sabato 30 novembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è rimasta ferma : 12,9  ; è intorno ai  minimi dell'anno e continua ad oscillare in una banda ristretta da giugno dell'anno scorso . Come già detto ,  un ulteriore rialzo non è escluso anche se lo spazio si sta restringendo , magari con degli up and down come nell'ultimo anno.  
P/C :la mm10 è scesa di nuovo : 0,82 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 89 % , sopra la scorsa settimana (88%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è appena sopra 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). A questo proposito , ed a proposito dei forward P/E ho trovato molto interessante questo articolo : http://advisorperspectives.com/dshort/guest/Jeff-Miller-131129-Forward-Earnings-Estimates.php
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è risalito molto : sopra 1800   . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale? Vedremo la prossima settimana .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è leggermente risalito .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto ad Ottobre (-15,4 rispetto a -14,5 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Il Dollar Index è praticamente fermo , appena sotto 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD abbia tenuto .
Il decennale USA è  fermo , e   rimane in trend negativo .
Le commodity anche ferme    ,    l'oro ha dato segni di risveglio , mentre la maggior parte degli operatori che prevede disgrazie per quest'ultimo , legate allo scenario deflattivo che si va profilando .
Per l'Italia , sono risaliti ancora gli obbligazionari internazionali e l'azionario Europa , che ormai è a poco più dell'1 % sotto i massimi di 5 anni fa.
Se si segue una logica di brevissimo termine , cambiamo  ancora la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Giappone ed Europa alla pari , mentre Azionario USA e Obbligazionario mondiale tengono  una quota  minore , con la stessa quota in cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno  minimo  : vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto vicino al  9 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno appena sotto l'1 %  . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  ( per questa rimando ai prossimi post).
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

martedì 26 novembre 2013

Dove potrebbe arrivare la borsa USA , e si sentono dei tuoni lontani......

Le compagnie quotate sul listino USA sono passate da 8823 a 4916 dal 1996 al 2012 (Barron’s) . Se l’ammontare degli investimenti in borsa fosse rimasto costante  il P/E avrebbe dovuto quasi raddoppiare ?

Ma il rapporto tra i profitti aziendali ed il PIL ha battuto tutti i record : è superiore alla media storica di oltre il 70 %. Ricordo di avere postato tempo fa che le vendite non vanno in parallelo con i profitti . Le previsioni per il quarto trimestre sono per un calo .

Un nuovo sentiment survey sugli investitori individuali manifesta una netta tendenza all'ottimismo : i bull sono passati dal 30 % a 39 % tra Giugno e Novembre, i bear dal 35 % al 27 % .  Contemporaneamente , i prestiti agli investitori per acquistare azioni hanno raggiunto un nuovo massimo . Aggiungo che , secondo MoneyNews , gli acquisti degli insider sono ai minimi di 23 anni .
Si avvicina la mattanza ?




sabato 23 novembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è salita leggermente : 12,97   ; è intorno ai  minimi dell'anno e continua ad oscillare in una banda ristretta da giugno dell'anno scorso . Come già detto ,  un ulteriore rialzo non è escluso anche se lo spazio si sta restringendo , magari con degli up and down come nell'ultimo anno.  
P/C :la mm10 è risalita anch'essa : 0,84 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 88 % , come la scorsa settimana (88%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è appena sopra 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è sceso : appena sotto 1500   . Altro arresto  della evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
D'altro canto , l'indice manifatturiero USA è leggermente risalito .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto ad Ottobre (-15,4 rispetto a -14,5 ).
Il Dollar Index è praticamente fermo , appena sotto 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD abbia tenuto .
Il decennale USA è  fermo , e   rimane in trend negativo . La settimana è stata interlocutoria .
Le commodity sono risalite di poco    , mentre    l'oro scende ancora .
Per l'Italia , sono risaliti solo gli obbligazionari internazionali .
Se si segue una logica di brevissimo termine , cambiamo  la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario USA ed Europa alla pari , mentre Giappone e Obbligazionario mondiale tengono  una quota  minore .  Vendiamo l'azionari ex-Giappone . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato una perdita dello 0,7  %   : vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto sotto il  9 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno oltre l' 1,9 % . In questo ultimo mese la crescita è stata continua , tranne la correzione di quest'ultima . La sua deviazione standard mensile è veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che trovate in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

venerdì 22 novembre 2013

Consigli "bullish"

