giovedì 29 maggio 2014

I tedeschi sono più furbi

Ma se lo possono permettere.....
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-05-29/quel-vizietto-germania-intervenire-aste-coprire-titoli-invenduti-e-ridurre-costo-debito-perche-non-fanno-anche-altri-paesi-europei-092130.shtml?uuid=ABnPC7LB&p=2

Trenord e le furbizie all'italiana

Mica male 
http://www.linkiesta.it/trenord-racket-biglietti

martedì 27 maggio 2014

Il nostro disavanzo verso la Germania , e quello della Francia

Dal 2007 al 2013 il nostro disavanzo commerciale verso la Germania è diminuito : da 19,8 a 5,8 miliardi € , mentre la Francia ha fatto il contrario : da 28,8 a 36,1
(da : Andreas Rees, Unicredit Weekly Focus, n. 99, March 20, 2014 )

Crescita limitata e deflazione

Un ricercatore USA ha dichiarato che se sommiamo tutto il debito (governativo , aziendale e personale ) degli USA , questo ammonta a 350 % del PIL , mentre quello deli altri Paesi sviluppati è pari al 440 % ; ed ha affermato che se la percentuale è superiore al 275 % bisogna aspettarsi una crescita limitata ed eventualmente la deflazione .
Non ha detto come si fa a ridurre il debito senza avere una crescita limitata.

lunedì 26 maggio 2014

Ancora obbligazioni

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa molto  : 13,4  ; non ha sfondato 19 ed è scesa sotto  12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : l'altalena continua da agosto 2012 , e da allora la crescita di S & P 500 è stata quasi ininterrotta . Vediamo se questo indicatore la dice giusta.
P/C :la mm10 è scesa di poco    : 0,87 . La soglie critiche sono 0,80 - 0,95 , che rimangono  lontane . Non conferma quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 86 % , uguale alla scorsa settimana (86 %)   , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013....).
Il Cape-Shiller è   sopra 25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno tra l' 1 % ed il 2 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è sopra   al 117 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena sotto il 2 %  . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema/opportunità è la durata del breve .
Se la FED continuerà ad essere credibile nella sua volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora fino a fine anno , mantenendo però gli occhi ben aperti.
Il decennale USA è sostanzialmente stabile da mesi , sembra indicare fiducia che i tassi non si muoveranno .
Anche le commodity  sono rimaste sostanzialmente stabili  , come l'oro .
L'andamento della volatilità sull'oro , che è salita di poco , indica che i mercati non sono particolarmente nervosi , stanno cercando un nuovo equilibrio ; i REIT stanno segnalando una crescita costante , come i mercati emergenti :  è un altro tentativo di trovare uno spunto su cui fare qualche guadagno.
Il Dollar Index è ancora intorno a 80    :  vediamo che  l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continua ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 come da Novembre scorso .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sceso leggermente , sotto 1000 ,  intorno ai minimi degli ultimi 12 mesi  .
L'indice manifatturiero USA di aprile ha avuto un  buon rialzo da 53,7 a 54,9 punti , mentre la Cina  ha avuto un buon miglioramento anche se rimane sotto 50.
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è risalito ancora rispetto ad Aprile (-7,1   rispetto a - 8,6 ). L'Economic Sentiment ad Aprile è sceso leggermente (102 da 102,4 di Marzo e 100 di Dicembre) .
Insomma : i segnali tecnici sono oscillanti , ma rassicuranti nel breve  , quelli congiunturali sono lievemente migliorati.

Per l'Italia , ottime performance di Giappone , USA , Europa e Commodity .
Se si segue una logica di brevissimo termine , nessuna modifica alla allocazione di due  settimane   fa: REIT USA   e le Commodity alla pari , e poi   REIT mondiale ,l'Azionario Europa  e quello USA  . La performance da inizio anno rimane positiva  ; non so se avete notato che molti indicatori di cui ho parlato sono in stallo da primavera 2013 :   anche le performance di questa strategia vanno a zig zag da allora.
Se invece vogliamo fare una " sola puntata " , meglio rimanere sugli obbligazionari -specie se a lungo termine- , presi ad inizio Aprile.

