domenica 26 gennaio 2014

Segnali di cambiamento

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è risalita bruscamente: 14  ; è ai livelli di metà Dicembre scorso  . Vediamo se continua lo zig zag o parte una correzione più significativa , ampiamente annunciata .
P/C :la mm10 è risalita anch'essa di brutto : 0,78. Idem come sopra. La "noia" delle scorse settimane è finita .......
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 75 % , molto sotto la scorsa settimana (88 %) , ma ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 e che questi valori sono ai livelli di inizio 2013 . La settimana scorsa avevo detto  che nei casi precedenti , e con valori minori dell'indicatore (88 la scorsa settimana), avevamo avuto dei cali almeno del 10% ; questa settimana la perdita è stata inferiore al 3 %.
 Il Cape-Shiller è  è sceso sotto  25 , contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : poco più dell' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : adesso è a 113,3 % contro 116,7 % della scorsa settimana . Quando supera il 90% è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : pari al 2 % .
Il Dollar Index è sceso sotto 81 ,  si avvicina ai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro ,  a meno che non superi abbondantemente 81.
Il decennale USA è salito ancora ,    rimane in trend negativo , ma si sta avvicinando ad un punto di svolta .
Le commodity sono risalite dai minimi dell'ultimo anno    ,   mentre  l'oro  ha continuato il rimbalzo dai minimi dell'anno , e si avvicina anch'esso ad un punto di svolta.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , continua con il crollo verticale  : appena sotto 1250 da sopra 1400 ,  da sopra 2000 in tre settimane    . Cambio di marcia negativo della congiuntura internazionale che mette in discussione il trend delle precedenti settimane   .
Anche l'indice manifatturiero USA di dicembre ha avuto un leggero calo da 57,3 a 57 punti : altro segnale congiunturale in controtendenza .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Dicembre (-11,7  rispetto a -13,6 ) , per la prima volta ha superato la media a lungo termine (-13,3) da luglio 2011 . L'Economic Sentiment a fine Dicembre è ancora  migliorato (100 da 98,5) .
La scorsa settimana parlavo di una situazione di stallo , mentre adesso sembra che si vada delineando un cambio di tendenza , che , a prima vista , contraddice quanto previsto da molti . Molti dicevano che i tassi USA sarebbero saliti e quindi i prezzi dei bond sarebbero scesi , che le azioni avrebbero continuato a salire  e che per l'oro sarebbero stati tempi grami . Per ora l'unica previsione azzeccata sembra essere il calo degli emergenti.

Per l'Italia , sono scesi  tutti gli  Azionari ed il  Real Estat. I rialzi per l'Oro , gli obbligazionari e le commodity.
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo la allocazione   della precedente settimana   : l'Azionario Europa ed USA alla pari ,  niente Azionario Giappone , teniamo Obbligazionario Mondiale , tutto il resto sul cash  . La  scorsa  settimana avremmo avuto una perdita del 2,5 % . La performance è cattiva , ma questo metodo va seguito ; nervi saldi .

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  ; nell'ultimo mese sono arrivati  i primi segnali in tal senso : il ritorno sull'Oro è confermato , mentre arrivano segnali contradditori sugli altri asset : attendiamo conferme . Una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente .

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Per ulteriore informazione riporto alcuni tra i Paesi meno cari (come CAPE) a fine 2013: Grecia , Russia , Argentina , Italia , Irlanda , Ungheria , Austria , ed alcuni tra i più cari : Usa , Giappone , Canada , Svizzera , Danimarca . Decidete voi su chi puntare . L'anno scorso 9 su 10 più economici hanno avuto ottimi risultati (l'eccezione è stata la Russia) ,  e 9 su 10 più cari hanno avuto pessimi risultati ( l'eccezione sono stati gli USA ) .
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

lunedì 20 gennaio 2014

Sempre attenti agli USA

S&P 500 è salito del 32% escludendo i dividendi da Gennaio 2012 a Gennaio 2014. Nello stesso periodo i profitti sono saliti dell' 8%…

D'altro canto questi ultimi , come ho già detto , hanno raggiunto un picco altissimo , se rapportati al PIL USA : sono arrivati a 7,4 % contro la media che è pari al 5 % . Siamo sempre lì : prima o poi ritorneranno verso la media ?
Per saperlo bisognerebbe capire perchè sono saliti così tanto ; una ipotesi è che i lavoratori stanno beneficiando sempre meno della crescita , e che questo creerà prima o poi qualche problema sociale , a meno che , con la diminuzione della disoccupazione , il pendolo vada a loro favore .