Da uno studio che esamina i risultati delle azioni USA dal 1950: se acquistate in Novembre , dopo sei mesi hanno guadagnato in media quasi il 15 % , se acquistate in maggio  il 2,6 % .  Vedete voi ......
La previsione più ricorrente è che i tassi USA rimarranno bassi per qualche anno , e che lo spread tra i tassi a breve ed a lungo termine permarrà . Uno studio recentemente pubblicato mostra che le "bolle" scoppiano quando lo spread tende ad azzerarsi : dopo circa un anno la "bolla" scoppia . La conclusione è che ci potranno essere delle correzioni come quelle del 2010 e del 2011 , ma non un crollo .
Credere a questo o agli altri studi che ho riportato ?
Ultima notizia : Goldman Sachs pensa che valga la pena di investire sulle azioni europee.

lunedì 18 novembre 2013

Oro e utilità degli aiuti FED

Paulson & Co.,  che è un grande investitore in oro , non ha modificato la sua posizione tra giugno e settembre ( da Bloomberg).
Secondo un analista USA ( Lance Roberts ) , nonostante l'impegno della Yellen ( prossimo capo della FED ) a continuare a supportare la ripresa economica , i risultati sulla crescita economica sono sempre minori ( argomento che avevo già affrontato qualche tempo fa ) .
Secondo i suoi calcoli , ci sono voluti più di 35 $ per generare la crescita economica di 1 $ negli ultimi 5 anni . Ed il tasso di ritorno sta diminuendo .
Dati che confermano le tesi di coloro che sostengono che l'impatto di questi sussidi è più psicologico che reale , e serve solo ad alimentare il trend rialzista .

Alla Camera continua la disinformazione | Roberto Perotti

Alla Camera continua la disinformazione | Roberto Perotti

domenica 17 novembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa ancora : 12,5   ; è intorno ai  minimi dell'anno e continua ad oscillare in una banda ristretta da giugno dell'anno scorso . Come già detto ,  un ulteriore rialzo non è escluso anche se lo spazio si sta restringendo , magari con degli up and down come nell'ultimo anno.  
P/C :la mm10 è scesa anch'essa : 0,83 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 88 % , meno della scorsa settimana (89%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è appena sotto 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente (cosa già detta e ridetta ).
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è sceso : appena sopra 1500   . Altro arresto  della evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
D'altro canto , l'indice manifatturiero USA è leggermente risalito .
Il Dollar Index è praticamente fermo , appena sotto 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD abbia tenuto .
Il decennale USA è  fermo , e   rimane in trend negativo . La settimana è stata interlocutoria
Le commodity sono ferme    , mentre    l'oro scende ancora . I dati di ieri dicono di una guerra di posizione .
Per l'Italia , sono risaliti solo REIT e azionario Giappone .
Se si segue una logica di brevissimo termine , cambiamo  la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Giappone  ed Europa alla pari , mentre USA , Pacifico ex-Giappone e Obbligazionario mondiale tengono  una quota molto minore . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno oltre lo 0,6  %   : vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto oltre il 9 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno oltre il 2,2 % . In questo ultimo mese la crescita è stata continua , grazie all'azionario . La sua deviazione standard mensile è veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che trovate in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

sabato 16 novembre 2013

Notizie ed aggiornamenti

Dopo la riunione della Fed e la nomina del nuovo presidente i mercati emergenti dovrebbero avere un altro motivo per "emergere" , anche se un ritorno alla piena normalità richiederà tempo .
Anche le azioni ed il real estate dovrebbe andare bene ( almeno fino a fine anno : ricordare quanto detto da Merrill ) ; c'è chi crede ancora negli US , e chi ci crede un po' di più che nel passato : qualche tempo fa era stato segnalato che Soros aveva una fortissima posizione ribassista su S&P 500 , nell'ultimo mese sembra che questa sia stata ridotta ad 1/3 .
Le cose cambiano se si guarda al lungo periodo : anche un altro grande investitore ( Dahlio ) vede un ritorno intorno al 4 % annuo per il prossimo decennio .
La domanda complessiva di oro è diminuita del 20% nel 3° trimestre rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno , ma sempre con i consumatori che hanno aumentato le richieste (principalmente da Asia e Medio Oriente) .

martedì 12 novembre 2013

Conviene vendere ENI ed ENEL ?

