mercoledì 30 ottobre 2013

Mercati USA sempre risk-on

I fondi e gli ETF azionari in USA continuano ad avere afflussi , mentre i corrispondenti sui bond hanno deflussi ; dall'inizio dell'anno sono oltre 270 miliardi (un record solo inferiore al 2000) , mentre i bond sono scesi di quasi 140 miliardi .
Aggiungiamo che , sempre da inizio anno , l'indice Russell 2000 ha battuto lo S&P500 di quasi l'8% .
Questi dati sembrano confermare che l'euforia sui mercati azionari USA continua , mentre non diminuisce il timore del calo dei bond . ( Anche se il decennale non ha performato male da fine agosto.....).

martedì 29 ottobre 2013

La FED , le azioni ed il PIL . Dove investe la Norvegia

Alcuni dati interessanti , che sono citati da diversi analisti USA .
La crisi finanziaria è veramente terminata , e le azioni sono risalite , dal 16 Marzo 2009 , quando sono state modificate le regole contabili USA sulla valutazione degli asset in portafoglio , rendendola meno "stringente".
Non c'è nessuna evidenza che ci sia correlazione tra la base monetaria e la crescita delle azioni .
Se si guarda alla relazione tra azioni e PIL , si nota che , per una crescita del 10 % delle prime , l'incremento in termini reali del secondo negli anni seguenti è tra lo 0,3% e lo 0,5 %.
Se si guarda invece alla relazione tra le azioni e l'occupazione , si nota che , per un 10 % dell'aumento delle prime , si ottiene un calo temporaneo della disoccupazione dello 0,2 % .
Data la diversa incidenza della borsa USA sul PIL rispetto alla borsa italiana , si può dedurre che l'impatto di ques'ultima sul nostro PIL e sulla nostra occupazione sia veramente minima.
Il fondo norvegese di investimento ( uno dei più grandi al mondo) ha smesso di comprare azioni europee , mentre crede ancora nel mercato cinese . La sua ripartizione tra asset class è 63,6% in azioni , 35,5 % in obbligazioni e 0,9 % in Real Estate .

lunedì 28 ottobre 2013

Le riserve in USD ed i mercati azionari

Il FMI riporta che nel 2001 le banche centrali allocavano il 71,5 % delle loro riserve sul USD , mentre nel 2° trimestre 2013 erano al 62 %.
Morgan Stanley scrive che a dicembre 2012 gli USA erano ancora di gran lunga il mercato azionario più grande e più liquido del mondo con oltre il 45 % della capitalizzazione totale ( la mia premessa alle previsioni settimanali è ancora confermata) , poi EU con quasi 11% , UK con 8,5 % e Giappone con 7,4 % . Gli altri sono ancora tra 0 e 2 %.

domenica 27 ottobre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Le osservazioni preliminari le ho scritte nel post di ieri .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa molto : 13,2 ,  ; sta arrivando su  minimi dell'anno e continua ad oscillare in una banda ristretta da giugno dell'anno scorso . Come già detto ,  un ulteriore rialzo non è escluso , magari con degli up and down come nell'ultimo anno.  
P/C :la mm10 è scesa : 0,86 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 85 % , come la scorsa settimana (85%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ma ricordiamo che a settembre era arrivata a 94.
Il Cape-Shiller è sempre sopra 24 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è crollato sotto 1700 , fermando la lunga risalita  . Continua la  correzione che comincia a smentire la evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
Il Dollar Index è sceso appena sopra 79 ,  lontano  dai picchi di inizio luglio e vicino ad i minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio raggiunto tra acquisti e vendite di asset denominati in USD si stia rompendo , confermando i dati che menzioniamo da tempo.
Il decennale USA è ancora risalito , ha superato i livelli di metà luglio , ma   rimane in trend negativo . Anche questo conferma quanto emerge dai dati pubblicati .
Le commodity sono scese nuovamente   , mentre    l'oro ha recuperato . Un analista tecnico ha fatto notare che le prospettive sembrano buone per il medio termine : vedremo .
Per l'Italia , sono risaliti  gli obbligazionari internazionali e l'azionario Europa .
Se si segue una logica di brevissimo termine , manteniamo  la ricetta   della precedente settimana   : l'azionario USA  ed Europa alla pari , mentre Giappone , Pacifico ex-Giappone e Obbligazionario mondiale tengono  una quota molto minore . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato ancora una perdita minima    : vediamo per la prossima . Da inizio anno avremmo un profitto oltre il  6,5 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno minimo . In questa fase senza un trend definito le performance vanno a zig-zag , ma rimangono positive da inizio anno . Teniamo anche conto che , da inizio 2012 la deviazione standard dei ritorni mensili sarebbe 2,2 : niente male ( anche se , come vedremo , ci sono metodi con rendimenti maggiori e dev. std minori).
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset : vedere i miei post precedenti .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