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" .
Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra  , che porterebbe a rimanere ancora ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  .
Per chi crede nel "ritorno alla media" , cioè che le valutazioni oscillano sopra e sotto la loro media , i dati che ho esposto sopra (Shiller , N° imprese sopra la mm200 , la TMC ), dicono che bisogna capitalizzare i guadagni e passare alle obbligazioni.
Per chi non ci crede fino a prova contraria , ed ha un orizzonte di 2 anni , vale la pena di rimanere .

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione ricordo alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

venerdì 23 maggio 2014

Prospettive sempre incerte

Alcune notizie , tanto per non fare chiarezza sulle prospettive.
S&P 500 cresce , ma i volumi sono i più bassi da fine dicembre 2013 : indice di cautela.
Secondo questo analista  , S&P 500 molto probabilmente supererà ampiamente 2000 punti entro fine anno.
http://advisorperspectives.com/dshort/charts/index.html?guest/2014/Chris-Turner-140522-Fig-2.gif
Secondo PIMCO le obbligazioni societarie europee hanno buone prospettive.
L'indice Ifo tedesco a maggio scende a 110,4 punti (più delle attese).
L'Italia sconta circa 20 punti a proprio svantaggio rispetto alla Spagna ( che ha fatto le riforme ), la differenza tra i costi di finanziamento  non era così alta da circa due mesi.
30 fondi pensione olandesi hanno diminuito i pagamenti ai lavoratori negli ultimi mesi.

giovedì 22 maggio 2014

Indici e fiducia in calo in Europa

La Germania con gli indici manifatturiero e generale  , e la Francia , con la fiducia , non lanciano segnali positivi.

lunedì 12 maggio 2014

Attenzione ai bonifici dall'estero

Potrebbero tornare le ritenute:
https://it-mg42.mail.yahoo.com/neo/launch?.rand=2nbrjsdgqt8ta#3371020712

Ancora obbligazionari

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è stabile  : 13,4  ; non ha sfondato 19 e rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : l'altalena continua da agosto 2012 , e da allora la crescita di S & P 500 è stata quasi ininterrotta .
P/C :la mm10 è scesa di poco    : 0,88 . La soglie critiche sono 0,80 - 0,95 , che rimangono  lontane . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 86 % , uguale alla scorsa settimana (86 %)   , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013....).
Il Cape-Shiller è   sopra 25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno tra l' 1 % ed il 2 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è appena sotto   al 116 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena sotto il 2 %  . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema/opportunità è la durata del breve .
Se la FED continuerà ad essere credibile nella sua volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora fino a fine anno , mantenendo però gli occhi ben aperti.
Il decennale USA è sostanzialmente stabile da mesi , sembra indicare fiducia che i tassi non si muoveranno .
Anche le commodity  sono rimaste sostanzialmente stabili  , mentre l'oro è sceso leggermente.
L'andamento della volatilità sull'oro , che è scesa di nuovo , indica che i mercati non sono particolarmente nervosi , stanno cercando un nuovo equilibrio ; i REIT stanno segnalando una crescita costante , forse è un altro tentativo di trovare uno spunto su cui fare qualche guadagno.
Il Dollar Index è ancora intorno a 80    :  vediamo che  l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continua ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 come da Novembre scorso .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  sceso leggermente , sotto 1000 ,  intorno ai minimi degli ultimi 12 mesi  .
L'indice manifatturiero USA di marzo ha avuto un  buon rialzo da 53,7 a 54,9 punti , mentre la Cina  ha avuto un miglioramento lievissimo.
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è risalito ancora rispetto a Marzo (-8,6   rispetto a - 9,3 ) , e l'Italia ha fatto la sua parte , in positivo.. L'Economic Sentiment ad Aprile è sceso leggermente (102 da 102,4 di Marzo e 100 di Dicembre) .
Insomma : i segnali tecnici sono oscillanti , ma rassicuranti nel breve ( salvo il brusco calo del Russell 2000 ) , quelli congiunturali sono lievemente migliorati.

Per l'Italia , ottime performance dei REIT ed Emergenti .
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo ancora una volta la allocazione della precedente settimana   : REIT USA   e le Commodity alla pari , e poi   REIT mondiale ,l'Azionario Europa  e quello USA  . La performance da inizio anno rimane positiva  ; non so se avete notato che molti indicatori di cui ho parlato sono in stallo da primavera 2013 :   anche le performance di questa strategia vanno a zig zag da allora.
Se invece vogliamo fare una " sola puntata " , meglio rimanere sugli obbligazionari -specie se a lungo termine- , come da inizi Aprile.

