giovedì 28 agosto 2008

A proposito di previsioni , eccone altre....

Ecco altri dati che smentiscono le previsioni . Non nego che la situazione sia difficile , ma sembra che per ora i previsori si dimostrino sempre più pessimisti del necessario e che gli USA reagiscano (come al solito) meglio di noi alle difficoltà .

(WSJ) - The U.S. economy was much stronger in the spring than first thought because of better exports and less inventory liquidation by businesses, according to a government report that surprised economists.
Gross domestic product rose at a seasonally adjusted 3.3% annual rate April through June, the Commerce Department said Thursday in a new, revised estimate of second-quarter GDP.
Originally, the government had estimated second-quarter 2008 GDP climbed 1.9%. First-quarter GDP increased 0.9%.

(Yahoo) - Us market mover: -10 mila richieste sussidi disoccupazione - Il dato dell'ultima settimana si attesta a quota 425 mila unità, -10 mila unità rispetto al dato precedente.

mercoledì 27 agosto 2008

Previsioni che durano poche ore

E' interessante vedere quali siano gli effetti delle previsioni e della realtà.
Sono stato per tanti anni in Assolombarda (ed ho quindi visto le risposte delle mie aziende ai questionari ) , sono stato per due anni consigliere incaricato del Centro Studi di Assolombarda (ed ho visto come le previsioni delle aziende fossero corrispondenti alla realtà successiva ) ed ho utilizzato molte imprese di sondaggi . Ho potuto sperimentare quanto sia difficile fare indagini , specialmente se si usano poche domande ad un pubblico non molto concentrato .
L'ISAE dice che la fiducia dei consumatori è salita in Agosto perchè sono diminuiti i prezzi del petrolio .
L'IFO dice che è scesa la fiducia delle imprese tedesche. Poi arriva la fiducia dei consumatori USA ed i mercati cambiano impostazione .
E allora ? Ma vogliamo fidarci di queste domande per fare investimenti ?

(Sole 24 Ore) - Forte rialzo dell'indice della fiducia dei consumatori in agosto. Lo ha reso noto l'Isae. L'indice sale a 99,5 con un recupero di quasi quattro punti (95,8) rispetto alla caduta di luglio tornando così in prossimità dei valori di giugno. Migliorano i giudizi degli intervistati sulla situazione personale e sul quadro economico generale. La fiducia, spiega l'Isae, recupera in tutto il Paese con guadagni marcati nel Centro-Sud.
(La Repubblica) - In mattinata, tutte le piazze sono scese abbondantemente sotto la parità non appena è stato diffuso il dato dell'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche: ad agosto è sceso a 94,8 contro 97,5 di luglio (gli analisti prevedevano una discesa a 97,2). Ma nel pomeriggio, dagli Stati Uniti è arrivato la nuova rilevazione sulla fiducia dei consumatori negli Usa. Nel mese di agosto è salita a 56,9 punti dai 51,9 di luglio, quando il mercato scommetteva su un incremento a 53,5 punti. Tanto è bastato per consentire alle Borse del Vecchio Continente di invertire la rotta: a Milano il Mibtel ha guadagnato lo 0,39% a 21629 punti.

martedì 26 agosto 2008

Chi sosterrà la prossima fase di crescita?

E' interessante la tesi sostenuta sul blog dell'Economist : molti Paesi cosiddetti in via di sviluppo si preoccupano più di aumentare il proprio potere che il benessere dei propri cittadini , sfruttando la circostanza che sono dei regimi autoritari. L'autore fa pensare a Cina , Russia , paesi esportatori di petrolio .
Questo secondo me è vero ma non del tutto : ne è la prova un recente annuncio della Cina , che destinerà risorse per aumentare i consumi nel proprio paese , ed il fatto che la parte più ricca di quei Paesi (che come numero di persone supera ormai quella europea ) ha una forte propensione alla spesa . Comunque il tema è interessante , perchè potrebbe rallentare i tassi di crescita dell'economia dopo questo periodo di crisi .
Ancora più interessante la conseguenza sui prezzi delle commodity , in particolare l'energia . Diventerebbe plausibile pensare che i cartelli come l'OPEC potrebbero tenere molto più su i prezzi con facilmente prevedibili implicazioni sul nostro tenore di vita , inflazione , tassi di interesse e , ovviamente , prezzi delle azioni.
Per ora le previsioni del FMI dicono che l'Europa e gli Usa cresceranno nel 2009 del 0,8-0,9% , quindi non recessione ma quasi stagnazione .