Un articolo stimolante
http://www.lavoce.info/quelle-partecipazioni-che-lo-stato-dovrebbe-comprare/

lunedì 11 novembre 2013

Mi costi , ma quanto mi costi .....

Seguiranno polemiche e precisazioni , credo
http://www.linkiesta.it/costo-corte-costituzionale

sabato 9 novembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è rimasta ferma : 13,1   ; sè intorno ai  minimi dell'anno e continua ad oscillare in una banda ristretta da giugno dell'anno scorso . Come già detto ,  un ulteriore rialzo non è escluso , magari con degli up and down come nell'ultimo anno.  
P/C :la mm10 è rimasta ferma anch'essa : 0,86 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 89 % , più della scorsa settimana (86%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è sempre sopra 24 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è risalito : appena sotto 1600   . Vediamo se riprende la evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
D'altro canto , l'indice manifatturiero USA è leggermente risalito .
Il Dollar Index è risalito , arrivando ad 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD si stia rompendo anche grazie alla BCE , e orientandosi nuovamente verso gli USA ; aspettiamo le prossime settimane per una conferma .
Il decennale USA è sceso , e   rimane in trend negativo . Dato che contraddice parzialmente il precedente ( ma ricordo che qualche giorno fa menzionavo le attese di un deflusso dai bond alle azioni ).
Le commodity sono scese nuovamente   , come     l'oro  . Un analista tecnico ha fatto notare che le prospettive sembrano buone per il medio termine : vedremo . Per ora sembra che l'oro si sia stabilizzato , in attesa di dati .
Per l'Italia , sono scesi  gli obbligazionari internazionali , mentre sono cresciuti tutti gli azionari , tranne i mercati emergenti.
Se si segue una logica di brevissimo termine , manteniamo  la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario USA  ed Europa alla pari , mentre Giappone , Pacifico ex-Giappone e Obbligazionario mondiale tengono  una quota molto minore . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno oltre lo 0,5  %   : vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto oltre l' 8,5 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno intorno al 3 % . In questo ultimo mese la crescita è stata continua , grazie all'azionario .
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che trovate in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

venerdì 8 novembre 2013

Le quotazioni USA ed i mercati emergenti

Ho già dato più volte il valore di Shiller CAPE , per segnalare che , in prospettiva , ci si può attendere un brusco calo di S&P500 . Il problema è sempre "quando".
Ad esempio nel 2004 , dopo anni di crescita , il valore era sopra 26 ma il Dow Jones crebbe ancora del 40 % fino ad ottobre 2008 ; con il CAPE che arrivò ad un valore pari a 44,2 .

Ho trovato un altro dato per fare riflettere quelli che vogliono investire per il medio-lungo termine . I mercati emergenti contribuiscono per più del 30 % del PIL mondiale , ma solo per il 12 % della capitalizzazione mondiale con uno Shiller CAPE intorno a 15 .

Le spese della Camera : seconda (gustosa) puntata

La discussione continua : tra un po' saranno agli insulti .
http://www.lavoce.info/rettifica/
e noi paghiamo......

Se ci sono gli " attributi " bisogna usarli

Seguire la Germania non ci fa bene
http://www.linkiesta.it/btp-roma-parigi-berlino

