Continuo a considerare
gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni
sono relative
ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .
Vediamo gli indicatori
VIX : la
mm5 (che smussa i picchi) è salita parecchio : 14,5 ;adesso vediamo se raggiunge i massimi degli ultimi mesi e torna giù , come ha già fatto . Un rialzo a breve non è
escluso anche se lo spazio si è ulteriormente ristretto ; la cautela è d'obbligo .
P/C
:la mm10 è rimasta ferma sui minimi dell'anno : 0,82 ; non conferma completamente quanto detto sopra per VIX , è un po' più ottimista .
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la
mm200 è al 87 % , sotto la scorsa settimana (89%) , ed ancora
superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli
acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è appena sopra 25 contro la media che è intorno a
16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente
(cosa già detta e ridetta , ed anche contestata da altri analisti ,
come riportato). A questo proposito , ed a proposito dei forward P/E ho
trovato molto interessante questo articolo :
http://advisorperspectives.com/dshort/guest/Jeff-Miller-131129-Forward-Earnings-Estimates.php
Il
Baltic Dry Index , che dovrebbe
indicare lo stato dei commerci nel mondo , è ancora risalito molto : sopra 2150 , sui massimi degli ultimi 3 anni
. Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale confermato per la seconda settimana ? Vedremo la prossima .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è risalito oltre i 57 punti : altra conferma congiunturale positiva .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area Euro è in discesa rispetto
ad Ottobre (-15,4 rispetto a -14,5 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è
invece migliorato (98,5) .
Il
Dollar Index è leggermente sceso , appena sopra 80 , lontano dai minimi
dell'anno : sembra che
l' equilibrio tra acquisti e vendite di asset denominati in
USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro.
Il decennale USA è sceso , e
rimane in trend negativo .
Le
commodity anche risalite di poco , mentre l'oro ha ricominciato la discesa , mentre
la maggior parte degli operatori prevede disgrazie per quest'ultimo
, legate allo scenario recessivo che si va profilando ( con gli ultimi dati sul Baltic e sull'economia USA che sembrano contraddirlo , almeno sul breve periodo ).
Per l'Italia , sono scese tutte le asset class .
Se
si segue una logica di brevissimo termine , cambiamo ancora la ricetta
della precedente settimana : l'azionario Giappone ed USA alla
pari , Azionario Europa molto meno , niente
Obbligazionario mondiale , mentre sale il cash . La
ricetta della
scorsa settimana avrebbe comportato una perdita
:
- 1,6 % , vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto oltre il 7 %
e nelle ultime 4 settimane una perdita sopra l'1 % . La performance rimane buona con una
deviazione standard mensile veramente minima , come tutti i
portafogli che simulo.
Per
il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si
vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un
atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile
calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in
alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia
geografica che in termini di asset : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo in memoria
la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013 FTSEMIB
valeva 15363 . Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le
scommesse che sono partite da fine settembre 2013 : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che
l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una
strategia tipo PBVROA o ETF ( per questa rimando ai prossimi post).
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei
punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi
delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .
The Big Names Angling for Roles in Trump’s Cabinet
-
Lobbyists are trying to connect executives with the Trump transition team,
and some familiar names are in the mix for top jobs.
1 ora fa
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