In ogni caso i dati sopra aggiungono dubbi sulla tenuta dello S & P 500 .

domenica 19 gennaio 2014

Ancora qualche speranza sull' Azionario USA ?

9 su 13 analisti internazionali sconsigliano l' Azionario Emerging  Markets , ma secondo la World Bank, quest'anno il prodotto lordo globale aumenterà del 3,2%, quello dei paesi sviluppati del 2,2 % e l’Europa ancora più fiacca, mentre i paesi emergenti faranno registrare in media più 5,3 % , e negli anni successivi la crescita dovrebbe comunque essere più alta in questi ultimi ; quindi nel medio termine dovrebbero essere quelli con migliori performance .
Un sondaggio Gallup sull' investire in borsa :
  • nel 2000  , per il 67 % era una buona idea , per il 28 % cattiva
  • nel 2007  , rispettivamente 54 % vs.   41 %
  • nel 2013  , 46 % vs   50 %
quindi sembra che i risparmiatori USA sentano ancora le scottature  , ma le stiano dimenticando ( quache mese fa erano  33 % vs 62 % ) . Siccome il mercato smette di salire quando molti risparmiatori sono saliti a bordo in ritardo , potremmo concludere che c'è ancora spazio per rimanere sull'Azionario USA .....

sabato 18 gennaio 2014

Sempre on board , ma occhio alle penne ......

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa ancora: 12,6  ; è di nuovo sui  minimi degli ultimi mesi  . Continua lo zig zag sui minimi . Vedasi legge di gravità già manzionata.
P/C :la mm10 è di nuovo scesa verso i minimi degli ultimi 3 anni : 0,72 ;  lo spazio per la risalita di S & P 500 già la scorsa settimana era in teoria pari a zero ,  " le leggi della gravità " menzionate da settimane  sono state battute . Ormai siamo alla noia .
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 88 % , come la scorsa settimana (88 %) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 e che questi valori sono i massimi degli ultimi 3 anni ( vedi sopra) . Anche in questo caso va detto che nei casi precedenti , e con valori minori dell'indicatore , avevamo avuto dei cali almeno del 10% .
Il Cape-Shiller è  rimane ancora tra 25 e 26 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio- lungo le azioni USA renderanno poco o niente : meno dell' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : adesso è a 116,7 % contro 116 % della scorsa settimana . Quando supera il 90% è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : inferiore al 2 % .
Il Dollar Index è risalito sopra 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro ,  a meno che non superi abbondantemente 81.
Il decennale USA è  rimasto fermo , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono rimaste sui minimi dell'ultimo anno , smentendo il possibile trend positivo che si era manifestato nelle settimane precedenti     ,   mentre  l'oro  ha continuato il rimbalzo dai minimi dell'anno .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è sceso ancora  : appena sopra 1400 da sopra 1500 ,  da sopra 2000 in due settimane    . Cambio di marcia negativo della congiuntura internazionale che mette in discussione il trend delle precedenti settimane   .
Anche l'indice manifatturiero USA di dicembre ha avuto un leggero calo da 57,3 a 57 punti : altro segnale congiunturale in controtendenza .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment a fine Dicembre è ancora  migliorato (100 da 98,5) .
Questi dati direbbero : è evidente che da almeno un mese la situazione è in stallo e prima o poi prenderà una direzione precisa.