giovedì 7 novembre 2013

Composizione dei portafogli

Il vecchio portafoglio MIO era così distribuito per asset :
ISF 5,8 % ,  C3M + PEU 94,2 %  .   
Questo mese inseriamo un po' di obbligazionari : Mondo , Europa , Corporate .
La nuova composizione è : ISF 6,0 % ,  XGSH 6,4 % , IBGM 6,4 % , IHYG 6,2 % , C3M + PEU 75,0 % %. Sempre molto prudenti : tutti i guadagni sugli azionari sono stati incamerati da tempo . Per i rendimenti si veda il post precedente .
Il portafoglio MOM era :  DJSC 20 %, IDJV 20% , CRPE 20 % , IJPN 3,3 % , IDJG  3,3% , IUSA 6,5% % , PEU 26,9 %
Per Novembre :
DJSC 20 %, IDJV 20% , XMEM 13,0 % , IJPN 3,3 % , IDJG  5,0 % , IUSA 6,5% % , PEU 32,0 %
L'azionario risale , aumenta la liquidità .
Come si vede , per il MOM  - alla luce dei miei post precedenti sull'andamento dei mercati - cerchiamo esposizione su qualche  altro asset . Il tempo per gli emergenti  sembra arrivato : vedremo il mese prossimo.
Per il mese di ottobre siamo stati ancora ben premiati  . Se verranno confermate le previsioni , il MOM dovrebbe dare ancora soddisfazioni  . E' inutile nascondersi che , anche alla luce dei dati che continuo a riportare , questo portafoglio è rischioso , anche se negli anni passati ha dimostrato una deviazione standard  bassa rispetto ai ritorni ottenuti .
Ho anche fatto riferimento ad un terzo portafoglio , che ho chiamato BENCH .
E' molto semplice : formato da un azionario mondiale al 70 % ed un obbligazionario mondiale al 30 % , da riequilibrare mensilmente . E' una variante del tipico 60/40 , con l'azionario aumentato per tenere conto che nei prossimi anni le obbligazioni dovrebbero dare poche soddisfazioni . Io ho preso IWRD e XGSH rispettivamente . Come risulta dai risultati , è più performante e più rischioso di MIO , e meno performante di MOM . Rispetto a MOM la rischiosità è paragonabile . In teoria , quindi , MOM è migliore , ma , come dicevo nel post precedente , BENCH ha il vantaggio di poter partire da una soglia di investimento molto più bassa .

martedì 5 novembre 2013

La Camera ci costa più del doppi dell'equivalente UK . E la spesa continua a crescere !

Una serie di articoli molto interessanti per capire quanto veniamo presi in giro.
Nel 2013 la Camera spenderà quasi il 12 percento in più che nel 2012; ed in alcune regioni oggi  i consiglieri regionali guadagnano di più, al netto delle tasse, di quanto percepivano  prima dei limiti imposti dal governo Monti.
http://www.lavoce.info/la-spesa-della-camera-continua-ad-aumentare/

La Camera dei Comuni costa circa 450 milioni l’anno; la Camera quasi 1 miliardo e 100 milioni, circa due volte e mezzo.
La spesa per pensioni dei deputati – 131 milioni –  eccede la spesa per remunerazioni, ed è 5 volte superiore a quella britannica.
La Camera spende oltre 300 milioni di euro per le remunerazioni del personale, e 200 per le pensioni, rispettivamente 3 e 15 (!) volte quello che spendono i Comuni.
http://www.lavoce.info/la-camera-costa-quasi-due-volte-e-mezzo-i-comuni-britannici/

lunedì 4 novembre 2013

Performance aggiornate

Rieccomi con  i risultati di una strategia tipo Faber (TAA Tactical Asset Allocation) , ma con alcune varianti : take profit prestabilito per ogni asset , utilizzo di ETF short per DAX e S&P500 .
Nei post precedenti ho comparato le sue performance con diversi benchmark .
Mi sono poi limitato a fornire le performance di questa strategia.
A questi risultati , sempre partendo dalla stessa data ,  ho aggiunto un altro portafoglio ( MOM ) ottenuto usando meno asset (10) , comprandone al massimo 5 (scegliendo quelli che hanno un momentum semestrale migliore e sono al di sopra della media mobile a 10 mesi ) . A questi cinque applicavo un peso variabile a seconda delle loro performance .
Successivamente ho apportato una ulteriore variazione , dovuta alle previsioni di estrema volatilità futura: ho aumentato il numero degli ETF di questo portafoglio  , portandolo a 14 , e modificando la scelta , con pesi diversi , dei primi 6.
Alcuni mi hanno chiesto quale è l'investimento minimo . E questo mi ha fatto riflettere . 
Secondo me , per ogni ETF l'investimento minimo è 10.000 , per ridurre il peso del costo delle transazioni ( sono piccoli , ma meglio non fare regali) . Molte banche online hanno un massimale ( la mia ce l'ha) e quindi l'incidenza diventa minima .
Però questo ha una conseguenza se si trattano 14 o più ETF : 14*10.000=140.000 . 
Allora ho ricercato alternative plausibili . Ed ho eseguito dei backtest . Ne ho scelto uno , di cui darò la strategia e la composizione nei prossimi giorni : BENCH .
Siccome i dati di alcuni ETF non partono dal 2007 ma dal 2009 aggiungo una comparazione ulteriore .
Ecco i dati.