sabato 26 ottobre 2013

Aggiornamento dei dati

Un altro studio sulle valutazioni delle azioni USA .
Questa volta viene preso in esame il rapporto prezzo / ricavi dello S&P500 ; secondo questo studio è arrivato ad almeno il doppio del valore che aveva prima dello scoppio della bolla ed il triplo di quando è finito il bear market. Conclusione ovvia.
Altri due studi pubblicati recentemente argomentano sulla inutilità della politica della FED per quanto riguarda i consumi . Cioè le correlazioni : abbassamento dei rendimenti delle obbligazioni  - innalzamento dei prezzi delle azioni  - miglioramento del PIL - aumento dei consumi - aumento dell'occupazione hanno funzionato pochissimo e funzionano sempre meno .
Un altro studio mette in evidenza che il rialzo delle azioni USA si accompagna ad un aumento dei dollari presi a prestito per il loro acquisto .
La abbondanza di liquidità , dati i pochi margini di guadagno che si possono fare in USA , dovrebbe tradursi in quello che stiamo dicendo da più settimane : flussi aumentati verso altre aree (EU , BRICS , EM) e , conseguenza ulteriore , dollaro più debole .

lunedì 21 ottobre 2013

Siamo noi a finanziare la Germania?

Sembra che i tedeschi ci debbano dire grazie .....

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-diomio-i-contribuenti-italiani-spremuti-dalleuropa-per-finanziare-i-bund-tedeschi-2-il-64974.htm

Una tesi "fuori dal coro "

È da oggi disponibile sul canale YouTube dell'Istituto Bruno Leoni l'ottava puntata, "Chi difende i lavoratori? ", della serie tv "Liberi di scegliere". "Liberi di scegliere " è il grande documentario a puntate di Milton Friedman, andato in onda nel 1980 sulla rete televisiva statunitense PBS e mai presentato, sino ad ora, al pubblico italiano.
Nel corso degli ultimi due secoli, le condizioni dei lavoratori sono considerevolmente migliorate. Ogni generazione ha goduto di un livello di vita superiore alle precedenti. Cosa spiega questo miglioramento? I sindacati sostengono di avere fatto aumentare il salario di tutti i lavoratori, anche di quelli che non fanno parte della loro organizzazione, grazie alla contrattazione collettiva. Ma nell'analisi compiuta in questa puntata da Friedman, egli mette in luce come, di fatto, questi aumenti siano venuti a spese degli altri lavoratori. Altri sostengono che i lavoratori hanno tratto enormi benefici dall'intervento pubblico, ma in realtà molti provvedimenti dello Stato hanno avuto risultati negativi: norme e regolamentazioni hanno fatto aumentare i costi a carico degli imprenditori e ridotto la domanda di lavoratori. In particolare, la legislazione sul salario minimo ha fatto diminuire il numero di posti di lavoro per la manodopera non specializzata. In ultima analisi, per Friedman, la migliore tutela per il lavoratore non consiste né nei sindacati, né nello Stato, bensì nell'esistenza di una pluralità di datori di lavoro in concorrenza fra loro disposti a competere per ottenere i servigi di manodopera specializzata e non.