Per l'Italia , sono risaliti  tutti gli asset tranne Azionario Pacifico ex - Giappone . I rialzi maggiori per l'Oro , il Real Estate e l'Azionario Europa .
Se si segue una logica di brevissimo termine , teniamo la allocazione   della precedente settimana   : l'Azionario Europa ed USA alla pari ,  un po' di Azionario Giappone (si è ripreso nell'ultimo mese ) ed aggiungiamo nuovamente un po' di Obbligazionario Mondiale , tutto il resto sul cash  . La  scorsa  settimana avremmo avuto un guadagno pari all' 1 %, vediamo per la prossima .  Nelle ultime 4 settimane un guadagno superiore al 2 %  . Negli ultimi 12 mesi  appena sopra  il 6 % , negli ultimi 24 appena sopra il 15,5 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  ; nell'ultimo mese sono arrivati  i primi segnali in tal senso : il ritorno sull'Oro e sul Real Estate e la conferma dell'azionario Europa , attendiamo conferme . Una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente , sia su quello che riporto settimanalmente.

Teniamo  in memoria la scommessa a lungo termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

Riforme all'indietro : povera Italia

Continuiamo con proroghe e deroghe
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-18/con-deroghe-riforma-evapora-081811.shtml?uuid=ABVedaq

giovedì 16 gennaio 2014

Cosa fare con gli Emerging Marlets?

9 analisti su 13 sconsigliano l'azionario Emerging Markets  ma , a ben vedere , questi parlano di prospettive ad 1 anno . Quelle a medio lungo sembrano invece essere a favore .
Siamo sempre alle solite :
  • fare i contrarian e "buy and hold" ( come per gli investimenti basati sul CAPE ) ?
  • fare i "tattici" , ed aspettare qualche segnale di ripresa concreto ( come per i portafogli ETF ) ?
Vedete voi ..... ma , ad esempio , chi avesse comprato i 10 Paesi con il CAPE più basso a fine dicembre 2012 avrebbe ottenuto un + 21% a fine 2013 .

martedì 14 gennaio 2014

La rincorsa debito/PIL

E' ricorrente la litania che dobbiamo ridurre il rapporto debito/PIL e che per farlo , ovviamente , sarebbe opportuno ridurre il debito ed aumentare il PIL .
Sulla riduzione del debito tramite la riduzione della spesa ed i suoi effetti abbiamo già parlato ; sulla sua riduzione tramite le cosiddette privatizzazioni ci sono motli studi che mettono in dubbio la ricetta (per tutti vedi http://www.linkiesta.it/grecia-effetti-privatizzazioni) .
E l'aumento del PIL ? Un breve e semplicistico esercizio : se l'aumento del PIL è pari all'aumento della produttività per l'aumento della popolazione , e dato quello che ho riportato sulle previsioni demografiche (un prevedibile calo della popolazione attiva) , la soluzione è legata ad un aumento della produttività maggiore del calo della popolazione ?
Mica male come sfida , no ?

Il surplus commerciale della Germania

Un altro dato che fa riflettere .
Nei primi 11 mesi del 2013 la Germania ha avuto un attivo commerciale con i Paesi Euro pari ad 1 miliardo € e più di 140 miliardi € con gli altri .
Sembra che siano bravi e non succhino troppo sangue dagli europei , o sbaglio ?

lunedì 13 gennaio 2014

Le privatizzazioni : quando e se servono

http://www.linkiesta.it/grecia-effetti-privatizzazioni
Ma le conclusioni non mi convincono : sono recessive .
Bisogna incentivare la spesa privata ?

