giovedì 2 gennaio 2014

Una tesi azzardata?

Il FMI ha rivisto al ribasso per la sesta volta le previsioni di crescita mondiale per il 2013 : 2,9 % . Per il 2014 dal 3,8 % al 3,6 % .
La pressione per la deflazione arriva da diversi fattori : i prezzi delle commodity continuano a calare , la popolazione  invecchia ( per l'Italia in particolare) ,  il protezionismo è crescente sia in modo palese ( si veda la svalutazione dello Yen ) che occulto ( norme , barriere , ecc ) , il reddito reale in è in diminuzione , la sindacalizzazione è calante , la disoccupazione è alta ( mascherata in molti casi dai part time ) e le "spending review" varie fa(ra)nno calare la spesa pubblica.
Anche  FED , BCE , BOE e BOJ che vogliono tenere i tassi bassissimi trasmettono un  messaggio più deflazionistico che inflazionistico .
Da dove potrebbe venire la crescita , in particolare per l'Italia ?
Non da un incremento degli investimenti : l'economia che non cresce , la bassa utilizzazione degli impianti e la continua pressione alla riduzione dei costi non lo rendono probabile .
Non dalla crescita della popolazione , non dalla spesa pubblica , non dall'aumento dei salari , non dall'aumento dell'occupazione .
Tenendo ferme le politiche di ristrutturazione e quindi il risanamento , che produrrà effetti nel futuro ..........
Rimangono solo i consumatori , se riducono la loro propensione al risparmio .
Non è interessante come conclusione ?

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