Continuo a considerare
gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni
sono relative
ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Vediamo gli indicatori
VIX
: la
mm5 (che smussa i picchi) è ridiscesa : 11,9 ; non ha sfondato 19 che
è una soglia critica ed è vicina a 11 , che indicherebbe una possibile inversione di tendenza.
P/C
:la mm10 è scesa anch'essa : 0,9 . Le soglie critiche sono 1,1-1,17 , che si sono allontanate ; mentre il limite minimo è a 0,7 , anch'esso lontano.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la
mm200 è al 89 % , si è allontanata dal limite minimo , mentre il massimo è 96 %.
Il Cape-Shiller è sopra 26 , contro la media che è intorno a
16,6. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente
: intorno all' 1 % annuo per i prossimi anni
(cosa già detta e ridetta , ed anche contestata da altri analisti ,
come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da
inizio 2010 e che siamo vicini ai massimi degli ultimi 10 anni (e del 1929) e lontanissimi dai massimi del 2000.
Un
altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC)
diviso per il PIL : è sopra al 123% . Quando supera il 90% il
mercato è
sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo
massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in
questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena
sopra l'1 % . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da
primavera
2013 .
Insomma : lo spazio per la salita non è ancora finito . Ancora un commento : finchè gli USA non daranno il la alla
inversione di tendenza , gli altri mercati non saranno significativi.
Il decennale USA è sostanzialmente stabile da mesi e recentemente è sceso, sembra indicare fiducia che i tassi non si muoveranno .
Le
commodity continuano a scendere , mentre l'oro ha ceduto in questa ultima settimana .
L'andamento
della volatilità sull'oro ,
che è stabile , indica che i mercati non sono
particolarmente
nervosi , i REIT sono stabili ,
come i mercati emergenti : sembra che tutto sia tornato tranquillo , nonostante tutto quello che abbiamo letto e scritto.
L'Economic Sentiment dell'area Euro a Luglio è rimasto sostanzialmente stabile sopra 102 dai 100 di
Dicembre , il consumer confidenceè invece sceso di 1,6 a -10.
Per
l'Italia , è sceso solo l'oro , mentre tutti gli altri sono saliti ; in evidenza Asia e USA .
Se
si segue una logica di brevissimo termine , nessuna modifica alla
allocazione precedente : Emergenti ed REIT USA alla pari,
e poi REIT mondiale , asiatici ed azionario USA . La
performance
da inizio anno rimane positiva .
Se invece vogliamo fare una " sola puntata " , passiamo agli obbligazionari a lunghissimo termine , che hanno già performato bene.
Per
il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si
vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un
atteggiamento "tattico" . Per qualche esempio vedere i miei portafogli MIO e MOM , ai quali penso di aggiungere un altro .
Teniamo
in memoria
la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013 FTSEMIB
valeva 15363 . Chi volesse potrebbe tenere in
memoria anche le
scommesse che sono partite da fine settembre 2013 : Spagna , Francia ,
e BRICS . Ricordo che
l'orizzonte dovrebbe essere almeno 5 anni.
Per ulteriore informazione ricordo alcuni tra i Paesi meno cari (come
CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda ,
Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada ,
Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su
10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la
Russia) , e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati (
l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una
strategia tipo PBVROA o ETF .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei
punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi
delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .
Companies Brace for the Return of Trump’s Old Trade Gripes
-
The president-elect is again calling out companies by name in his campaign
against what he sees as other countries’ unfair practices.
1 ora fa
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