sabato 28 dicembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è  scesa parecchio : 12,8  ; adesso vediamo se raggiunge i minimi degli ultimi mesi  . Un rialzo a breve  non è escluso , perchè i minimi dell'anno sono ancora lontani , ma lo spazio si è ulteriormente ristretto ; la cautela è d'obbligo .  
P/C :la mm10 è scesa sotto i minimi degli ultimi 3 anni : 0,75 ;  lo spazio per la risalita di S&P500 è in teoria pari a zero , direi che stiamo sfidando " le leggi della gravità ".
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 90 % , sopra la scorsa settimana (86%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 e che può scendere fino a 77 senza con questo indicare una inversione di tendenza.
Il Cape-Shiller è  sotto 26 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente : meno dell' 1 % annuo per i prossimi cinque anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Il Dollar Index è rimasto fermo , appena sopra 80 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro.
Il decennale USA è  sceso , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono risalite leggermente confermando un trendo positivo delle ultime settimane     ,   mentre  l'oro  è rimbalzato nuovamente dai minimi dell'anno .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è risalito nuovamente : sotto 2300    . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale confermato per la quinta settimana . Vedremo la prossima  .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è risalito oltre i 57 punti : altra conferma congiunturale positiva .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Questi dati direbbero : no azionario USA sia nel breve che nel medio termine , ma congiuntura in evoluzione positiva , quindi spazio per altri asset .
Il quadro macro lo stiamo delineando settimana per settimana ; nei prossimi giorni proveremo a mettere ordine .

Per l'Italia , sono risaliti  tutti gli azionari tranne gli emergenti , le commodity , a discapito degli obbligazionari e del real estate .
Se si segue una logica di brevissimo termine , facciamo una leggera modifica alla  ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  un po' di Azionario Giappone , tutto il resto sul cash  . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno superiore allo 0,6 % , vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto sopra l'8 % e nelle ultime 4 settimane una perdita inferiore all'1 %  . Da 2 anni oltre il 18 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

giovedì 26 dicembre 2013

Le due alternative per gli investimenti del 2014: con gli asset manager o contro ?

Secondo l'ultima indagine oltre il 50 % degli asset manager USA sono sovrappesati sulle azioni , anche  nella eventualità che sia un calo delle stesse . Oltre il 60 % degli stessi rimane sottopesato sui bond perchè pensano che le economie continueranno a riprendersi e quindi gli interessi a lungo termine continueranno a salire , con conseguente calo delle obbligazioni . Oltre il 30 % è sottopesato sulle commodity .
Molti sono positivi sul Giappone  , gli USA e l'Europa .
Tutto ciò detto , va ricordato che la stessa indagine dell'anno scorso era pessimista sul Giappone : i risultati li conosciamo tutti .
Vogliamo credere all'ultima indagine  oppure facciamo il contrario : sovrappesiamo Obbligazioni , Emerging Markets e commodity?
L'anno prossimo vedremo chi avrà avuto ragione comparando le performance delle varie asset class ; me lo metto nel promemoria .

domenica 22 dicembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è rimasta ferma  : 14,8  ; adesso vediamo se raggiunge i massimi degli ultimi mesi e torna giù , come ha già fatto . Un rialzo a breve  non è escluso anche se lo spazio si è ulteriormente ristretto ; la cautela è d'obbligo .  
P/C :la mm10 è scesa di nuovo verso i minimi dell'anno : 0,82;  lo spazio per la risalita di S&P500 sembra ulteriormente diminuito . Come ho già detto , il primo traguardo per VIX è 16 , e quello per P/C è 0,87 , prima che si possa pensare ad una risalita ; ma sono stato smentito questa settimana : S&P500 ha superato i massimi dell'anno.
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 86 % , sopra la scorsa settimana (82%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 e che può scendere fino a 77 senza con questo indicare una inversione di tendenza.
Il Cape-Shiller è  sopra 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente : 1,1 % annuo per i prossimi cinque anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , ha avuto un leggero assestamento : sopra 2200    . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale confermato per la quarta settimana . Vedremo la prossima  .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è risalito oltre i 57 punti : altra conferma congiunturale positiva .
Il Dollar Index è rimasto fermo , appena sopra 80 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro.
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Il decennale USA è  rimasto fermo , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono rimaste ferme    ,   mentre  l'oro è sceso un po'  . Come ho già detto , la maggior parte degli operatori  prevedeva disgrazie per quest'ultimo , legate allo scenario recessivo che si andava profilando ( con gli ultimi dati sul Baltic e sull'economia USA che sembrano contraddirlo , almeno sul breve periodo ).  Ma anche la crescita senza inflazione lo deprime .
Per l'Italia , sono risaliti  tutti gli azionari , a discapito degli obbligazionari , oro e commodity .
Se si segue una logica di brevissimo termine , rimane ferma la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  tutto il resto sul cash  . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato un guadagno superiore all'1,8 % , vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto sopra il 7,7 % e nelle ultime 4 settimane una perdita inferiore all'1 %  . Da 2 anni oltre il 17 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

mercoledì 18 dicembre 2013

Ancora bull ? E dove ?