sabato 11 gennaio 2014

Teniamo duro , ma stiamo attenti

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa : 12,9  ; ha rimbalzato dai  minimi degli ultimi mesi  . Continua lo zig zag sui minimi . Vedasi legge di gravità già manzionata.
P/C :la mm10 è risalita leggermente dai minimi degli ultimi 3 anni : 0,74 ;  lo spazio per la risalita di S & P 500 già la scorsa settimana era in teoria pari a zero ,  " le leggi della gravità " menzionate da settimane  sono state battute . Cosa aggiungere ancora ?
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 88 % , sopra la scorsa settimana (87 %) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 . Anche in questo caso va detto che nei casi precedenti , e con valori minori dell'indicatore , avevamo avuto dei cali almeno del 10% .
Il Cape-Shiller è  sotto 26 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente : meno dell' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : adesso è a 116 % contro 115,5 % della scorsa settimana . Quando supera il 90% è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : inferiore al 2 % .
Il Dollar Index è sceso , rimane sotto 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro ,  a meno che non superi abbondantemente 81.
Il decennale USA è  risalito leggermente , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono crollate ai minimi dell'ultimo anno , smentendo il possibile trend positivo che si era manifestato nelle settimane precedenti     ,   mentre  l'oro  ha continuato il rimbalzo dai minimi dell'anno .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è crollato  : appena sopra 1500 da sopra 2000 , in una settimana    . Cambio di marcia negativo della congiuntura internazionale che mette in discussione il trend delle precedenti settimane   .
Anche l'indice manifatturiero USA di dicembre ha avuto un leggero calo da 57,3 a 57 punti : altro segnale congiunturale in controtendenza .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment a fine Dicembre è ancora  migliorato (100 da 98,5) .
Questi dati direbbero : è evidente che da almeno un mese la situazione è in stallo e prima o poi prenderà una direzione precisa.


Per l'Italia , sono risaliti  solo gli obbligazionari indicizzati all'inflazione e , in piccola quota l'azionario USA (vedi sopra.....) , tutti gli altri asset sono scesi o rimasti fermi.
Se si segue una logica di brevissimo termine , teniamo la allocazione   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  un po' di Azionario Giappone ( anche se ormai è fermo da mesi) , tutto il resto sul cash  . La  scorsa  settimana avremmo avuto un guadagno pari a zero, vediamo per la prossima .  Nelle ultime 4 settimane un guadagno superiore al 2,8 %  . Negli ultimi 12 mesi  appena sopra  il 5,8 % , negli ultimi 24 appena sopra il 15,5 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente , sia su quello che riporto settimanalmente.

Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

mercoledì 8 gennaio 2014

Anomalie che inducono alla prudenza

Un analista di Factset ha rilevato che , su 107 società di S&P 500 , 94 hanno annunciato profitti inferiori alle previsioni degli analisti . Questo dato è il peggiore dal 2006 .
Secondo Bloomberg se sale la crescita trimestrale degli utili sale anche anche lo S&P 500 , e viceversa . Questa sincronia è sempre stata valida fino al 2011 : da allora la crescita è calante , ma lo S&P 500 è crescente .
Anche questi due dati sembrano confermare che il mercato si comporta in modo anomalo , con valutazioni scollegate dai fondamentali .
Torna ancora l'esigenza di essere vigili e prepararsi ad un approccio tattico ( se non lo si è già fatto ) .

lunedì 6 gennaio 2014

Prossime settimane : pronti ad uscire.

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è  risalita : 13,5  ; ha rimbalzato dai  minimi degli ultimi mesi  . In teoria dovremmo aspettarci un calo delle quotazioni , ma il mercato ci ha abituato alle sorprese .  
P/C :la mm10 è scesa ancora di più sotto i minimi degli ultimi 3 anni : 0,72 ;  lo spazio per la risalita di S & P 500 già la scorsa settimana era in teoria pari a zero ,  " le leggi della gravità " menzionate la  settimana passata sono state battute . Idem come sopra .
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 87 % , sotto la scorsa settimana (90 %) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 . Anche in questo caso va detto che nei casi precedenti , e con valori minori dell'indicatore , avevamo avuto dei cali almeno del 10% .
Il Cape-Shiller è  sotto 26 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente : meno dell' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : adesso è a 115,5 %  . Quando supera il 90% è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : inferiore al 2 % .
Il Dollar Index è risalito , rimane sotto 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro ,  a meno che non superi abbondantemente 81.
Il decennale USA è  fermo , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono crollate ai minimi dell'ultimo anno , smentendo il possibile trend positivo che si era manifestato nelle settimane precedenti     ,   mentre  l'oro  ha continuato il rimbalzo dai minimi dell'anno .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è sceso  : appena sopra 2000    . Cambio di marcia negativo della congiuntura internazionale che mette in discussione il trend delle precedenti 5 settimane   .
Anche l'indice manifatturiero USA di dicembre ha avuto un leggero calo da 57,3 a 57 punti : altro segnale congiunturale in controtendenza .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment al 28 Nov è invece migliorato (98,5) . Dobbiamo attendere la prossima settimana per l'aggiornamento mensile .
Questi dati direbbero : no azionario USA sia nel breve che nel medio - lungo termine , congiuntura in evoluzione positiva ma con una battuta d'arresto , quindi spazio per altri asset , con giudizio.


