiatori non si fidano , e tengono l'ombrello aperto . Se guardiamo la tendenza da un anno a questa parte , ci rendiamo conto che , con alti e bassi , il REIT , le commodity , il decennale sono poco mossi , con l'eccezione dell'oro ( che è sceso ) e di S & P 500 , che è salito di altrettanto.
Il Dollar Index è risalito sopra 80,  si allontana dai minimi dell'anno scorso :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continui ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 da Novembre scorso .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  risalito a 1600.
L'indice manifatturiero USA di febbraio ha avuto un  rialzo da 51,3 a 53,2 punti , quello europeo è a 54 contro i 56 previsti , mentre il cinese è sceso a 50,2 da 50,5 . Sono ancora tutti sopra 50 , ma la tendenza non è rassicurante . I timori di una recessione , o di una ripartenza dell'nflazione ( gli obbligazionari legati all'nflazione stanno risalendo ) potrebbero essere all'origine dello spostamento di cui sopra .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è risalito di molto rispetto a Febbraio (-9,3  rispetto a -12,7 ) . L'Economic Sentiment a Febbraio è ancora  migliorato (101,2 da 101 di Gennaio e 100 di Dicembre) .Una situazione parzialmente positiva , che mitiga i dati sul manifatturiero.
Continua il cambio di tendenza di cui parlavo e , che , a prima vista , contraddice quanto previsto da molti . Molti dicevano che i tassi USA sarebbero saliti e quindi i prezzi dei bond sarebbero scesi , che le azioni avrebbero continuato a salire  e che per l'oro sarebbero stati tempi grami . I dati esposti sembrano , per ora , dire il contrario . Gli investitori rimangono al 50 % positivi sull'equity , anche se il 40 % dello stesso  campione pensa di cambiare la composizione del portafoglio ; mentre gli Emerging Markets sono visti positivamente per il lungo termine (vedi i miei post sul CAPE).

Per l'Italia , sono risaliti il real estate , le commodity e tutti gli azionari , tranne il Giappone  . Nell'ultimo mese le asset class che sono salite di più sono : oro , obbligazionari, azionario e real estate USA.
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo la allocazione della precedente settimana   : l'Azionario  USA ed Europa alla pari , e poi  l'obbligazionario e le Commodity . La performance da inizio anno è  intorno a zero , al di sotto di un buon portafoglio bilanciato  .

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  ; negli ultimi mesi sono arrivati  i primi segnali in tal senso  : attendiamo conferme . Alla luce di quanto ho scritto queste ultime settimane , sembra che l'obbligazionario europeo , almeno a breve - medio , possa offrire buone opportunità per quest'anno.
Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

Le nostre riserve di oro sono le quarte nel mondo

Sono inferiori soltanto a USA , Germania e FMI.
In qualcosa non siamo male ......
http://advisorperspectives.com/dshort/guest/Shedlock-140321-Gold-Reserves.php

lunedì 17 marzo 2014

USA ed Europa a confronto : tassi fermi contro tassi in discesa ?

Secondo un analista USA , negli ultimi 14 anni:
  • S & P 500 ha avuto un ritorno totale , compresi i dividendi , del 3,3% annuo,
  • il PIL reale è cresciuto del 1,8 % annuo
  • gli investimenti lordi sono cresciuti del 1 % annuo
  • l'area che ha contribuito primariamente alla crescita dell'economia è stato il debito pubblico , che è cresciuto dell'8% annuo.
Secondo l'Unione Europea i prezzi al consumo dell'area EURO sono cresciuti dello 0,7 % tra Febbraio 2013 e Febbraio 2014 .
Quindi ben al di sotto del target del 2 % , ed allo stesso livello di Ottobre 2013 ;  ai primi di Novembre 2013 la BCE abbassò i tassi da 0,5 % a 0,25 %.

domenica 16 marzo 2014

Oro e obbligazionari sugli scudi : segnale di breve o di lungo ?