Se guardiamo lo Shiller P/E , esso vale 9 per gli Emerging Markets (ricordiamoci che quello USA è a 25 ) . Varrebbe la pena di dedicare una parte del poratfoglio , se si fosse investitori a lungo termine.
Altro dato che non depone a favore degli USA : il rapporto tra i corporate profits e il PNL vale l'80 % in più della sua media storica. Se uindi i profitti dovessero scendere , le quotazioni sarebbero ancora più sopravalutate .
Aggiungiamo ancora che Reuters ha osservato che il rapporto tra le previsioni negative e quelle positive sui profitti 2014 è a 11,4 : la media dal 1996 ad oggi è 2,9 .
Tutto ciò premesso , diversi advisor dicono che le azioni saranno il migliore investimento ; in particolare quelle USA , UK e Giappone , mentre sono cauti su Europa e Emerging Markets .
E' possibile che entrambi abbiano ragione : gli uni più a breve e gli altri più a lungo . Basta guardare lo S&P500  dal 1962 al 1975 , dal 1997 al2008  per vedere che dopo ogni grande salita , lunga e lenta , è sempre seguita una caduta breve e violenta che ha  azzerato i profitti.
Ma se si guarda dal 1950 ad oggi i bull vanno alla grande .
Chi avrà ragione ? Seguiremo i numeri , che alla fine daranno il loro responso .
La mia opinione la conoscete.

domenica 15 dicembre 2013

Dove ci sono soldi per lo sviluppo dell'Italia

E' tutto molto interessante , ma l'ultima parte in particolare .
http://www.linkiesta.it/bankitalia-privati

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è salita poco  : 14,8  ; adesso vediamo se raggiunge i massimi degli ultimi mesi e torna giù , come ha già fatto . Un rialzo a breve  non è escluso anche se lo spazio si è ulteriormente ristretto ; la cautela è d'obbligo .  
P/C :la mm10 è risalita dai minimi dell'anno : 0,84;  lo spazio per la risalita di S&P500 sembra ulteriormente diminuito . Il primo traguardo per VIX è 16 , e quello per P/C è 0,87 , prima che si possa pensare ad una risalita .
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 82 % , sotto la scorsa settimana (87%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 e che può scendere fino a 77 senza con questo indicare una inersione di tendenza.
Il Cape-Shiller è appena sotto 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). Non siamo ancora in zona pericolo , comunque : il limite è 25 , al di sopra del quale le probabilità di guai aumentano.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è ancora risalito molto : sopra 2300 , superando i massimi degli ultimi 3 anni   . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale confermato per la terza settimana . Vedremo la prossima  .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è risalito oltre i 57 punti : altra conferma congiunturale positiva .
Il Dollar Index è rimasto fermo , appena sopra 80 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro.
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto ad Ottobre (-15,4 rispetto a -14,5 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Il decennale USA è  rimasto fermo , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono scese nuovamente    ,   mentre  l'oro è risalito un po'  . Come ho già detto , la maggior parte degli operatori  prevede disgrazie per quest'ultimo , legate allo scenario recessivo che si va profilando ( con gli ultimi dati sul Baltic e sull'economia USA che sembrano contraddirlo , almeno sul breve periodo ).
Per l'Italia , sono scesi tutti gli azionari , mentre le altre asset class sono rimaste ferme .
Se si segue una logica di brevissimo termine , cambiamo  ancora la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  usciamo anche dall'azionario Giappone  , mentre sale ancora di più il cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato una perdita  : - 1,3 % , vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto sotto il 6 % e nelle ultime 4 settimane una perdita sopra il 3 %  . Da 2 anni oltre il 14 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

venerdì 13 dicembre 2013

C'è ancora spazio per la crescita , con cautela

Dall'ultimo survey sulla allocazione degli investimenti dei privati :
Azioni 65% vs 78% del gennaio 2000 e cash 20 % vs 45% del 2009 : sembra che i privati siano in ritardo sugli istituzionali .
Gli investitori internazionali stanno tornando sul decennale USA ; ad esempio i giapponesi lo vedono nuovamente attraente , dato il deprezzamento dello yen.
Secondo PIMCO l'economia mondiale è cresciuta del 2-2,5% quest'anno (tenendo conto dell'inflazione) e crescerà del 2,5-3% l'anno prossimo. A meno di cataclismi ( vedasi Europa....)

mercoledì 11 dicembre 2013

Diversificare non funziona ?