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" .
Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra  , che porterebbe a rimanere ancora ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  .
Per chi crede nel "ritorno alla media" , cioè che le valutazioni oscillano sopra e sotto la loro media , i dati che ho esposto sopra (Shiller , N° imprese sopra la mm200 , la TMC ), dicono che bisogna capitalizzare i guadagni e passare alle obbligazioni.
Per chi non ci crede fino a prova contraria , ed ha un orizzonte di 2 anni , vale la pena di rimanere .

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione ricordo alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

lunedì 5 maggio 2014

A Pompei 31 % di presenze in più

da Istituto Bruno Leoni  www.brunoleoni.it/
5 maggio 2014
Tra la possibilità di mantenere gli esercizi commerciali aperti anche nei giorni festivi e l'obbligo di tenerli chiusi per legge corre esclusivamente una differenza: il grado di libertà riconosciuto ai dettaglianti.
Nel primo caso, i negozianti - gestiscano un piccolo esercizio o un grande magazzino - decidono da sé se restare chiusi. Nel secondo, sono costretti a tenere la saracinesca abbassata.
Dal 2012, in Italia, dopo anni di tentativi e sperimentazioni, tra le due regole vale la prima: la scelta di apertura o chiusura è lasciata ai commercianti, anziché essere imposta con legge.
Questo primo maggio, Festa del lavoro, si poteva prendere la prima o la seconda strada. Una scelta effettuata dai datori di lavoro, rispetto alla quale i lavoratori - perdendo una giornata di riposo - sono comunque remunerati in maniera superiore rispetto al normale giorno feriale.
In decenni di protagonismo sindacale, ci siamo convinti che il lavoro è un campo di battaglia tra signori e servi. Non sorprende, allora, che in questa sorta di neolingua la liberalizzazione degli orari venga considerata alla stregua di un obbligo di apertura. Ma se ciò fosse vero, non ci sarebbe tuttavia bisogno di emanare specifiche ordinanze comunali per vietare l'apertura, ossia per imporre l'obbligo di chiusura, come avvenuto ad esempio a Lamezia Terme.
Chiedendo ai propri collaboratori di lavorare nei giorni di festa si domanda un sacrificio. Ma i lavoratori non sono schiavi al giogo dei padroni. A maggior ragione, se si crede che l'elaboratissimo ordito di regolamentazioni lavoristiche funzioni effettivamente a loro tutela. In Italia vige un tetto massimo di ore settimanali, e lo straordinario è remunerato, per l'appunto, secondo criteri che vanno oltre la compensazione ordinaria.
Il che, detto per inciso, è una piccola grande opportunità, in tempi di crisi come quelli in cui viviamo.
Nessuno dispone della formula magica per farci tornare a crescere, ma una cosa è certa: per poterlo fare, abbiamo bisogno di più occasioni di scambio, di più traffici, di più commerci. Insomma: di tenere alzata la saracinesca.
Poter tenere aperte le attività quando lo si ritiene opportuno è un modo di poter venire incontro alle domande dei consumatori. Mentre il ministro della cultura Franceschini non è riuscito a convincere i sindacati a tenere aperti il primo maggio il Colosseo e gli Uffizi, l'apertura di Pompei ha fatto registrare un aumento dei visitatori del 31%. Chi non perde occasione per proclamare che la cultura non ha prezzo, potrebbe dedurne che l'apertura festiva non è solo una questione venale.