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è salita  : 15,5  ; non ha sfondato 19 e rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : l'altalena continua .
P/C :la mm10 è salita anch'essa   : 0,86 . La soglia critica è 0,95 , che rimane  lontana . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 80 % ,  sotto la scorsa settimana (82 %) , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013...., anche se l'indice è da tempo in trend discendente).
Il Cape-Shiller è  è rimasto sopra  25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno all' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è sceso a 115,7 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena sopra l' 1,5 %  . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema è la durata del breve .  Se la FED continuerà ad essere credibile nella sua volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora fino a fine anno. Ma ricordiamo quanto ho riportato sulle vendite degli insider in Febbraio : il dato è abnormeed indica scarsa fiducia nel futuro delle azioni proprie .
Il Dollar Index è rimasto sotto 80,  si riavvicina ai minimi dell'anno scorso :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continui ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 da Novembre scorso , anche se ormai manca 0,1 per arrivare ai minimi.
Il decennale USA è risalito nuovamente ed è tornato verso un trend positivo , il segnale della scorsa settimana è stato annullato .
Le commodity sono rimaste ferme , sono in risalita da inizio anno  ed hanno confermato la tendenza al rialzo    , mentre l'oro  è ancora salito   , mentenendo la tendenza positiva .
Insomma ,  la crisi generata dai timori sui mercati emergenti sembrava superata , ma adesso abbiamo l'Ucraina : ne è la riprova l'andamento della volatilità sull'oro , che è balzata sopra 18  .
E' comunque significativo , come ho già segnalato , che l'oro , le commodity ed il real estate stiano risalendo : indicano che è in corso uno spostamento dei fondi che potrebbe preludere a qualcosa o stanno a segnalare  che i risparmiatori non si fidano , e tengono l'ombrello aperto .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sceso di nuovo sotto   1500   .
L'indice manifatturiero USA di febbraio ha avuto un  rialzo da 51,3 a 53,2 punti , quello europeo è a 54 contro i 56 previsti , mentre il cinese è sceso a 50,2 da 50,5 . Sono ancora tutti sopra 50 , ma la tendenza non è rassicurante . I timori di una recessione , o di una ripartenza dell'nflazione ( gli obbligazionari legati all'nflazione stanno risalendo ) potrebbero essere all'origine dello spostamento di cui sopra .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto a Gennaio (-12,7  rispetto a -11,7 ) , per la prima volta ha superato la media a lungo termine (-13,3) da luglio 2011 . L'Economic Sentiment a Febbraio è ancora  migliorato (101,2 da 101 di Gennaio e 100 di Dicembre) .Una situazione parzialmente positiva , che mitiga i dati sul manifatturiero.
Continua il cambio di tendenza di cui parlavo e , che , a prima vista , contraddice quanto previsto da molti . Molti dicevano che i tassi USA sarebbero saliti e quindi i prezzi dei bond sarebbero scesi , che le azioni avrebbero continuato a salire  e che per l'oro sarebbero stati tempi grami . I dati esposti sembrano , per ora , dire il contrario . Gli investitori rimangono al 50 % positivi sull'equity , anche se il 40 % dello stesso  campione pensa di cambiare la composizione del portafoglio ; mentre gli Emerging Markets sono visti positivamente per il lungo termine (vedi i miei post sul CAPE).
Per l'Italia , sono risaliti  l'oro , gli obbligazionari e il real estate USA  . Nell'ultimo mese le asset class che sono salite di più sono :commodity , oro , obbligazionari. Le crisi e il timore di una sopravvalutazione del mercato USA stanno producendo i loro effetti .
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo la allocazione della precedente settimana   : l'Azionario  USA e l'obbligazionario legato all'inflazione alla pari ,  più  Obbligazionario Mondiale , Oro e Commodity . La performance da inizio anno è  leggermente negativa , al di sotto di un buon portafoglio bilanciato  .

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  ; negli ultimi mesi sono arrivati  i primi segnali in tal senso  : attendiamo conferme . Una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente .

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

giovedì 13 marzo 2014

Diversificazione , sempre più da considerare

La Bank of International Settlements ha appena riportato l'ammontare totale del debito mondiale : sopra 100 trilioni di USD , in crescita del 40 % rispetto a sei mesi fa ; ed ha aggiunto che la maggioranza dei titoli di debito sono stati emessi da governi e corporation non finanziarie .
Diversi analisti non prevedono un brusco aumento dell'inflazione , ma cominciano a pensare che questo dovrà succedere , appena questi soldi diventeranno più mobili .
Che sia questo uno dei motivi dell'andamento dell'oro , che notoriamente viene considerato un antidoto all'inflazione ?

Altro dato . In Febbraio sembra che gli insider USA abbiano venduto un valore di più di 5 miliardi di azioni e ne abbiano acquistate per poco più di 250 milioni .