Al contrario di tanti Bull , ci sono quelli che pensano che che nel breve termine sia meglio aumentare la quota di obbligazioni con durata media di 3-4 anni e stanno aumentando la quota di oro nel portafoglio.
D'altro canto un recentissimo studio ha dimostrato che negli ultimi 10 anni la diversificazione che viene predicata da tutti non ha dato soddisfazioni .
Basta pensare che all'inizio del decennio , su oltre 50 diversi asset , i primi 3 spiegavano circa il 60 % della correlazione del portafoglio con il totale delle performance , mentre adesso ne giustificano il 90 % . Il solo primo fattore è passato dal 35 % al 75 % .
Insomma , come molti avranno scoperto , ricercare la diversificazione in obbligazioni , commodity , oro , ecc. ha dato pessimi risultati .
Un approccio più tattico sembra quindi essere raccomandabile ( ed i risultati dei miei portafogli ETF sembrano confermarlo) .

sabato 7 dicembre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è salita parecchio  : 14,5  ;adesso vediamo se raggiunge i massimi degli ultimi mesi e torna giù , come ha già fatto . Un rialzo a breve  non è escluso anche se lo spazio si è ulteriormente ristretto ; la cautela è d'obbligo .  
P/C :la mm10 è rimasta ferma sui minimi dell'anno : 0,82 ;  non conferma completamente quanto detto sopra per VIX , è un po' più ottimista .
La % di aziende S & P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 87 % , sotto la scorsa settimana (89%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è appena sopra 25 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato). A questo proposito , ed a proposito dei forward P/E ho trovato molto interessante questo articolo : http://advisorperspectives.com/dshort/guest/Jeff-Miller-131129-Forward-Earnings-Estimates.php
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è ancora risalito molto : sopra 2150 , sui massimi degli ultimi 3 anni   . Cambio di marcia positivo della congiuntura internazionale confermato per la seconda settimana ? Vedremo la prossima  .
Come già detto, l'indice manifatturiero USA è risalito oltre i 57 punti : altra conferma congiunturale positiva .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in discesa rispetto ad Ottobre (-15,4 rispetto a -14,5 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) .
Il Dollar Index è leggermente sceso , appena sopra 80 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro.
Il decennale USA è  sceso , e   rimane in trend negativo .
Le commodity anche risalite di poco    ,   mentre  l'oro ha ricominciato la discesa  , mentre la maggior parte degli operatori  prevede disgrazie per quest'ultimo , legate allo scenario recessivo che si va profilando ( con gli ultimi dati sul Baltic e sull'economia USA che sembrano contraddirlo , almeno sul breve periodo ).
Per l'Italia , sono scese tutte le asset class .
Se si segue una logica di brevissimo termine , cambiamo  ancora la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario Giappone ed USA alla pari ,  Azionario Europa molto meno ,  niente Obbligazionario mondiale , mentre sale il cash . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato una perdita  : - 1,6 % , vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto oltre il  7 % e nelle ultime 4 settimane una perdita sopra  l'1 %  . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  ( per questa rimando ai prossimi post).
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

venerdì 6 dicembre 2013

Pareri per tutti i gusti : incertezza dominante

La borsa USA è la più cara tra 44 borse mondiali (come CAPE Shiller  ) .
Ma un altro analista sostiene che il cambio alle FASB altera di molto le conclusioni degli ultimi 15 anni , e ricorda che in un periodo di bassa inflazione il P/E medio è tra 18 e 19 , mentre -usando i forward earnings - saremmo a 16,7 .
Gli advisory bears sono al 14,4 % , ancora più bassi del 1987 , 2000 , 2007 .
Infine un ultimo analista sostiene che i Paesi sviluppati staranno in recessione a lungo perchè la popolazione non cresce , quindi risparmiare è follia .

