E' interessante la tesi sostenuta sul blog dell'Economist : molti Paesi cosiddetti in via di sviluppo si preoccupano più di aumentare il proprio potere che il benessere dei propri cittadini , sfruttando la circostanza che sono dei regimi autoritari. L'autore fa pensare a Cina , Russia , paesi esportatori di petrolio .
Questo secondo me è vero ma non del tutto : ne è la prova un recente annuncio della Cina , che destinerà risorse per aumentare i consumi nel proprio paese , ed il fatto che la parte più ricca di quei Paesi (che come numero di persone supera ormai quella europea ) ha una forte propensione alla spesa . Comunque il tema è interessante , perchè potrebbe rallentare i tassi di crescita dell'economia dopo questo periodo di crisi .
Ancora più interessante la conseguenza sui prezzi delle commodity , in particolare l'energia . Diventerebbe plausibile pensare che i cartelli come l'OPEC potrebbero tenere molto più su i prezzi con facilmente prevedibili implicazioni sul nostro tenore di vita , inflazione , tassi di interesse e , ovviamente , prezzi delle azioni.
Per ora le previsioni del FMI dicono che l'Europa e gli Usa cresceranno nel 2009 del 0,8-0,9% , quindi non recessione ma quasi stagnazione .
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