Con questo voglio dire che ho delle certezze sul futuro ?
Però , se neanche i più grandi gestori sono d'accordo fra di loro  , vale la pena di diversificare almeno un po'.

domenica 9 marzo 2014

Teniamo l'ombrello a portata di mano

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è salita di poco : 14,5  ;non ha sfondato 19 e rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : c'è  ancora spazio , quindi .
P/C :la mm10 è salita anch'essa di poco  : 0,83 . La soglia critica è 0,95 , che rimane  lontana . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 82 % ,  come la scorsa settimana (82 %) , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013....)
Il Cape-Shiller è  è rimasto sopra  25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno all' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è risalito a 118 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena sopra l' 1,5 % % . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema è la durata del breve . A questo proposito voglio ricordare che ci sono studi che correlano il P/E con l'inflazione : in base a questi studi , con il livello previsto di quest'ultima si potrebbe arrivare a circa 20 , mentre attualmente è intorno a 18 . Se la FED continuerà ad essere credibile nella sua volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora fino a fine anno.
Il Dollar Index è rimasto sotto 80,  si riavvicina ai minimi dell'anno scorso :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continui ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 da Novembre scorso. .
Il decennale USA è sceso leggermente ed è tornato verso un trend negativo , ma potrebbe essere un segnale da confermare nelle prossime settimane.
Le commodity sono rimaste ferme , sono in risalita da inizio anno  ed hanno confermato la tendenza al rialzo    , mentre l'oro  è ancora salito   , mentenendo la tendenza positiva .
Insomma , sembra che la crisi generata dai timori sui mercati emergenti sia superata : ne è la riprova l'andamento della volatilità sull'oro , che rimane intorno a 16  ed è in tendenza calante.
E' comunque significativo , come ho già segnalato , che l'oro , le commodity ed il real estate stiano risalendo : indicano che è in corso uno spostamento dei fondi che potrebbe preludere a qualcosa o stanno a segnalare  che i risparmiatori non si fidano , e tengono l'ombrello aperto .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  risalito ancora : sopra  1500   .
L'indice manifatturiero USA di febbraio ha avuto un  rialzo da 51,3 a 53,2 punti , quello europeo è a 54 contro i 56 previsti , mentre il cinese è sceso a 50,2 da 50,5 . Sono ancora tutti sopra 50 , ma la tendenza non è rassicurante . I timori di una recessione , o di una ripartenza dell'nflazione potrebbero essere all'origine dello spostamento di cui sopra .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto a Gennaio (-12,7  rispetto a -11,7 ) , per la prima volta ha superato la media a lungo termine (-13,3) da luglio 2011 . L'Economic Sentiment a Febbraio è ancora  migliorato (101,2 da 101 di Gennaio e 100 di Dicembre) .Una situazione parzialmente positiva , che mitiga i dati sul manifatturiero.
Continua il cambio di tendenza di cui parlavo e , che , a prima vista , contraddice quanto previsto da molti . Molti dicevano che i tassi USA sarebbero saliti e quindi i prezzi dei bond sarebbero scesi , che le azioni avrebbero continuato a salire  e che per l'oro sarebbero stati tempi grami . I dati esposti sembrano , per ora , dire il contrario . Gli investitori rimangono al 50 % positivi sull'equity , anche se il 40 % dello stesso  campione pensa di cambiare la composizione del portafoglio ; mentre gli Emerging Markets sono visti positivamente per il lungo termine (vedi i miei post sul CAPE).
Per l'Italia , sono risaliti le commodity , l'oro e gli azionari asiatici  . Nell'ultimo mese le asset class che sono salite di più sono quelle che erano state maggiormente penalizzate nel passato :commodity , oro , azionari asiatici.
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo la allocazione della precedente settimana   : l'Azionario Europa ed USA alla pari ,  più  Obbligazionario Mondiale e Commodity . La performance da inizio anno è  positiva , in linea con un tipico portafoglio bilanciato  .

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  ; negli ultimi mesi sono arrivati  i primi segnali in tal senso  : attendiamo conferme . Una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente .

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

martedì 4 marzo 2014

Più cambiamenti su MIO che su MOM

Il vecchio portafoglio MIO era così distribuito per asset :
ISF 5,9 % , IBGM 6,5 % , XGSH 6,4 % , IHYG 6,3 % , EM35 37,4 % ,  PEU 37,4 %.
Questo mese entrano IBCI , SPXJ , IUSP : ancora Obbligazioni , ma legate all'inflazione , l'Azionario Asia che era stato a lungo penalizzato e il Real Estate USA  . Quindi : ISF 6,1  % ,IBCI 6,2 % ,SPXJ 6,2 % , IBGM 6,5 % , XGSH 6,4 % , IUSP 6,2 % , IHYG 6,2 % , EM35 28 % ,  PEU 28 %. Profilo di rischio leggermente aumentato : molti guadagni sugli azionari sono stati incamerati da tempo . Per i rendimenti si veda il post precedente .
Il portafoglio MOM era :  DJSC 20,0 %, IDJV 20,0 % , XRU2 20,0 % , IUSA 6,5 % , IBGM 17,5 % ,  X25E 13 % , LEONIA 3 % .
Il nuovo diventa:
DJSC 20,0 %, IDJV 20,0 % , XRU2 20,0 % , IDJG 3,5 % , IUSA 6,5 % , IBGM 10,5 % ,  X25E 12,5 % , LEONIA 7 % .
Cambia poco : aggiungo una piccola quota dell'Azionario Europa Growth   .Vedremo i risultati ; le scelte del mese scorso hanno funzionato : il rischio è stato ampiamente ricompensato..
E' inutile nascondersi che , anche alla luce dei dati che continuo a riportare , questo portafoglio è rischioso , anche se negli anni passati ha dimostrato una deviazione standard  bassa rispetto ai ritorni ottenuti .
Ho anche fatto riferimento ad un terzo portafoglio , che ho chiamato BENCH .
E' molto semplice : formato da un azionario mondiale al 70 % ed un obbligazionario mondiale al 30 % , da riequilibrare mensilmente . E' una variante del tipico 60/40 , con l'azionario aumentato per tenere conto che nei prossimi anni le obbligazioni dovrebbero dare poche soddisfazioni . Io ho preso IWRD e XGSH rispettivamente . Come risulta dai risultati , è più performante e più rischioso di MIO , e meno performante di MOM . Rispetto a MOM la rischiosità è paragonabile . In teoria , quindi , MOM è migliore , ma , come dicevo nel post precedente , BENCH ha il vantaggio di poter partire da una soglia di investimento molto più bassa . 
Solito caveat : ognuno decide con la propria testa ; questi portafogli sono esemplificativi.

lunedì 3 marzo 2014

Grandi performance (finchè dura....)

Rieccomi con  i risultati di una strategia tipo Faber (TAA Tactical Asset Allocation) , ma con alcune varianti : take profit prestabilito per ogni asset , utilizzo di ETF short per DAX e S&P500 .
Nei post precedenti ho comparato le sue performance con diversi benchmark .



Mi sono poi limitato a fornire le performance di questa strategia.
A questi risultati , sempre partendo dalla stessa data ,  ho aggiunto un altro portafoglio ( MOM ) ottenuto usando meno asset (10) , comprandone al massimo 5 (scegliendo quelli che hanno un momentum semestrale migliore e sono al di sopra della media mobile a 10 mesi ) . A questi cinque applicavo un peso variabile a seconda delle loro performance .
Successivamente ho apportato una ulteriore variazione , dovuta alle previsioni di estrema volatilità futura: ho aumentato il numero degli ETF di questo portafoglio  , portandolo a 14 , e modificando la scelta , con pesi diversi , dei primi 6.
Alcuni mi hanno chiesto quale è l'investimento minimo . E questo mi ha fatto riflettere . 
Secondo me , per ogni ETF l'investimento minimo è 10.000 , per ridurre il peso del costo delle transazioni ( sono piccoli , ma meglio non fare regali) . Molte banche online hanno un massimale ( la mia ce l'ha) e quindi l'incidenza diventa minima .
Però questo ha una conseguenza se si trattano 14 o più ETF : 14*10.000=140.000 . 
Allora ho ricercato alternative plausibili . Ed ho eseguito dei backtest . Ne ho scelto uno , di cui darò la strategia e la composizione nei prossimi giorni : BENCH .
Siccome i dati di alcuni ETF non partono dal 2007 ma dal 2009 aggiungo una comparazione ulteriore .
Ecco i dati.

  • Per l'anno 2014:
    •   MIO : + 0,61 % ,
    • MOM : + 3,0 % 
    • BENCH :  + 1,5  %
I rendimenti dal 1 marzo 2007  :
  • MIO : + 55,5 % ,
  • MOM : + 99,2 %
Da 1 marzo 2009 :
  • MIO : + 54,8 %
  • MOM : + 84,3 %
  • BENCH : + 69,6 %
Sono esclusi spese , dividendi e slippage.
Come previsto , le performance di MIO hanno una minore volatilità , ma anche  le performance del nuovo sono notevoli. Le deviazioni standard sono comunque basse anche per MOM , che ha un rapporto migliore tra performance e variabilità mensile delle stesse , rispetto agli altri due portafogli.
Seguiranno le composizioni dei portafogli.