domenica 20 ottobre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Le osservazioni preliminari le ho scritte nel post di ieri .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa molto : 15,2 ,  ai livelli  di metà luglio   ; come già detto , promette un rialzo per un mese ancora.   
P/C :la mm10 è si è fermata : 0,95 : conferma quanto detto per VIX .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 85 % , più della scorsa settimana (83%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine.
Il Cape-Shiller supera 24 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è sceso a 1900 , fermando la lunga risalita  . Continua la  correzione che comincia a smentire la evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
Il Dollar Index è rimasto appena sotto 80 ,  lontano  dai picchi di inizio luglio :  sembra un equilibrio raggiunto tra acquisti e vendite di asset denominati in USD .
Il decennale USA si è stabilizzato , ha superato i massimi di settembre, ma   rimane in trend negativo .
Le commodity hanno fermato  la discesa dai massimi di fine Agosto  , come   l'oro .
Per l'Italia , sono risaliti  tutti gli asset .
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo  la ricetta   della precedente settimana  , includendo Pacifico ex-Giappone e Obbligazionario mondiale : l'azionario USA  ed Europa alla pari , gli altri tre con una quota molto minore . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato ancora un profitto  oltre lo 1 %  : vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato un profitto oltre il  6,8 % e nelle ultime 4 settimane un guadagno minimo .In questa fase senza un trend definito le performance vanno a zig-zag , ma rimangono positive da inizio anno .
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset : vedere i miei post precedenti .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

sabato 19 ottobre 2013

Aggiornamento dati e la ricetta FMI


Continuano   le previsioni che i tassi rimarranno bassi ancora per molto tempo . Questo conferma quanto già detto le scorse settimane sui possibili futuri investimenti .
Questa settimana , a parte gli USA con la loro sceneggiata sul bilancio (che si ripeterà presumibilmente a febbraio prossimo : un trader ha investito 6,7 milioni di $ sul rialzo del VIX a febbraio 2014 .... ) , i dati riguardano la Cina , che è cresciuta quanto previsto ; ma la crescita continua ad essere sostenuta dagli investimenti e non dai consumi , i prezzi al consumo sono saliti come previsto , mentre quelli all'ingrosso sono ancora scesi , le esportazioni verso il sudest dell'Asia hanno avuto un rallentamento .
Tutti hanno parlato del suggerimento del FMI di una patrimoniale al 10 % . Ma la ricetta prevede :
  • tassare di più le multinazionali , scoraggiando il trasferimento dove si paga meno
  • alzare le imposte sui più ricchi , in particolare in USA
  • tassa sugli immobili , che suggerisce di raddoppiare ( siccome la media nei Paesi sviluppati dovrebbe essere intorno all'1% , si parlerebbe di una media al 2 %).

domenica 13 ottobre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Le osservazioni preliminari le ho scritte nel post di ieri .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è risalita parecchio , ma è scesa l'ultimo giorno : 18,3 ,  ai livelli  di metà giugno  , nell'ultimo anno , quando ha raggiunto questi valori e poi ha cominciato a scendere , ha dato il via ad un rialzo.   
P/C :la mm10 è risalita ancora : 0,97 ,  ma nei periodi di cui dicevo prima era arrivata molto più in alto  . L'incertezza continua .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 83 % , più della scorsa settimana (79%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine.
Il Cape-Shiller rimane intorno a 24 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è sceso sotto 2000, fermando la lunga risalita  . Vediamo se è una correzione che non smentisce la evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
Il Dollar Index è rimasto appena sopra 80 ,  lontano  dai picchi di inizio luglio :  sembra un equilibrio raggiunto tra acquisti e vendite di asset denominati in USD .
Il decennale USA si è stabilizzato , ma   rimane in trend negativo .
Le commodity hanno fermato  la discesa dai massimi di fine Agosto  , mentre   l'oro è sceso ancora.
Per l'Italia , sono risaliti  gli azionari , compreso USA .
Se si segue una logica di brevissimo termine , teniamo ferma la ricetta   della precedente settimana  : l'azionario USA  ed Europa alla pari , una quota minore  su Giappone . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato ancora un profitto  oltre lo 0,5 %  : vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato un profitto oltre il  5 % e nelle ultime 4 settimane una perdita minima .In questa fase senza un trend definito le performance vanno a zig-zag , ma rimangono positive da inizio anno .
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset : vedere i miei post precedenti .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

