Continuo a considerare 
gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni 
sono relative 
ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .
Vediamo gli indicatori
VIX
 : la 
mm5  (che smussa i picchi) è risalita  : 15,4  ; non ha sfondato 19 e
 rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di 
S & P 500 : l'altalena continua da aprile dello scorso anno .
P/C
 :la mm10 è ferma    : 
0,91 . La soglie critiche sono 0,80 - 0,95 , che rimangono  lontane . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la 
mm200 è al 72 % ,  sotto la scorsa settimana (90 %) , e    
superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli 
acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da 
primavera 2013...., anche se adesso  l'indice è andato in  trend discendente).
Il Cape-Shiller è  è sopra 24 , contro la media che è intorno a 
16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno tra l' 1 % ed il 2 % annuo per i prossimi  anni  
(cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , 
come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un
 altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) 
diviso per il PIL : è sceso   a 113 %  . Quando supera il 90% il 
mercato è 
sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo 
massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in 
questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena
 sopra il 2 %  . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da 
primavera
 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel 
lungo poche speranze ; il problema/opportunità è la durata del breve , il calo di questa settimana sembra accorciare quest'ultima. 
Se la FED 
continuerà ad essere credibile nella sua 
volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora 
fino a fine anno , mantenendo però gli occhi ben aperti. 
Il decennale USA è salito molto , sembra indicare un ritorno alla ricerca di sicurezze.
Le
 commodity sono risalite anch'esse   ,come   l'oro   . 
L'andamento 
della volatilità sull'oro , 
che è ancora calata , indica che i mercati non sono particolarmente nervosi , stanno cercando un nuovo equilibrio ; un neo : i tecnologici del Nasdaq , che invece danno segnali inquietanti.
Il
 Dollar Index è calato sotto 79,5,  si riavvicina ai minimi 
dell'anno scorso :  vediamo se 
 l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in 
USD continuerà ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 come da Novembre scorso .
Il
 Baltic Dry Index , che dovrebbe
 indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sceso a 1000 ,  ai minimi degli ultimi 6 mesi  .
L'indice manifatturiero USA di marzo ha avuto un  piccolo rialzo 
da 53,2 a 53,7 punti . 
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è risalito di molto rispetto
 a Febbraio (-9,3  rispetto a -12,7 ) . L'Economic Sentiment a Marzo è ancora  migliorato (102,4 da 101,2 di Febbraio e 100 di 
Dicembre) .
Per
 l'Italia , sono saliti solo obbligazionari e commodity , stabili gli azionari asiatici ex- Giappone .
Se
 si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo la allocazione 
della precedente settimana   :REIT USA   ed Azionario Europa alla pari , e poi  l'obbligazionario legato all'inflazione , azionario Usa   e le Commodity . La 
performance 
da inizio anno è  diventata leggermente negativa  .
Se invece vogliamo fare una " sola puntata " , meglio stare sugli obbligazionari .
Per
 il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si 
vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un 
atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile
 calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere
 in 
alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra  , 
che porterebbe a rimanere ancora ) e la necessità di una 
diversificazione sia 
geografica che in termini di asset  ; negli ultimi mesi sono arrivati  i
 
primi segnali in tal senso  : attendiamo conferme .
 Alla luce di quanto ho scritto queste ultime settimane , sembra che 
l'obbligazionario europeo , almeno a breve - medio , possa offrire buone
 
opportunità per quest'anno (la recente mossa di Draghi supporta 
l'ipotesi) .
Teniamo 
 in memoria
 la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB 
valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei 
livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in 
memoria anche le 
scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia ,
 e BRICS . Ricordo che 
l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come 
CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , 
Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada ,
 Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su
 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la 
Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( 
l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una 
strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei 
punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi 
delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .
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