Ancora obbligazionari

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è stabile  : 13,4  ; non ha sfondato 19 e rimane lontana da 12,3 , dove dovrebbe fermarsi la salita di S & P 500 : l'altalena continua da agosto 2012 , e da allora la crescita di S & P 500 è stata quasi ininterrotta .
P/C :la mm10 è scesa di poco    : 0,88 . La soglie critiche sono 0,80 - 0,95 , che rimangono  lontane . Conferma di quanto sopra.
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 86 % , uguale alla scorsa settimana (86 %)   , e    superiore al 65% , che è la media . Il segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine rimane significativo (ma lo è ormai da primavera 2013....).
Il Cape-Shiller è   sopra 25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : intorno tra l' 1 % ed il 2 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Anche in questo caso va detto che è sopra 16,5 da inizio 2010 .
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : è appena sotto   al 117 %  . Quando supera il 90% il mercato è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : appena sotto il 2 %  . E pure qui bisogna aggiungere che è sopra 100 da primavera 2013 .
Insomma : nel breve ci può essere qualche spazio di crescita , ma nel lungo poche speranze ; il problema/opportunità è la durata del breve , l'andamento  di questa settimana , nonostante la crisi Ucraina , ha nuovamente allungato quest'ultima.
Se la FED continuerà ad essere credibile nella sua volontà di tenere bassi i tassi , la cuccagna potrebbe durare ancora fino a fine anno , mantenendo però gli occhi ben aperti.
Il decennale USA è sostanzialmente stabile da mesi , sembra indicare fiducia che i tassi non si muoveranno .
Anche le commodity e l' oro  sono rimastesostanzialmente stabili  .
L'andamento della volatilità sull'oro , che è salita di poco , indica che i mercati non sono particolarmente nervosi , stanno cercando un nuovo equilibrio ; anche  i tecnologici del Nasdaq , come i REIT sono rimasti stabili
Il Dollar Index è ancora intorno a 80    :  vediamo che  l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD continua ad oscillare in  una fascia ristretta 80-81 come da Novembre scorso .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è  risalito leggermente , sopra 1000 ,  intorno ai minimi degli ultimi 12 mesi  .
L'indice manifatturiero USA di marzo ha avuto un  buon rialzo da 53,7 a 54,9 punti , mentre la Cina  ha avuto un miglioramento lievissimo.
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è risalito ancora rispetto a Marzo (-8,6   rispetto a - 9,3 ) , e l'Italia ha fatto la sua parte , in positivo.. L'Economic Sentiment ad Aprile è sceso leggermente (102 da 102,4 di Marzo e 100 di Dicembre) .
Insomma : i segnali tecnici sono oscillanti , ma rassicuranti nel breve, quelli congiunturali sono lievemente migliorati.

Per l'Italia , sono saliti tutti tranne Azionari Asia ed Emergenti.
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo ancora una volta la allocazione della precedente settimana   : Azionario USA   e le Commodity alla pari , e poi  gli obbligazionari , il REIT USA e l'Azionario Europa    . La performance da inizio anno rimane positiva  ; non so se avete notato che molti indicatori di cui ho parlato sono in stallo da primavera 2013 :   anche le performance di questa strategia vanno a zig zag da allora.
Se invece vogliamo fare una " sola puntata " , meglio stare sugli obbligazionari oppure sull'azionario USA .

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" .
Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ed in quello che detto qualche riga più sopra  , che porterebbe a rimanere ancora ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  .
Per chi crede nel "ritorno alla media" , cioè che le valutazioni oscillano sopra e sotto la loro media , i dati che ho esposto sopra (Shiller , N° imprese sopra la mm200 , la TMC ), dicono che bisogna capitalizzare i guadagni e passare alle obbligazioni.
Per chi non ci crede fino a prova contraria , ed ha un orizzonte di 2 anni , vale la pena di rimanere .

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 ( chi non amasse il rischio potrebbe accontentarsi dei livelli raggiunti  ) .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione ricordo alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

venerdì 2 maggio 2014

Entrano Commodity e REIT , alla ricerca della diversificazione

Il vecchio portafoglio MIO era così distribuito per asset :
IEEM 6,4 , IBCI 6,2 , ISF 5,9 , SPXJ 6,3 , XGSH 6,4 , IBGM 6,6 , IUSP 6,3 , LQDE 6,4 , IHYG 6,2 , EM35  22 , PEU il rimanente
Questo mese entrano XDBC e IWDP : Commodity e REIT  . Quindi : XDBC 6,7 ,  IEEM 6,3 , IBCI 6,3 , ISF 6,1 , SPXJ 6,4 , XGSH 6,4 , IBGM 6,5 , IUSP 6,4 , LQDE 6,4 , IHYG 6,2 , IWDP 6,5 EM35  15 , PEU il rimanente . Profilo di rischio ancora  aumentato : molti guadagni sugli azionari sono stati incamerati da tempo ( e questo sta penalizzando la strategia , per ora ) . Per i rendimenti si veda il post precedente .
Il portafoglio MOM era :  DJSC 20,0 %, IDJV 20,0 % , XRU2 13,0 % ,  IUSA 6,5 % , IBGM 20 % ,  X25E 20 % , LEONIA il resto.
Il nuovo diventa: DJSC 20,0 %, IDJV 20,0 % , CRB 13,0 % ,  IUSA 10 % , IBGM 12,5 % ,  X25E 13 % , IDJG 3,3 % , LEONIA il resto.

