Continuo a considerare
gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni
sono relative
ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .
Vediamo gli indicatori
VIX : la
mm5 (che smussa i picchi) è scesa di brutto: 14,4 ;non ha sfondato 19 e si sta portando verso 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S&P500 : c'è ancora spazio , quindi .
P/C
:la mm10 è rimasta ferma :
0,88. La soglia critica è 0,95 , che rimane lontana . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la
mm200 è al 83 % , sopra la scorsa settimana (74 %) , e
superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli
acquisti per il medio termine è diventato forte .
Il Cape-Shiller è è tornato sopra 25 , contro la media che è intorno a
16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : poco più dell' 1 % annuo per i prossimi anni
(cosa già detta e ridetta , ed anche contestata da altri analisti ,
come riportato).
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC)
diviso per il PIL : è risalito a 114,5 % . Quando supera il 90% il mercato è
sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo
massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in
questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : minore del 2,0 % .
Il
Dollar Index è sceso ancora (appena sopra 80) , si riavvicina ai minimi
dell'anno scorso : sembra che
l' equilibrio tra acquisti e vendite di asset denominati in
USD stia cambiando di nuovo a sfavore del dollaro , la parziale "normalizzazione" sta contribuendo al cambiamento .
Il decennale USA è sceso leggermente ,
rimane in trend negativo , ma la svolta è vicinissima.
Le
commodity sono salite ancora , sono in trend positivo da più di 1 mese e sono vicinissime ad un cambio di tendenza , anche trascinate dall'oro che ha ripreso a crescere dopo
una pausa , ed ha superato il punto di svolta .
Insomma , sembra che la crisi generata dai timori sui mercati emergenti
sia superata : ne è la riprova l'andamento della volatilità sull'oro ,
che è rimasta sotto 17 ed è in tendenza calante.
Il
Baltic Dry Index , che dovrebbe
indicare lo stato dei commerci nel mondo , è leggermente risalito : appena sopra 1100, da sopra 2000 in sei
settimane
. Vediamo se il segnale dalle commodity indica un miglioramento della congiuntura .
L'indice manifatturiero USA di gennaio ha avuto un calo
da 57 a 51,3 punti , quello europeo è a 54 contro i 56 previsti , mentre
il cinese è sceso a 50,5 da 51 . Sono ancora tutti sopra 50 , ma la
tendenza non è rassicurante . Vedi sopra.
Il Consumer Confidence Indicator per l'area Euro è in risalita rispetto
a Dicembre (-11,7 rispetto a -13,6 ) , per la prima volta ha superato
la media a lungo termine (-13,3) da luglio 2011 . L'Economic Sentiment a
fine Dicembre è ancora migliorato (100 da 98,5) .Vediamo il 20 febbraio.
La scorsa settimana parlavo di una situazione di stallo , mentre adesso
sembra che si vada delineando un cambio di tendenza , che , a prima
vista , contraddice quanto previsto da molti . Molti dicevano che i
tassi USA sarebbero saliti e quindi i prezzi dei bond sarebbero scesi ,
che le azioni avrebbero continuato a salire e che per l'oro sarebbero
stati tempi grami . I dati esposti sembrano , per ora , dire il contrario . Gli investitori rimangono al 50 % positivi sull'equity , anche se il 40 % dello stesso campione pensa di cambiare la composizione del portafoglio ; mentre gli Emerging Markets sono visti positivamente per il lungo termine (vedi i miei post sul CAPE).
Per l'Italia , sono risaliti tutti (Oro ed Emergenti in testa ) tranne Azionario Giappone ed Obbligazionario Inflazione .
Se
si segue una logica di brevissimo termine , teniamoo la allocazione della precedente settimana , aggiungendo una scommessa sulle commodity : l'Azionario Europa ed USA alla
pari , più Obbligazionario Mondiale e Commodity , il
resto sul cash . La
scorsa settimana avremmo avuto un guadagno superiore all'1,3 % . La performance
da inizio anno è appena positiva , ma in linea con un tipico portafoglio
bilanciato : nervi saldi
.
Per
il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si
vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un
atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile
calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere
in
alcuni post precedenti ) (*) e la necessità di una diversificazione sia
geografica che in termini di asset ; negli ultimi mesi sono arrivati i
primi segnali in tal senso : attendiamo conferme .
Una applicazione
pratica la
trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente .
Teniamo in memoria
la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013 FTSEMIB
valeva 15363 . Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le
scommesse che sono partite da fine settembre 2013 : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che
l'orizzonte dovrebbe essere almeno 5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come
CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda ,
Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada ,
Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su
10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la
Russia) , e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati (
l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una
strategia tipo PBVROA o ETF .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei
punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi
delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .
(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi ,
almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.
The Big Names Angling for Roles in Trump’s Cabinet
-
Lobbyists are trying to connect executives with the Trump transition team,
and some familiar names are in the mix for top jobs.
2 ore fa
Nessun commento:
Posta un commento