sabato 28 dicembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è  scesa parecchio : 12,8  ; adesso vediamo se raggiunge i minimi degli ultimi mesi  . Un rialzo a breve  non è escluso , perchè i minimi dell'anno sono ancora lontani , ma lo spazio si è ulteriormente ristretto ; la cautela è d'obbligo .  
P/C :la mm10 è scesa sotto i minimi degli ultimi 3 anni : 0,75 ;  lo spazio per la risalita di S&P500 è in teoria pari a zero , direi che stiamo sfidando " le leggi della gravità ".
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 90 % , sopra la scorsa settimana (86%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 e che può scendere fino a 77 senza con questo indicare una inversione di tendenza.
Il Cape-Shiller è  sotto 26 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente : meno dell' 1 % annuo per i prossimi cinque anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Il Dollar Index è rimasto fermo , appena sopra 80 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro.
Il decennale USA è  sceso , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono risalite leggermente confermando un trendo positivo delle ultime settimane     ,   mentre  l'oro  è rimbalzato nuovamente dai minimi dell'anno .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è risalito nuovamente : sotto 2300    . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale confermato per la quinta settimana . Vedremo la prossima  .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è risalito oltre i 57 punti : altra conferma congiunturale positiva .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Questi dati direbbero : no azionario USA sia nel breve che nel medio termine , ma congiuntura in evoluzione positiva , quindi spazio per altri asset .
Il quadro macro lo stiamo delineando settimana per settimana ; nei prossimi giorni proveremo a mettere ordine .

Per l'Italia , sono risaliti  tutti gli azionari tranne gli emergenti , le commodity , a discapito degli obbligazionari e del real estate .
Se si segue una logica di brevissimo termine , facciamo una leggera modifica alla  ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  un po' di Azionario Giappone , tutto il resto sul cash  . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno superiore allo 0,6 % , vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto sopra l'8 % e nelle ultime 4 settimane una perdita inferiore all'1 %  . Da 2 anni oltre il 18 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

giovedì 26 dicembre 2013

Le due alternative per gli investimenti del 2014: con gli asset manager o contro ?

Secondo l'ultima indagine oltre il 50 % degli asset manager USA sono sovrappesati sulle azioni , anche  nella eventualità che sia un calo delle stesse . Oltre il 60 % degli stessi rimane sottopesato sui bond perchè pensano che le economie continueranno a riprendersi e quindi gli interessi a lungo termine continueranno a salire , con conseguente calo delle obbligazioni . Oltre il 30 % è sottopesato sulle commodity .
Molti sono positivi sul Giappone  , gli USA e l'Europa .
Tutto ciò detto , va ricordato che la stessa indagine dell'anno scorso era pessimista sul Giappone : i risultati li conosciamo tutti .
Vogliamo credere all'ultima indagine  oppure facciamo il contrario : sovrappesiamo Obbligazioni , Emerging Markets e commodity?
L'anno prossimo vedremo chi avrà avuto ragione comparando le performance delle varie asset class ; me lo metto nel promemoria .

domenica 22 dicembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è rimasta ferma  : 14,8  ; adesso vediamo se raggiunge i massimi degli ultimi mesi e torna giù , come ha già fatto . Un rialzo a breve  non è escluso anche se lo spazio si è ulteriormente ristretto ; la cautela è d'obbligo .  
P/C :la mm10 è scesa di nuovo verso i minimi dell'anno : 0,82;  lo spazio per la risalita di S&P500 sembra ulteriormente diminuito . Come ho già detto , il primo traguardo per VIX è 16 , e quello per P/C è 0,87 , prima che si possa pensare ad una risalita ; ma sono stato smentito questa settimana : S&P500 ha superato i massimi dell'anno.
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 86 % , sopra la scorsa settimana (82%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 e che può scendere fino a 77 senza con questo indicare una inversione di tendenza.
Il Cape-Shiller è  sopra 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente : 1,1 % annuo per i prossimi cinque anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , ha avuto un leggero assestamento : sopra 2200    . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale confermato per la quarta settimana . Vedremo la prossima  .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è risalito oltre i 57 punti : altra conferma congiunturale positiva .
Il Dollar Index è rimasto fermo , appena sopra 80 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro.
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Il decennale USA è  rimasto fermo , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono rimaste ferme    ,   mentre  l'oro è sceso un po'  . Come ho già detto , la maggior parte degli operatori  prevedeva disgrazie per quest'ultimo , legate allo scenario recessivo che si andava profilando ( con gli ultimi dati sul Baltic e sull'economia USA che sembrano contraddirlo , almeno sul breve periodo ).  Ma anche la crescita senza inflazione lo deprime .
Per l'Italia , sono risaliti  tutti gli azionari , a discapito degli obbligazionari , oro e commodity .
Se si segue una logica di brevissimo termine , rimane ferma la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  tutto il resto sul cash  . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno superiore all'1,8 % , vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto sopra il 7,7 % e nelle ultime 4 settimane una perdita inferiore all'1 %  . Da 2 anni oltre il 17 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

mercoledì 18 dicembre 2013

Ancora bull ? E dove ?

Se guardiamo lo Shiller P/E , esso vale 9 per gli Emerging Markets (ricordiamoci che quello USA è a 25 ) . Varrebbe la pena di dedicare una parte del poratfoglio , se si fosse investitori a lungo termine.
Altro dato che non depone a favore degli USA : il rapporto tra i corporate profits e il PNL vale l'80 % in più della sua media storica. Se uindi i profitti dovessero scendere , le quotazioni sarebbero ancora più sopravalutate .
Aggiungiamo ancora che Reuters ha osservato che il rapporto tra le previsioni negative e quelle positive sui profitti 2014 è a 11,4 : la media dal 1996 ad oggi è 2,9 .
Tutto ciò premesso , diversi advisor dicono che le azioni saranno il migliore investimento ; in particolare quelle USA , UK e Giappone , mentre sono cauti su Europa e Emerging Markets .
E' possibile che entrambi abbiano ragione : gli uni più a breve e gli altri più a lungo . Basta guardare lo S&P500  dal 1962 al 1975 , dal 1997 al2008  per vedere che dopo ogni grande salita , lunga e lenta , è sempre seguita una caduta breve e violenta che ha  azzerato i profitti.
Ma se si guarda dal 1950 ad oggi i bull vanno alla grande .
Chi avrà ragione ? Seguiremo i numeri , che alla fine daranno il loro responso .
La mia opinione la conoscete.