Per l'Italia , sono risaliti  tutti gli azionari , con gli obbligazionari ed il real estate , tranne gli emergenti e le commodity .
Se si segue una logica di brevissimo termine , teniamo la allocazione   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  un po' di Azionario Giappone , tutto il resto sul cash  . La  scorsa  settimana avremmo avuto un guadagno inferiore allo 0,5 % , vediamo per la prossima .  Nelle ultime 4 settimane un guadagno superiore all'1 %  . Da 2 anni appena sopra  il 18 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

domenica 5 gennaio 2014

Composizione dei portafogli : più rischio per il MOM

Il vecchio portafoglio MIO era così distribuito per asset :
ISF 6,2 % ,  XGSH 6,4 % , IBGM 6,4 % , IHYG 6,2 % , C3M + PEU 75,0 % .   
Questo mese esce XGSH , teniamo IBGM , anche se è su scadenze lunghe e aggiungiamo EM35 , che è un obbligazionario con scadenze 3-5 anni e che sostituisce C3M . Quindi : ISF 6,0 % , IBGM 6,3 % , IHYG 6,3 % , EM35 40,7 % ,  PEU 40,7 %. Sempre molto prudenti : tutti i guadagni sugli azionari sono stati incamerati da tempo . Per i rendimenti si veda il post precedente .
Il portafoglio MOM era :  DJSC 20 %, IDJV 20% , CRPE 13,0 % , IJPN 5 % , IDJG  3,0 % , IUSA 7% , PEU 32,0 %
Il nuovo diventa:
DJSC 20,2 %, IDJV 19,9 % , XRU2 19,9 % , IJPN 3,2 % , IDJG  3,3 % , IUSA 6,5 % , IBGM 13,5 % , PEU 13,5 % .
Esce nuovamente l'obbligazionario corporate ed entra l'azionario small USA , leggeri aggiustamenti tra gli altri azionari , dimezzo  la liquidità che non rende niente e introduco IBGM . Il profilo diventa molto più rischioso ; ne riparliamo il mese prossimo .
Per il mese di dicembre siamo stati ancora premiati  . Se verranno confermate le previsioni , il MOM dovrebbe dare ancora soddisfazioni  . E' inutile nascondersi che , anche alla luce dei dati che continuo a riportare , questo portafoglio è rischioso , anche se negli anni passati ha dimostrato una deviazione standard  bassa rispetto ai ritorni ottenuti .
Ho anche fatto riferimento ad un terzo portafoglio , che ho chiamato BENCH .
E' molto semplice : formato da un azionario mondiale al 70 % ed un obbligazionario mondiale al 30 % , da riequilibrare mensilmente . E' una variante del tipico 60/40 , con l'azionario aumentato per tenere conto che nei prossimi anni le obbligazioni dovrebbero dare poche soddisfazioni . Io ho preso IWRD e XGSH rispettivamente . Come risulta dai risultati , è più performante e più rischioso di MIO , e meno performante di MOM . Rispetto a MOM la rischiosità è paragonabile . In teoria , quindi , MOM è migliore , ma , come dicevo nel post precedente , BENCH ha il vantaggio di poter partire da una soglia di investimento molto più bassa .

venerdì 3 gennaio 2014

Performance stabili

Rieccomi con  i risultati di una strategia tipo Faber (TAA Tactical Asset Allocation) , ma con alcune varianti : take profit prestabilito per ogni asset , utilizzo di ETF short per DAX e S&P500 .
Nei post precedenti ho comparato le sue performance con diversi benchmark .