Il ruolo distorto della Cassa Depositi e Prestiti

Caro Renzi , cominciamo bene ?
https://it-mg42.mail.yahoo.com/neo/launch?.rand=8ad7mkd07jjvk#mail

sabato 1 marzo 2014

Gli spostamenti continuano

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa di poco : 14,1  ;non ha sfondato 19 e rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : c'è  ancora spazio , quindi .
P/C :la mm10 è scesa  : 0,82 . La soglia critica è 0,95 , che rimane  lontana . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 82 % ,  sopra la scorsa settimana (79 %) , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013....)
Il Cape-Shiller è  è rimasto sopra  25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : poco più dell' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è risalito a 116,5 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : minore del  2,0 % . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema è la durata del breve . A questo proposito voglio ricordare che ci sono studi che correlano il P/E con l'inflazione : in base a questi studi , con il livello previsto di quest'ultima si potrebbe arrivare a circa 20 , mentre attualmente è intorno a 17 .
Il Dollar Index è sceso sotto 80,  si riavvicina ai minimi dell'anno scorso :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continui ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 da Novembre scorso. .
Il decennale USA è risalito leggermente ed ha svoltato verso un trend positivo , allineandosi al trend obbligazionario mondiale .
Le commodity sono rimaste ferme , sono in risalita da inizio anno  ed hanno confermato la tendenza al rialzo    , mentre l'oro  è rimasto stabile   , mentenendo la tendenza positiva .
Insomma , sembra che la crisi generata dai timori sui mercati emergenti sia superata : ne è la riprova l'andamento della volatilità sull'oro , che rimane intorno a 16  ed è in tendenza calante.
E' comunque significativo , come ho già segnalato , che l'oro , le commodity ed il real estate stiano risalendo : indicano che è in corso uno spostamento dei fondi che potrebbe preludere a qualcosa .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  risalito ancora : sopra  1200   .
L'indice manifatturiero USA di gennaio ha avuto un  calo da 57 a 51,3 punti , quello europeo è a 54 contro i 56 previsti , mentre il cinese è sceso a 50,5 da 51 . Sono ancora tutti sopra 50 , ma la tendenza non è rassicurante . I timori di una recessione , o di una ripartenza dell'nflazione potrebbero essere all'origine dello spostamento di cui sopra .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto a Gennaio (-12,7  rispetto a -11,7 ) , per la prima volta ha superato la media a lungo termine (-13,3) da luglio 2011 . L'Economic Sentiment a Febbraio è ancora  migliorato (101,2 da 101 di Gennaio e 100 di Dicembre) .Una situazione parzialmente positiva , che mitiga i dati sul manifatturiero.
Continua il cambio di tendenza di cui parlavo e , che , a prima vista , contraddice quanto previsto da molti . Molti dicevano che i tassi USA sarebbero saliti e quindi i prezzi dei bond sarebbero scesi , che le azioni avrebbero continuato a salire  e che per l'oro sarebbero stati tempi grami . I dati esposti sembrano , per ora , dire il contrario . Gli investitori rimangono al 50 % positivi sull'equity , anche se il 40 % dello stesso  campione pensa di cambiare la composizione del portafoglio ; mentre gli Emerging Markets sono visti positivamente per il lungo termine (vedi i miei post sul CAPE).
Per l'Italia , sono risaliti gli obbligazionari , il real estate e gli azionari USA ed Europa  . Nell'ultimo mese le asset class che sono salite di più sono quelle che erano state maggiormente penalizzate nel passato , segnale di un riequilibrio dei portafogli .
Se si segue una logica di brevissimo termine , teniamo la allocazione della precedente settimana   : l'Azionario Europa ed USA alla pari ,  più  Obbligazionario Mondiale , Real Estate USA e Azionario Asia   . La  scorsa  settimana avremmo avuto un guadagno appena superiore allo 0,1 % . La performance da inizio anno è tornata positiva , in linea con un tipico portafoglio bilanciato  .

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  ; negli ultimi mesi sono arrivati  i primi segnali in tal senso  : attendiamo conferme . Una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente .

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.