  • Per l'anno 2013:
    •   MIO : + 3,5 % ,
    • MOM : + 10,4 % 
    • BENCH :  + 12,2 %
I rendimenti dal 1 marzo 2007  :
  • MIO : + 54,5 % ,
  • MOM : + 91,4 %
Da 1 gennaio 2009 :
  • MIO : + 53,8 %
  • MOM : + 77,0 %
  • BENCH : + 66,0 %
Sono esclusi spese , dividendi e slippage.
Come previsto , le performance di MIO hanno una minore volatilità , ma anche  le performance del nuovo sono notevoli.
Seguiranno le composizioni dei portafogli.

domenica 3 novembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Le osservazioni preliminari le ho scritte nel post di ieri .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è rimasta ferma : 13,5   ; sè intorno ai  minimi dell'anno e continua ad oscillare in una banda ristretta da giugno dell'anno scorso . Come già detto ,  un ulteriore rialzo non è escluso , magari con degli up and down come nell'ultimo anno.  
P/C :la mm10 è rimasta ferma anch'essa : 0,86 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 86 % , come la scorsa settimana (85%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è sempre sopra 24 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è crollato ancora : appena sopra 1500   . Continua la  correzione che comincia a smentire la evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
D'altro cato , l'indice manifatturiero USA è leggermente risalito .
Il Dollar Index è risalito sopra 80 , avvicinandosi ad 81 ,  lontano  dai dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD si stia rompendo , ma orientandosi nuovamente verso gli USA ; aspettiamo le prossime settimane per una conferma .
Il decennale USA è sceso , e   rimane in trend negativo . Dato che contraddice parzialmente il precedente ( ma ricordo che qualche giorno fa menzionavo le attese di un deflusso dai bond alle azioni ).
Le commodity sono scese nuovamente   , come     l'oro  . Un analista tecnico ha fatto notare che le prospettive sembrano buone per il medio termine : vedremo . Per ora sembra che l'oro si sia stabilizzato , in attesa di dati .
Per l'Italia , sono rimasti praticamente fermi  gli obbligazionari internazionali , mentre sono cresciuti tutti gli azionari.
Se si segue una logica di brevissimo termine , manteniamo  la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario USA  ed Europa alla pari , mentre Giappone , Pacifico ex-Giappone e Obbligazionario mondiale tengono  una quota molto minore . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno oltre l'1 %   : vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto intorno all' 8 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno intorno al 3 % . In questa fase senza un trend definito le performance vanno a zig-zag , ma rimangono positive da inizio anno .
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset : vedere i miei post precedenti .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

sabato 2 novembre 2013

Entrare adesso sulle azioni : troppo tardi ?

Una ricerca di Merrill Lynch sostiene che le azioni mondiali dovrebbero continuare a crescere fino a fine anno per  : stagionalità (nell'ultimo trimestre i prezzi salgono )  e la eccessiva liquidità (rispetto ai dati storici) posseduta dagli investitori .
Ricorda però che , come ho già scritto tempo fa , il rapporto tra il valore del mercato azionario USA e il PIL è troppo alto rispetto alla media storica .

venerdì 1 novembre 2013

Tra Scilla e Cariddi ?

L'evento auspicabile è che ci sia presto un calo delle azioni  , perchè a maggiore durata corrisponde maggiore entità del crollo .
http://www.centroeinaudi.it/lettera-economica/articoli-lettera-economica/asset-allocation/3626-metrica-dei-crash.html
Gross (PIMCO) prevede che la bolla continui per anni ancora (3-4) . Se è vero quanto sopra  , immaginiamo il crollo ......
D'altronde tutti i maggiori Paesi sviluppati stanno seguendo la stessa politica e prima o poi , se non ci sarà una crescita consistente , si troveranno di fronte ad un dilemma : uccidere la (debole) ripresa per evitare la bolla , o continuare a finanziarla , aumentando la forza della prossima crisi (vedi sopra).
Nella maggior parte delle recessioni USA precedenti , i posti di lavoro perduti vennero recuperati dopo circa 2,5 anni . In questo ultimo caso sono già passati più di 5 anni , ed il recupero non è ancora completo : quindi la politica dovrebbe continuare , e quindi si veda sopra .
Ancora : quasi l'80 % degli investitori tedeschi non crede che la crisi finanziaria sia finita e che i tassi rimarranno bassi in USA ed in EU . Cosa devo dire ? Vedi sopra .......