Mi sono poi limitato a fornire le performance di questa strategia.
A questi risultati , sempre partendo dalla stessa data ,  ho aggiunto un altro portafoglio ( MOM ) ottenuto usando meno asset (10) , comprandone al massimo 5 (scegliendo quelli che hanno un momentum semestrale migliore e sono al di sopra della media mobile a 10 mesi ) . A questi cinque applicavo un peso variabile a seconda delle loro performance .
Successivamente ho apportato una ulteriore variazione , dovuta alle previsioni di estrema volatilità futura: ho aumentato il numero degli ETF di questo portafoglio  , portandolo a 14 , e modificando la scelta , con pesi diversi , dei primi 6.
Alcuni mi hanno chiesto quale è l'investimento minimo . E questo mi ha fatto riflettere . 
Secondo me , per ogni ETF l'investimento minimo è 10.000 , per ridurre il peso del costo delle transazioni ( sono piccoli , ma meglio non fare regali) . Molte banche online hanno un massimale ( la mia ce l'ha) e quindi l'incidenza diventa minima .
Però questo ha una conseguenza se si trattano 14 o più ETF : 14*10.000=140.000 . 
Allora ho ricercato alternative plausibili . Ed ho eseguito dei backtest . Ne ho scelto uno , di cui darò la strategia e la composizione nei prossimi giorni : BENCH .
Siccome i dati di alcuni ETF non partono dal 2007 ma dal 2009 aggiungo una comparazione ulteriore .
Ecco i dati.

  • Per l'anno 2013:
    •   MIO : + 3,6 % ,
    • MOM : + 11,2 % 
    • BENCH :  + 13,0  %
I rendimenti dal 1 marzo 2007  :
  • MIO : + 54,6 % ,
  • MOM : + 92,8 %
Da 1 gennaio 2009 :
  • MIO : + 53,9 %
  • MOM : + 78 %
  • BENCH : + 67,1 %
Sono esclusi spese , dividendi e slippage.
Come previsto , le performance di MIO hanno una minore volatilità , ma anche  le performance del nuovo sono notevoli. Le deviazioni standard sono comunque basse anche per MOM , che ha un rapporto migliore tra performance e variabilità mensile delle stesse , rispetto agli altri due portafogli.
Seguiranno le composizioni dei portafogli.

giovedì 2 gennaio 2014

Interessanti conclusioni

Secular Bull and Bear Markets

Una tesi azzardata?

Il FMI ha rivisto al ribasso per la sesta volta le previsioni di crescita mondiale per il 2013 : 2,9 % . Per il 2014 dal 3,8 % al 3,6 % .
La pressione per la deflazione arriva da diversi fattori : i prezzi delle commodity continuano a calare , la popolazione  invecchia ( per l'Italia in particolare) ,  il protezionismo è crescente sia in modo palese ( si veda la svalutazione dello Yen ) che occulto ( norme , barriere , ecc ) , il reddito reale in è in diminuzione , la sindacalizzazione è calante , la disoccupazione è alta ( mascherata in molti casi dai part time ) e le "spending review" varie fa(ra)nno calare la spesa pubblica.
Anche  FED , BCE , BOE e BOJ che vogliono tenere i tassi bassissimi trasmettono un  messaggio più deflazionistico che inflazionistico .
Da dove potrebbe venire la crescita , in particolare per l'Italia ?
Non da un incremento degli investimenti : l'economia che non cresce , la bassa utilizzazione degli impianti e la continua pressione alla riduzione dei costi non lo rendono probabile .
Non dalla crescita della popolazione , non dalla spesa pubblica , non dall'aumento dei salari , non dall'aumento dell'occupazione .
Tenendo ferme le politiche di ristrutturazione e quindi il risanamento , che produrrà effetti nel futuro ..........
Rimangono solo i consumatori , se riducono la loro propensione al risparmio .
Non è interessante come conclusione ?