domenica 24 agosto 2008

Scenario e strategie di investimento

Per me lo scenario in sintesi è questo .
Se fossi fuori dal mercato azionario ci rimarrei .
Se avessi investimenti in azioni e volessi seguire il mio metodo aspetterei almeno la fine del mese per ricalcolare i parametri e decidere cosa vendere e cosa comprare mantenendo costante l'investimento totale : uscire o alleggerire le posizioni in questo momento sarebbe sbagliato, è meglio riequilibrare il portafoglio.
Rimango in posizione di attesa per le sterline ed i dollari che ho in portafoglio. I dollari penso di usarli per aumentare progressivamente la mia posizione sulle azioni americane alleggerendo quelle europee . Le sterline me le tengo finchè non trovo il modo di acquistare qualche azione veramente convincente o fare un modesto guadagno rivendendole.
Sulle materie prime rimango in posizione di attesa per creare lentamente una posizione comprando un ETF quando si chiarirà meglio la tendenza generale .
Sui mercati emergenti avvierei l'acquisto molto lento di un ETF con l'obbiettivo di arrivare al mio target entro 1- 2 anni alleggerendo l'Europa.
Qui di seguito alcune notizie che secondo me supportano questa visione .

La banca centrale cinese ha annunciato che non vuole continuare ad alzare i tassi ma ha anche detto che è preoccupata per l' inflazione , il che vuol dire che non toccherà i tassi di interesse , ha detto invece che vuole puntare sulla crescita (gli investimenti stanno aumentando) e questo vuol dire qualcosa per le nostre imprese e sul fatto che una delle economie emergenti vuole continuare a tirare .

Il deficit commerciale europeo è aumentato di molto in giugno . L'Europa sta accusando un calo più forte e più i fretta degli USA e questo comporterà un indebolimento dell' Euro anche con i tassi così elevati rispetto al dollaro . Una recente statistica dice che i future sul cambio EURO / USD puntano sul rialzo del dollaro.
La Gran Bretagna , con il suo contenuto tutto financial services e immobiliare sta forse anche peggio , per cui è possibile che la crisi incida ancora di più sia sulle azioni che sulla sterlina .

I prezzi alla produzione sono aumentati al di là delle aspettative negli USA con prevedibili conseguenze sull'inflazione. I nuovi cantieri edili sono scesi dell' 11% rispetto all'anno precedente .

Bernanke ha detto che teme più la depressione dell'inflazione e quindi , come avevo già detto tempo fa , non pensa di muovere i tassi di interesse . Un mio appunto : sarebbe più giusto fare pagare dei tassi di interesse più alti a quelli che hanno fatto i furbi invece che fare pagare la tassa interamente ai cittadini attraverso l'inflazione .

Il petrolio è sceso bruscamente , ha fatto un andirivieni , ma è ancora molto alto rispetto ad un anno fa . Ci sono due fenomeni contrapposti :
- da un lato l'economia occidentale in calo (che non conta più come prima sui consumi mondiali , come ho detto la scorsa settimana , ma comunque pesa ancora molto) e quella dei paesi in via di sviluppo che cresce meno di prima
- dall'altro i paesi produttori che stanno incassando gran bei soldi e rispetto al passato hanno molto più sotto controllo lo sviluppo di nuovi pozzi petroliferi .
per cui non è facile fare previsioni , mentre le altre materie prime non sembrano essere destinate a crescere .