Continuo a considerare
gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni
sono relative
ad asset quotati in Italia . Una recente ricerca conferma che la
correlazione tra il mercato azionario Usa ed il resto del mondo sta
continuamente aumentando e vale sia quando è bull che bear.
Alcune note preliminari.
Il 74% dei Wall
Street strategist è bullish ( come a maggio 2007 e 2000 : non so se mi
spiego) ed i corporate profit sono cresciuti più del GDP (ed anche
questo è successo prima di grandi ribassi ).
Per i top investor (tranne Gross ) le
preferenze vanno (nell'ordine ) a cash , azionario Giappone e USA ,
mentre l'oro , prima osannato , adesso è nella polvere , ma una quota rimane nel portafoglio.
Le obbligazioni rendono poco , in relazione al loro rendimento storico : il bund tedesco rende intorno al 1,5% contro un costo storico del 3,5 % , peggio ancora quello USA . Le obbligazioni alto rendimento (HY) europee sono al 5,8% (il minimo degli ultimi anni ) . Le previsioni di rendimento medio per i prossimi dieci anni dello S&P 500 sono intorno al 3,3% .
I fondi pensione hanno uno squilibrio di rendimento (in questo periodo è più basso di quanto necessario per garantire le pensioni ai lavoratori : in teoria servirebbe il 7-8 %) e quindi vanno alla ricerca di rendimenti alti , prendendosi qualche rischio in più .
E i derivati impazzano .
Tutto questo ricorda qualcosa ?
VIX : la
mm5 (che smussa i picchi) è scesa ancora, e rimane su livelli molto
bassi : conferma la preoccupazione per il futuro .
P/C :la mm10 è scesa parecchio , e indica la possibilità che ulteriori rialzi siano meno probabili ; bisogna
vedere fino a quale livello arriverà : ne parleremo la prossima
settimana.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe
indicare lo stato dei commerci nel mondo , è sceso nuovamente ed è sotto 900: segnale di ripresa ancora lontana . Contraddice i mercati finanziari.
Il Dollar index è risalito : segnale negativo ,
perchè vuol dire che i capitali vanno un po' più verso gli USA .
Il decennale USA è invece sceso : segnale discordante con il
precedente , ma forse la spiegazione sta nelle mie premesse : i capitali sono alla ricerca di maggiori rendimenti , e sperano di trovarli nelle azioni. E' molto
probabile che si faccia anche sentire l'effetto Banca del Giappone : i
capitali "gratis" giapponesi vanno alla ricerca di rendimenti maggiori.
Altro segnale dalle commodity : che sono ferme , e rimangono abbondantemente sotto alla MM200 giorni .
Per
l'ISM , il dato di aprile è stato una discesa , anche se rimane sopra 50 : un rallentamento
della crescita della economia USA.
Il WLIW (U.S. Weekly
Leading Index ) è cresciuto parecchio , mentre l'inflazione rimane bassa ed il GDP nominale degli USA è cresciuto anno du anno del 3,4% . Secondo l'ECRI questo è avvenuto solo in contesti di recessione (loro sostengono che gli USA sono in recessione "mascherata" già da tempo ).
Sembra che il mondo si disinteressi di tutti i segnali , e
segua il flusso di denaro abbondante che esce dalle banche centrali ,
come tanti topolini dietro il pifferaio .
Per l'Italia sono saliti tutti gli azionari (tranne gli asiatici) più gli immobiliari. Poco variate le commodity , mentre l'oro e gli obbligazionari sono scesi .
Conclusione ?
Se si segue una logica di brevissimo termine , l'azionario Giappone e
l'immobiliare USA in testa , poi il REIT
mondiale , gli azionari USA e dell'area Europa . La ricetta della
scorsa settimana avrebbe comportato un profitto intorno allo 1,0 % :
vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato intorno al 12,0 % e nelle ultime 4 settimane 3,8 % .
Teniamo in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013 FTSEMIB valeva 15363.
Se invece la logica è di medio termine con pochissime transazioni meglio tenere alta la componente cash .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una
strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei
punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi
delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .
Clifton R. Wharton Jr., Who Broke Racial Barriers, Is Dead at 98
-
He was the first African American to become president of a large white
university, C.E.O. of a major corporation and deputy secretary of state.
1 ora fa
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