sabato 12 ottobre 2013

Aggiornamento dati

Per la scorsa settimana
Aumentano le previsioni che i tassi rimarranno bassi ancora per molto tempo . Questo conferma quanto già detto le scorse settimane sui possibili futuri investimenti .
Secondo un istituto tedesco , i salari medi in Germania sono scesi dell'1,8% dal 2000 al 2012 .
Sempre nello stesso periodo l'inflazione in Germania è stata del 25,5 % , mentre in Italia abbiamo avuto il 39 %.
Sempre in Germania , dalla crisi in avanti , lo Stato ha versato nelle casse delle banche tedesche 500 miliardi di € .
Le manovre di erogazione di denaro a basso costo hanno comportato che : in USA le banche detengono presso la FED riserve in eccesso per 2000 miliardi di $ , in Italia le banche dagli oltre 200 miliardi di € di titoli di stato detenuti 20 mesi fa , sono passate  a 400 miliardi (mentre i prestiti a famiglie ed imprese sono scesi dal 2011 di oltre 70 miliardi).

lunedì 7 ottobre 2013

Prossime settimane

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Le osservazioni preliminari le ho scritte nel post di ieri .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è risalita leggermente : 16,6 ,  ai livelli  di fine agosto , posizione incerta.   
P/C :la mm10 è risalita anch'essa : 0,91 ,  stesso segnale di  VIX .
La % di aziende S&P100 con i prezzi sopra la mm200 è al 79 % , meno della scorsa settimana (84%) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine.
Il Cape-Shiller rimane intorno a 24 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente.
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è salito ancora , avvicinandosi a 2100  punti ; non accadeva da luglio 2011 e ben oltre i massimi del 2012 e 2013 . Conferma una evoluzione positiva della congiuntura internazionale.
Il Dollar Index è appena sopra 80 ,  lontano  dai picchi di inizio luglio :  sembra un equilibrio raggiunto tra acquisti e vendite di asset denominati in USD .
Il decennale USA si è stabilizzato , ma   rimane in trend negativo .
Le commodity hanno fermato  la discesa dai massimi di fine Agosto  , ed anche  l'oro è rimasto stabile
Per l'Italia , sono risaliti solo gli obbligazionari ( vedere la proposito i miei post precedenti).
Se si segue una logica di brevissimo termine , modifichiamo di nuovo la ricetta   della precedente settimana  : l'azionario USA  ed Europa alla pari , una quota minore  su Giappone . La ricetta della scorsa  settimana avrebbe comportato ancora una perdita  oltre l'1 %  : vediamo per la prossima . Da inizio anno sarebbe stato un profitto oltre il  4 % e nelle ultime 4 settimane una perdita minima .In questa fase senza un trend definito le performance sono penalizzate .
Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset : vedere i miei post precedenti .
Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite la scorsa settimana   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere a 5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF . Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

domenica 6 ottobre 2013

Aggiornamento dati

Per la scorsa settimana
L'indice manifatturiero USA è ancora salito  , mentre quello non manifatturiero è sceso al di sotto delle previsioni .
Le principali economie continuano a stampare moneta . In USA è salita di oltre il 150 % dal 2006 , l' India , la Cina ( è più che raddoppiata dal 2008) ed il Giappone stanno continuando . In teoria questo dovrebbe aumentare l'attrattività dell'oro .
In USA gli EPS sono saliti nel secondo trimestre , ma è salita del 24% la quantità di buyback delle azioni , quindi non è detto che la redditività delle imprese sia cresciuta . In più , l'82% delle società dello S & P 500 ha rilasciato una previsione negativa sui profitti del terzo trimestre .
Non è detto che le obbligazioni debbano sparire dai portafogli , ad esempio PIMCO suggerisce obbligazioni con scadenze non oltre i 7-10 anni e quelle indicizzate . Altri , come ho già detto , puntano sui mercati non USA e sui corporate ( guardate i dati forniti la scorsa settimana).
Uno dei motivi è il continuo richiamo alla sopravvalutazione delle azioni USA , per cui i capitali dovrebbero defluire da queste e cercare nuove opportunità ( la scorsa settimana ho parlato di alcuni possibili obbiettivi).