Cambio ancora : diminuisco il peso degli obbligazionari europei , diminuisco gli azionari , in particolare gli USA , e introduco le Commodity .Vedremo i risultati ; le scelte del mese scorso non hanno funzionato bene (le small cap USA hanno compromesso il totale ) : il su e giù degli asset  non aiuta .
E' inutile nascondersi che , anche alla luce dei dati che continuo a riportare , questo portafoglio è rischioso , anche se negli anni passati ha dimostrato una deviazione standard  bassa rispetto ai ritorni ottenuti .
Ho anche fatto riferimento ad un terzo portafoglio , che ho chiamato BENCH .
E' molto semplice : formato da un azionario mondiale al 70 % ed un obbligazionario mondiale al 30 % , da riequilibrare mensilmente . E' una variante del tipico 60/40 , con l'azionario aumentato per tenere conto che nei prossimi anni le obbligazioni dovrebbero dare poche soddisfazioni . Io ho preso IWRD e XGSH rispettivamente . Come risulta dai risultati , è più performante e più rischioso di MIO , e meno performante di MOM . Rispetto a MOM la rischiosità è paragonabile . In teoria , quindi , MOM è migliore , ma , come dicevo nel post precedente , BENCH ha il vantaggio di poter partire da una soglia di investimento molto più bassa . 
Solito caveat : ognuno decide con la propria testa ; questi portafogli sono esemplificativi.

giovedì 1 maggio 2014

Leggero calo di MOM , ma sempre buone performance

Rieccomi con  i risultati di una strategia tipo Faber (TAA Tactical Asset Allocation) , ma con alcune varianti : take profit prestabilito per ogni asset , utilizzo di ETF short per DAX e S&P500 .
Nei post precedenti ho comparato le sue performance con diversi benchmark .





Mi sono poi limitato a fornire le performance di questa strategia.
A questi risultati , sempre partendo dalla stessa data ,  ho aggiunto un altro portafoglio ( MOM ) ottenuto usando meno asset (10) , comprandone al massimo 5 (scegliendo quelli che hanno un momentum semestrale migliore e sono al di sopra della media mobile a 10 mesi ) . A questi cinque applicavo un peso variabile a seconda delle loro performance .
Successivamente ho apportato una ulteriore variazione , dovuta alle previsioni di estrema volatilità futura: ho aumentato il numero degli ETF di questo portafoglio  , portandolo a 14 , e modificando la scelta , con pesi diversi , dei primi 6.
Alcuni mi hanno chiesto quale è l'investimento minimo . E questo mi ha fatto riflettere . 
Secondo me , per ogni ETF l'investimento minimo è 10.000 , per ridurre il peso del costo delle transazioni ( sono piccoli , ma meglio non fare regali) . Molte banche online hanno un massimale ( la mia ce l'ha) e quindi l'incidenza diventa minima .
Però questo ha una conseguenza se si trattano 14 o più ETF : 14*10.000=140.000 . 
Allora ho ricercato alternative plausibili . Ed ho eseguito dei backtest . Ne ho scelto uno , di cui darò la strategia e la composizione nei prossimi giorni : BENCH .
Siccome i dati di alcuni ETF non partono dal 2007 ma dal 2009 aggiungo una comparazione ulteriore .
Ecco i dati.

  • Per l'anno 2014:
    •   MIO : + 1,35 % ,
    • MOM : + 2,9 % 
    • BENCH :  + 1,9  %
I rendimenti dal 1 marzo 2007  :
  • MIO : + 56,6 % ,
  • MOM : + 99,0 %
Da 1 marzo 2009 :
  • MIO : + 56,0 %
  • MOM : + 84,0 %
  • BENCH : + 70,3 %
Sono esclusi spese , dividendi e slippage.
Come previsto , le performance di MIO hanno una minore volatilità , ma anche  le performance del nuovo sono notevoli. Le deviazioni standard sono comunque basse anche per MOM , che ha un rapporto migliore tra performance e variabilità mensile delle stesse , rispetto agli altri due portafogli.
Seguiranno le composizioni dei portafogli.