lunedì 2 dicembre 2013

Composizione dei portafogli

Il vecchio portafoglio MIO era così distribuito per asset :
ISF 6,0 % ,  XGSH 6,4 % , IBGM 6,4 % , IHYG 6,2 % , C3M + PEU 75,0 % .   
Questo mese non cambia nulla , la percentuale di ISF è leggermente cresciuta : 6,2 % a scapito della liquidità. Sempre molto prudenti : tutti i guadagni sugli azionari sono stati incamerati da tempo . Per i rendimenti si veda il post precedente .
Il portafoglio MOM era :  DJSC 20 %, IDJV 20% , XMEM 13,0 % , IJPN 3,3 % , IDJG  5,0 % , IUSA 6,5% % , PEU 32,0 %
Il nuovo diventa:
DJSC 20 %, IDJV 20% , CRPE 13,0 % , IJPN 5 % , IDJG  3,0 % , IUSA 7% , PEU 32,0 %
Ritorna l'obbligazionario corporate ed esce l'azionario emergenti , leggeri aggiustamenti tra gli altri azionari , costante  la liquidità .
Per il mese di novembre siamo stati ancora premiati  . Se verranno confermate le previsioni , il MOM dovrebbe dare ancora soddisfazioni  . E' inutile nascondersi che , anche alla luce dei dati che continuo a riportare , questo portafoglio è rischioso , anche se negli anni passati ha dimostrato una deviazione standard  bassa rispetto ai ritorni ottenuti .
Ho anche fatto riferimento ad un terzo portafoglio , che ho chiamato BENCH .
E' molto semplice : formato da un azionario mondiale al 70 % ed un obbligazionario mondiale al 30 % , da riequilibrare mensilmente . E' una variante del tipico 60/40 , con l'azionario aumentato per tenere conto che nei prossimi anni le obbligazioni dovrebbero dare poche soddisfazioni . Io ho preso IWRD e XGSH rispettivamente . Come risulta dai risultati , è più performante e più rischioso di MIO , e meno performante di MOM . Rispetto a MOM la rischiosità è paragonabile . In teoria , quindi , MOM è migliore , ma , come dicevo nel post precedente , BENCH ha il vantaggio di poter partire da una soglia di investimento molto più bassa .

domenica 1 dicembre 2013

Performance sempre notevoli

Rieccomi con  i risultati di una strategia tipo Faber (TAA Tactical Asset Allocation) , ma con alcune varianti : take profit prestabilito per ogni asset , utilizzo di ETF short per DAX e S&P500 .
Nei post precedenti ho comparato le sue performance con diversi benchmark .
Mi sono poi limitato a fornire le performance di questa strategia.
A questi risultati , sempre partendo dalla stessa data ,  ho aggiunto un altro portafoglio ( MOM ) ottenuto usando meno asset (10) , comprandone al massimo 5 (scegliendo quelli che hanno un momentum semestrale migliore e sono al di sopra della media mobile a 10 mesi ) . A questi cinque applicavo un peso variabile a seconda delle loro performance .
Successivamente ho apportato una ulteriore variazione , dovuta alle previsioni di estrema volatilità futura: ho aumentato il numero degli ETF di questo portafoglio  , portandolo a 14 , e modificando la scelta , con pesi diversi , dei primi 6.
Alcuni mi hanno chiesto quale è l'investimento minimo . E questo mi ha fatto riflettere . 
Secondo me , per ogni ETF l'investimento minimo è 10.000 , per ridurre il peso del costo delle transazioni ( sono piccoli , ma meglio non fare regali) . Molte banche online hanno un massimale ( la mia ce l'ha) e quindi l'incidenza diventa minima .
Però questo ha una conseguenza se si trattano 14 o più ETF : 14*10.000=140.000 . 
Allora ho ricercato alternative plausibili . Ed ho eseguito dei backtest . Ne ho scelto uno , di cui darò la strategia e la composizione nei prossimi giorni : BENCH .
Siccome i dati di alcuni ETF non partono dal 2007 ma dal 2009 aggiungo una comparazione ulteriore .
Ecco i dati.

  • Per l'anno 2013:
    •   MIO : + 3,6 % ,
    • MOM : + 10,8 % 
    • BENCH :  + 13,0  %
I rendimenti dal 1 marzo 2007  :
  • MIO : + 54,6 % ,
  • MOM : + 92,1 %
Da 1 gennaio 2009 :
  • MIO : + 53,8 %
  • MOM : + 77,7 %
  • BENCH : + 67,4 %
Sono esclusi spese , dividendi e slippage.
Come previsto , le performance di MIO hanno una minore volatilità , ma anche  le performance del nuovo sono notevoli. Le deviazioni standard sono comunque basse anche per MOM , che ha un rapporto migliore tra performance e variabilità mensile delle stesse , rispetto agli altri due portafogli.
Seguiranno le composizioni dei portafogli.