sabato 5 ottobre 2013

Composizione dei portafogli

Il vecchio portafoglio MIO era così distribuito per asset :
ISF 5,7 % ,  C3M + PEU 94,3 %  .   
Questo mese non cambia nulla .
La nuova composizione è : ISF 5,8 % ,  C3M + PEU 94,2 %. Sempre molto prudenti : tutti i guadagni sugli azionari sono stati incamerati da tempo . Per i rendimenti si veda il post precedente .
Il portafoglio MOM era :  DJSC 20 %, IDJV 20% , IJPN 5 % , IDJG  3,3% e IUSA 6,5% % , PEU 45,2 % .
Per Ottobre :
DJSC 20 %, IDJV 20% , CRPE 20 % , IJPN 3,3 % , IDJG  3,3% , IUSA 6,5% % , PEU 26,9 %
L'azionario rimane stabile , diminuisce la liquidità a favore di corporate bond .
Come si vede , per il MOM  - alla luce dei miei post precedenti sull'andamento dei mercati - cerchiamo esposizione su qualche  altro asset . Il tempo per gli emergenti non sembra ancora propizio.
Per il mese di settembre è stata premiata  l'aggressività ( si veda il post precedente ) . Se verranno confermate le previsioni , il MOM dovrebbe dare ancora soddisfazioni , in particolare grazie all'Europa .
Vedremo il mese prossimo quale dei due portafogli avrà fatto meglio .
Ho anche fatto riferimento ad un terzo portafoglio , che ho chiamato BENCH .
E' molto semplice : formato da un azionario mondiale al 70 % ed un obbligazionario mondiale al 30 % , da riequilibrare mensilmente . E' una variante del tipico 60/40 , con l'azionario aumentato per tenere conto che nei prossimi anni le obbligazioni dovrebbero dare poche soddisfazioni . Io ho preso IWRD e XGSH rispettivamente . Come risulta dai risultati , è più performante e più rischioso di MIO , e meno performante di MOM . Rispetto a MOM la rischiosità è paragonabile . In teoria , quindi , MOM è migliore , ma , come dicevo nel post precedente , BENCH ha il vantaggio di poter partire da una soglia di investimento molto più bassa .

venerdì 4 ottobre 2013

Performance aggiornate ( con aggiunta di altri portafogli)

Rieccomi con  i risultati di una strategia tipo Faber (TAA Tactical Asset Allocation) , ma con alcune varianti : take profit prestabilito per ogni asset , utilizzo di ETF short per DAX e S&P500 .
Nei post precedenti ho comparato le sue performance con diversi benchmark .
Dati i risultati precedenti ( che hanno dimostrato la sua prevalenza ) , da qualche mese mi limito a fornire le performance di questa strategia.
A questi risultati , sempre partendo dalla stessa data ,  ho aggiunto un altro portafoglio ( MOM ) ottenuto usando meno asset (10) , comprandone al massimo 5 (scegliendo quelli che hanno un momentum semestrale migliore e sono al di sopra della media mobile a 10 mesi ) . A questi cinque applicavo un peso variabile a seconda delle loro performance .
Ho apportato una ulteriore variazione , dovuta alle previsioni di estrema volatilità futura: aumento il numero degli ETF di questo portafoglio  , portandolo a 14 , e scelta , con pesi diversi , dei primi 6.
Alcuni mi hanno chiesto quale è l'investimento minimo . E questo mi ha fatto riflettere . 
Secondo me , per ogni ETF l'investimento minimo è 10.000 , per ridurre il peso del costo delle transazioni ( sono piccoli , ma meglio non fare regali) . Molte banche online hanno un massimale ( la mia ce l'ha) e quindi l'incidenza diventa minima .
Però questo ha una conseguenza se si trattano 14 o più ETF : 14*10.000=140.000 . 
Allora ho ricercato alternative plausibili . Ed ho eseguito dei backtest . Ne ho scelto uno , di cui darò la strategia e la composizione nei prossimi giorni : BENCH .
Siccome i dati di alcuni ETF non partono dal 2007 ma dal 2009 aggiungo una comparazione ulteriore .
Ecco i dati.


  • Per l'anno 2013:
    •   MIO : + 3,3 % ,
    • MOM : + 8,0 % 
    • BENCH :  + 9,4 %
I rendimenti dal 1 marzo 2007  :
  • MIO : + 54,0 % ,
  • MOM : + 87,2 %
Da 1 gennaio 2009 :
  • MIO : + 53,5 %
  • MOM : + 73,2 %
  • BENCH : + 61,9 %
Sono esclusi spese , dividendi e slippage.
Come previsto , le performance di MIO hanno una minore volatilità , ma anche  le performance del nuovo sono notevoli.
Seguiranno le composizioni dei portafogli.