sabato 11 gennaio 2014

Teniamo duro , ma stiamo attenti

Continuo a considerare gli USA come la piazza finanziaria trainante , mentre le conclusioni sono relative ad asset quotati in Italia . Il motivo l'ho spiegato nei post precedenti.
Il quadro generale è nei post precedenti .


Vediamo gli indicatori
VIX : la mm5  (che smussa i picchi) è scesa : 12,9  ; ha rimbalzato dai  minimi degli ultimi mesi  . Continua lo zig zag sui minimi . Vedasi legge di gravità già manzionata.
P/C :la mm10 è risalita leggermente dai minimi degli ultimi 3 anni : 0,74 ;  lo spazio per la risalita di S & P 500 già la scorsa settimana era in teoria pari a zero ,  " le leggi della gravità " menzionate da settimane  sono state battute . Cosa aggiungere ancora ?
La % di aziende S & P 100 con i prezzi sopra la mm200 è al 88 % , sopra la scorsa settimana (87 %) , ed ancora    superiore al 65% , che è la media . Segnale che sconsiglia gli acquisti per il medio termine. Ricordiamo che a settembre era arrivata a 94 . Anche in questo caso va detto che nei casi precedenti , e con valori minori dell'indicatore , avevamo avuto dei cali almeno del 10% .
Il Cape-Shiller è  sotto 26 contro la media che è intorno a 16,5. Indica che nel medio lungo le azioni USA renderanno poco o niente : meno dell' 1 % annuo per i prossimi  anni  (cosa già detta e ridetta  , ed anche contestata da altri analisti , come riportato).
Un altro indicatore : la capitalizzazione totale del mercato (TMC) diviso per il PIL : adesso è a 116 % contro 115,5 % della scorsa settimana . Quando supera il 90% è sopravvalutato . Il massimo è stato nel 2000 a 148 % , il secondo massimo 110 % a settembre 2007 ( non so se mi spiego......) . Anche in questo caso si può prevedere il ritorno medio nel lungo periodo : inferiore al 2 % .
Il Dollar Index è sceso , rimane sotto 81 ,  lontano  dai minimi dell'anno :  sembra che l' equilibrio  tra acquisti e vendite di asset denominati in USD stia cambiando molto lentamente contro il dollaro ,  a meno che non superi abbondantemente 81.
Il decennale USA è  risalito leggermente , e   rimane in trend negativo .
Le commodity sono crollate ai minimi dell'ultimo anno , smentendo il possibile trend positivo che si era manifestato nelle settimane precedenti     ,   mentre  l'oro  ha continuato il rimbalzo dai minimi dell'anno .
Il Baltic Dry Index , che dovrebbe indicare lo stato dei commerci nel mondo , è crollato  : appena sopra 1500 da sopra 2000 , in una settimana    . Cambio di marcia negativo della congiuntura internazionale che mette in discussione il trend delle precedenti settimane   .
Anche l'indice manifatturiero USA di dicembre ha avuto un leggero calo da 57,3 a 57 punti : altro segnale congiunturale in controtendenza .
Il Consumer Confidence Indicator per l'area  Euro è in risalita rispetto a Novembre (-13,6  rispetto a -15,4 ). L'Economic Sentiment a fine Dicembre è ancora  migliorato (100 da 98,5) .
Questi dati direbbero : è evidente che da almeno un mese la situazione è in stallo e prima o poi prenderà una direzione precisa.


Per l'Italia , sono risaliti  solo gli obbligazionari indicizzati all'inflazione e , in piccola quota l'azionario USA (vedi sopra.....) , tutti gli altri asset sono scesi o rimasti fermi.
Se si segue una logica di brevissimo termine , teniamo la allocazione   della precedente settimana   : l'azionario Europa ed USA alla pari ,  un po' di Azionario Giappone ( anche se ormai è fermo da mesi) , tutto il resto sul cash  . La  scorsa  settimana avremmo avuto un guadagno pari a zero, vediamo per la prossima .  Nelle ultime 4 settimane un guadagno superiore al 2,8 %  . Negli ultimi 12 mesi  appena sopra  il 5,8 % , negli ultimi 24 appena sopra il 15,5 % . La performance rimane buona con una  deviazione standard mensile  veramente minima , come tutti i portafogli che simulo.

Per il medio termine i ragionamenti si complicano , come ho già detto . Si vedano i miei post precedenti . Portano alla diversificazione e ad un atteggiamento "tattico" . Uno dei messaggi più ricorrenti è il probabile calo dell'azionario USA ( pur con tutte le obiezioni che potete leggere in alcuni post precedenti ) (*) e la necessità di una diversificazione sia geografica che in termini di asset  : una applicazione pratica la trovate sui portafogli ETF che riporto mensilmente , sia su quello che riporto settimanalmente.

Teniamo  in memoria la scommessa a medio termine per l'Italia : a fine marzo 2013  FTSEMIB valeva 15363 .  Chi volesse potrebbe tenere in memoria anche le scommesse che sono partite da fine settembre 2013   : Spagna , Francia , e BRICS . Ricordo che l'orizzonte dovrebbe essere almeno  5 anni.
Ovviamente tutti questi discorsi non contano se si persegue una strategia tipo PBVROA o ETF  .
Avvertenza: ricordo a tutti che i miei punti di vista vanno letti alla luce di quanto ho scritto sui motivi delle creazione di questo blog : ognuno decide con la propria testa .

(*) Questo non vuole dire che si debba uscire totalmente , ma coprirsi , almeno parzialmente , o prendere profitto progressivamente.

Nessun commento: