Continuo a considerare
gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni
sono relative
ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .
Vediamo gli indicatori
VIX : la
mm5 (che smussa i picchi) è ancora risalita bruscamente: 17,3 ; è ai livelli di fine Settembre scorso
. Se sfondasse i 19 darebbe luogo ad una molto più ampia correzione .
P/C
:la mm10 è ancora risalita anch'essa di brutto :
0,84. In questo caso la soglia critica è 0,95 , che è ben lontana .
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la
mm200 è al 70 % , sotto la scorsa settimana (75 %) , ma ancora
superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli
acquisti per il medio termine. Ricordiamo che a settembre era
arrivata a 94 e che questi valori sono ai livelli di inizio 2013 . La settimana scorsa avevo detto che nei casi precedenti , e
con valori minori dell'indicatore (88 due settimane fa ), avevamo avuto dei cali almeno del
10% ; da allora la perdita è stata intorno al 3 %.
Il Cape-Shiller è è sceso sotto 25 , contro la media che è intorno a
16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : poco più dell' 1 % annuo per i prossimi anni
(cosa già detta e ridetta , ed anche contestata da altri analisti ,
come riportato).
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC)
diviso per il PIL : è rimasta 113,3 % . Quando supera il 90% il mercato è
sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo
massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in
questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : pari al 2 % .
Il
Dollar Index è risalito sopra 81 , si allontana dai minimi
dell'anno : sembra che
l' equilibrio tra acquisti e vendite di asset denominati in
USD stia cambiando di nuovo a favore del dollaro , i mercati emergenti hanno contribuito al cambiamento .
Il decennale USA è salito ancora ,
rimane in trend negativo , ma la svolta è vicinissima.
Le
commodity sono rimaste ferme , mentre l'oro ha preso una pausa dal rimbalzo
dai minimi dell'anno , il punto di svolta si è allontanato.
Il
Baltic Dry Index , che dovrebbe
indicare lo stato dei commerci nel mondo , continua con il crollo
verticale : appena 1100 da 1250 , da sopra 2000 in quattro
settimane
. Cambio di marcia negativo della congiuntura internazionale che mette
in discussione il trend delle precedenti settimane .
Anche l'indice manifatturiero USA di dicembre ha avuto un leggero calo
da 57,3 a 57 punti : altro segnale congiunturale in controtendenza .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area Euro è in risalita rispetto
a Dicembre (-11,7 rispetto a -13,6 ) , per la prima volta ha superato
la media a lungo termine (-13,3) da luglio 2011 . L'Economic Sentiment a
fine Dicembre è ancora migliorato (100 da 98,5) .
La scorsa settimana parlavo di una situazione di stallo , mentre adesso
sembra che si vada delineando un cambio di tendenza , che , a prima
vista , contraddice quanto previsto da molti . Molti dicevano che i
tassi USA sarebbero saliti e quindi i prezzi dei bond sarebbero scesi ,
che le azioni avrebbero continuato a salire e che per l'oro sarebbero
stati tempi grami . Per ora l'unica previsione azzeccata sembra essere
il calo degli emergenti , su cui peraltro diversi analisti discordano. La prossima settimana ci dirà se il calo azionario continua o no .
Per l'Italia , sono scesi Oro , Azionario Giappone ed Europa .
Se
si segue una logica di brevissimo termine , teniamoo la allocazione
della precedente settimana : l'Azionario Europa ed USA alla
pari , più Obbligazionario Mondiale , tutto il
resto sul cash . La
scorsa settimana avremmo avuto una perdita marginale . La performance è cattiva , ma questo metodo va seguito ; nervi saldi
.
Per
il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si
vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un
atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile
calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere
in
alcuni post precedenti ) (*) e la necessità di una diversificazione sia
geografica che in termini di asset ; nell'ultimo mese sono arrivati i
primi segnali in tal senso : attendiamo conferme .
Una applicazione
pratica la
trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente .
Teniamo in memoria
la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013 FTSEMIB
valeva 15363 . Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le
scommesse che sono partite da fine settembre 2013 : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che
l'orizzonte dovrebbe essere almeno 5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come
CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda ,
Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada ,
Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su
10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la
Russia) , e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati (
l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una
strategia tipo PBVROA o ETF .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei
punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi
delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .
(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi ,
almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.
Bank of England Cuts Interest Rates, but Warns of Sticky Inflation
-
The central bank said that future cuts would be gradual after spending
increases were introduced in the government’s new budget.
47 minuti fa
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