sabato 30 novembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è rimasta ferma : 12,9  ; è intorno ai  minimi dell'anno e continua ad oscillare in una banda ristretta da giugno dell'anno scorso . Come già detto ,  un ulteriore rialzo non è escluso anche se lo spazio si sta restringendo , magari con degli up and down come nell'ultimo anno.  
P/C :la mm10 è scesa di nuovo : 0,82 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 89 % , sopra la scorsa settimana (88%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è appena sopra 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). A questo proposito , ed a proposito dei forward P/E ho trovato molto interessante questo articolo : http://advisorperspectives.com/dshort/guest/Jeff-Miller-131129-Forward-Earnings-Estimates.php
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è risalito molto : sopra 1800   . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale? Vedremo la prossima settimana .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è leggermente risalito .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto ad Ottobre (-15,4 rispetto a -14,5 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Il Dollar Index è praticamente fermo , appena sotto 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD abbia tenuto .
Il decennale USA è  fermo , e   rimane in trend negativo .
Le commodity anche ferme    ,    l'oro ha dato segni di risveglio , mentre la maggior parte degli operatori che prevede disgrazie per quest'ultimo , legate allo scenario deflattivo che si va profilando .
Per l'Italia , sono risaliti ancora gli obbligazionari internazionali e l'azionario Europa , che ormai è a poco più dell'1 % sotto i massimi di 5 anni fa.
Se si segue una logica di brevissimo termine , cambiamo  ancora la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Giappone ed Europa alla pari , mentre Azionario USA e Obbligazionario mondiale tengono  una quota  minore , con la stessa quota in cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno  minimo  : vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto vicino al  9 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno appena sotto l'1 %  . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  ( per questa rimando ai prossimi post).
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

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